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Intervista Virgin Steele (David DeFeis) 1986

Di Stefano Ricetti - 20 Luglio 2020 - 1:00
Intervista Virgin Steele (David DeFeis) 1986

Intervista a David DeFeis dei Virgin Steele tratta dalla rivista Rockerilla numero 71,72 del luglio/agosto 1986 a cura di Paolo Cossali. Il periodo è quello successivo allo split con il chitarrista Jack Starr che determinò l’ingresso di Edward Pursino in formazione e all’uscita del celeberrimo Noble Savage.

Buona lettura.

Steven Rich  

 

Intervista a DAVID DEFEIS

Virgin Steele, cosa dire a proposito di quest’eccezionale band, dopo una recensione così esauriente come quella scritta pochi mesi orsono da Beppe Riva? Ormai la loro storia dovrebbe essere stata assimilata da tutti. La recensione di Noble Savage citata è già stata riportata su queste pagine web a sfondo nero all’interno della serie Beppe Riva Pillars il 12 aprile 2019:

 

Beppe Riva Pillars: recensione Virgin Steele (Noble Savage)

 

Vorrei solo sottolineare come gli ‘Steele e in special modo David DeFeis siano stati ben disposti nei miei confronti e come a differenza di altre band riescano ad essere veri e sinceramente spontanei nei loro rapporti evitando quel modo di fare da star, che personalmente non giustifico in nessun caso.

L’attuale line-up degli ‘Steele, è il perfetto esempio di una band che conosce bene i suoi mezzi e riesce perfettamente a metterli a frutto.

A mio avviso, essi rappresentano oggi il perfetto esempio di veri ed incontaminati rocker, con tutto quello che questa parola vuoi significare.

 

Come sta andando «Noble Savage» negli States?

David DeFeis: sai, sta andando piuttosto bene, i nostri vecchi fan ci hanno accolto calorosamente, evidentemente l’album era molto atteso; dieci giorni dopo la sua uscita, Noble Savage era già entrato nelle classifiche in molte radio statunitensi. La stampa specializzata l’ha accolto bene e ci ha aiutati nella promozione dell’album, con recensioni molto positive, anche voi di Rockerilla in Italia avete recensito Noble Savage positivamente, da quanto vedo nel numero che tu mi hai dato e ve ne siamo grati.

David, quali sono state le vostre influenze maggiori?

Personalmente amo molto i vecchi album dei Queen, specialmente il secondo, che considero uno dei migliori album della mia collezione. Altre band a cui sono particolarmente affezionato sono: Led Zeppelin, Dio, Whitesnake, Ufo, Angel, Rainbow con Dio e Scorpions. Tra le band a noi più o meno contemporanee, apprezzo i Manowar, che sono nostri buoni amici e gli Wasp; entrambe si sono sempre dimostrate pronte ad aiutarci, senza secondi fini.

Avete nei vostri progetti futuri un tour in Europa?

Ovviamente ci piacerebbe molto venire in Europa per un tour, stiamo attualmente contattando una buona etichetta discografica che stampi e distribuisca Noble Savage nel vostro continente. Quando questo avverrà e se la risposta dei fans sarà buona, ci saranno molte possibilità per effettuare un tour, spero che questo avvenga all’inizio dell’anno prossimo. I nostri fan europei ci sono sempre stati fedeli anche nei momenti più difficili e meritano dei buoni shows.

Credete nei testi delle vostre song?

Oh sì, crediamo fermamente nelle nostre liriche! Personalmente le sento molto vicine al mio cuore, al mio modo di essere e di pensare. Quasi tutte le liriche delle nostre song le scrivo io, per cui è logico che le senta a me più legate.

Qual è il messaggio di Noble Savage?

È senz’altro un messaggio positivo, quello che abbiamo voluto dare con Noble Savage: il nostro selvaggio nobile che è raffigurato in copertina combatte le avversità della vita, le ingiustizie e i soprusi da cui è contaminato il mondo d’oggi. Con la sola forza dei suoi muscoli e la sua invincibile spada sconfigge il male e fa trionfare il bene, la giustizia, l’amore per l’uomo e il suo Dio. Alcune nostre liriche parlano di sogni che ognuno di noi può avere ogni notte e che non vogliono essere delle utopie, ma verità da cercare nella propria vita di tutti i giorni.

Che rapporti avete con Jack Starr ultimamente?

Sai, con l’entrata di Edward nella band sono cambiate alcune cose; egli oltre che essere un mio buon amico e compagno di scorribande giovanili è un eccellente chitarrista, tecnicamente molto preparato, dato che ha trascorso lunghi anni di studio classico al pianoforte. La sua migliore qualità è la disciplina che ha durante il lavoro, è molto più disciplinato di Jack e se ha un progetto in testa riesce a portarlo a termine a qualunque costo. Sono molto felice che sia entrato nei Virgin Steele, è stata una buona scelta, che ha migliorato la band. Un’altra cosa molto importante per me, è che con Edward mi sento molto più libero nella composizione dei pezzi e durante i nostri live-shows. Jack a mio avviso, era più limitato tecnicamente e per questo mi ostacolava un po’.

A cosa sono dovuti questi due lunghi anni di quasi completo silenzio?

Sì, è vero, sono stati due anni lunghi e difficili per noi, l’uscita di Jack e la relativa disputa ci hanno fatto perdere del tempo prezioso, la sostituzione e l’inserimento nella band di un nuovo chitarrista ci hanno fatto perdere dell’altro tempo. D’altronde questa è anche una conseguenza logica, io non riuscirei mai a sostituire un elemento della band così velocemente come ha fatto ultimamente Ronnie James Dio. In un secondo tempo, abbiamo dovuto dedicarci alla ricerca di una nuova casa discografica, che credesse in noi e nella nostra musica e che fosse pronta a farci registrare il nuovo album. E anche questo è valso ad aumentare lo spazio di tempo tra Guardians Of The Flame e Noble Savage.

Che ne pensate dello speed-thrash metal?

Oh si, thrash metal, è uno stile molto in voga ultimamente, personalmente penso che ci siano delle buone band che suonano questo tipo di musica, però accanto ad esse ve ne sono molte che sono assolutamente inascoltabili; per una buona thrash band ve ne sono dieci decisamente penose, sia per quanto riguarda la musica, le liriche e tutto il resto. Mi è stato offerto di produrre alcune speed-thrash band come Exorcist e Original Sin, ma non so se accetterò.

Ci saranno delle variazioni nel vostro stile di musica in futuro, o resterete fedeli ad un certo tipo di Epic-Metal?

Personalmente ritengo che il filone epico sia quello che maggiormente si addice allo stile della band, e penso che la nostra musica si evolverà migliorando con il passare del tempo e con l’esperienza che tutti noi accumuleremo ogni giorno. Non avremo sbandate clamorose o inversioni di tendenza e neppure il fattore economico, la moda o qualunque altra cosa, riusciranno a scalfire l’Acciaio Vergine, che resterà puro e inalterato. La musica classica sarà per noi un esempio a cui far sempre riferimento: Chopin, Bach, Debussy, restano i miei modelli sia per creatività della tecnica, che per costanza e amore per la musica che componevano.

 

PAOLO COSSALI

Articolo a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

 

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