Avantgarde

Intervista Tronos (Shane Embury)

Di Davide Sciaky - 14 Maggio 2019 - 16:26
Intervista Tronos (Shane Embury)

Intervista a cura di Davide Sciaky

Ciao Shane, grazie per il tempo che ci dedicherai per parlare del tuo nuovo progetto, Tronos.
Prima di tutto vorrei chiederti cosa ti ha spinto ad iniziare questo nuovo progetto: sei coinvolto in molte band diverse, cos’è che vuoi portare al pubblico con i Tronos?

Be’, non voglio perdermi in un milione di direzioni diverse, ma devo dire che con il passare degli anni mi sono sentito più sicuro di me stesso come musicista, e amo ogni tipo di musica – è una grossa parte della mia vita e voglio che rimanga così il più a lungo possibile, questo è quello che mi ispira e ovviamente negli anni ho avuto la fortuna di incontrare ed andare in tour con persone dalla stessa mentalità!

Russ e io siamo stati amici per 20 anni, compiamo gli anni ad un giorno di distanza, abbiamo lavorato insieme a molti dischi e ovviamente siamo andati spesso in tour insieme vivendo tante folli avventure.
E’ stato in quei periodi che abbiamo discusso di cosa ci sarebbe piaciuto scrivere insieme se avessimo mai avuto tempo di farlo, ma ovviamente siamo sempre occupati.

Penso che i Tronos non abbiano davvero dei paletti dal punto di vista musicale, ed è molto impegnativo per me anche dal punto di vista dei testi; penso che anche per Russ sia così, Tronos è qualcosa che dovevamo realizzare per la nostra pace mentale, è l’inizio di qualcosa che potrebbe evolversi, ed è estremamente importante il modo in cui affrontiamo i nostri demoni invecchiando.

 

Sono tanti anni che conosci Russ, quando è che avete deciso di lavorare insieme a quello che sarebbero diventati i Tronos?

Abbiamo cominciato a buttare giù riff nel 2013, quindi già un po’ di tempo fa, ma è un progetto in costante evoluzione.
Sapevamo di voler seguire il nostro cuore dovunque ci avrebbe portato!
Non c’erano etichette discografiche a bussare alla nostra porta e ci è piaciuto essere i padroni del nostro destino…

 

Nel comunicato stampa che ho ricevuto insieme al disco è scritto che il concept è nato molto prima che iniziaste a scrivere la musica, mi puoi parlare un po’ della cronologia del disco? Quando avete iniziato a scrivere la musica, quanto ci avete messo a scrivere tutto…?

Come dicevo prima abbiamo iniziato a scrivere riff nel 2013 a da lì siamo andati avanti, ma non è stato fino a che Dirk ha cominciato a suonarci la batteria sopra che la cosa è cominciata a sembrare reale…alcune canzoni come ‘Premonition’ e ‘The Past will Wither and Die’ sono idee che ho portato sul tavolo io in un secondo momento perché volevamo che l’album fosse variegato e non avevamo un obiettivo specifico, si trattava semplicemente di divertirci con qualcosa che avremmo voluto ascoltare.
Sì, è vero che io e Russ abbiamo parlato per anni dei Tronos prima di iniziare a lavorarci, e avevamo una copertina prima ancora che il primo riff fosse registrato, credo che certe cose sia destino che accadano.
Io penso ad un sacco di progetti, ma se è destino che vedano la luce questi troveranno il loro spazio.

 

A che punto è che avete iniziato a lavorare con Dirk, e come siete finiti a suonare con lui?

Non abbiamo mai suonato insieme come una band, abbiamo registrato i riff su una click track, poi li abbiamo mandati a Dirk dicendogli di suonarci sopra quello che si sentiva.
Conosco Dirk da tempo, era nei Soilwork all’epoca: è un batterista talentuoso, ma anche una gran brava persona, e quello che ha registrato è perfetto dato che sembra quasi anticipare la musica, quindi non sembra per niente qualcosa di meccanico, è molto vero.

 

Ho accennato prima alle molte band con cui suoni o hai suonato, ma questa è la prima volta che ti trovi a cantare. Com’è stato debuttare dietro al microfono?

Be’, diventare cantante non era davvero la mia intenzione: abbiamo chiesto a vari conoscenti, ma siamo finiti ad aspettare e aspettare fino al punto in cui ci siamo detti che per mantenere il nostro entusiasmo nel progetto avremmo dovuto arrangiare diversamente le canzoni per riuscire ad andare avanti.
Quindi ho cominciato a mettere insieme le influenze di cantanti che mi piacciono…a casa canto ai miei bambini, in modo molto più tranquillo ovviamente, ed il mio buon amico Simon Efemy (produttore di Napalm Death, Paradise Lost, Amorphis, Obituary e altri N.D.R.) dice che è un ottimo esercizio, quindi immagino che nel momento in cui è partita la registrazione mi sono semplicemente lasciato andare! [ride]
Visto che avevamo tempo ho voluto fare il meglio possibile, sono molto fiero di alcune parti vocali di ‘The Past will Wither and Die’ a dirla tutta!

 

Ho ascoltato l’album un po’ di volte e ci ho sentito tanti sound e sentimenti diversi, come descriveresti “Celestial Mechanics” a qualcuno che non sa niente dell’album o dei Tronos?

Penso che si debba avere una mentalità aperta e prepararsi per la corsa…ci sono band che assolutamente adoro, ma alcuni miei amici non riescono ad apprezzare e va bene così: penso che i Tronos siano una di queste band che non sono per tutti, ma se sei una persona che vuole davvero sentirsi connessa, voglio dire, se hai letto dei testi e hai pensato, “Wow, capisco cosa intendono” o “Questa canzone mi ha davvero tirato su, o mi ha influenzato un certo umore”, allora quest’album fa per te…

 

Nell’album c’è una cover di ‘Johnny Blade’ dei Black Sabbath, come mai avete scelto quella canzone da coverizzare? Immagino che venendo da Birmingham tu abbia una relazione speciale con i Sabbath, al di là dell’influenza che hanno su praticamente ogni musicista Metal al mondo.

Be’, ovviamente veniamo da Birmingham, ma in quanto fan dei Sabbath ho sempre voluto suonare quella canzone, non è la classica canzone dei Sabbath e questo quello che mi attira.
Dovresti vedere quello che voglio fare la prossima volta! [ride]

 

Avete già detto che c’è una possibilità che suoniate dal vivo con i Tronos, state già pianificando qualcosa?

Non andremo in tour a meno che non ci venga proposto qualcosa a cui davvero non si può dire di no, ma questa band è al principio della sua storia, dobbiamo ancora crescere musicalmente e anche ritrovarci tutti insieme sarà dura…

La copertina di Russ è una grossa parte di questa band e abbiamo discusso di effetti visivi spiraleggianti, e pure suonato versioni delle canzoni diverse da come queste appaiono sul disco.
Incrociando le dita un giorno riusciremo a portare Tronos sui palchi e sarà una sfida, questo è certo!