Heavy Power

Intervista White Skull (Tony Fontò) 2022

Di Stefano Ricetti - 25 Novembre 2022 - 9:05
Intervista White Skull (Tony Fontò) 2022

L’occasione per tornare ad occuparsi dei magnagati vicentini la fornisce il loro undicesimo disco, Metal Never Rusts, che vede la luce per la Rock Of Angels Records. (qui recensione). Gli Skulls sono in giro, nel vero senso della parola, da trentaquattro anni, grazie alla dedizione e alla passione dei due vèci Alex Mantiero (batteria) e Tony Fontò (chitarra), membri fondatori della band e da sempre in prima linea nella line-up sino a oggi. Di seguito la cronaca della recente chiacchierata con Tony Fontò.

Buona lettura.

Steven Rich

 

 

Come è nata la copertina di Metal Never Rusts e come è nata l’idea di far raffigurare Federica come protagonista della stessa.

Ciao Steven e Ciao e tutti i lettori, grazie per lo spazio e per il supporto. Durante la sessione di registrazioni delle voci, io e Federica in stretto contatto con il disegnatore Uwe Jarling, abbiamo iniziato a pensare cosa ci sarebbe piaciuto vedere in copertina, connesso con il titolo. Ci è subito venuto in mente il nostro scudo che per molti anni è stato l’asta di Federica, da lì l’idea di raffigurare anche Federica dietro al suo scudo e poi tutte una serie di cose connesse con noi e con i testi.

 

Metal Never Rusts, 2022

 

Dove avete scovato l’autore, Uwe Jarling?

Ci è stato presentato da Chris Boltendahl, aveva appena terminato di disegnare la cover del nuovo album dei Digger Symbol of Eternity.

 

E’ vero che vai in pensione? Cosa farai nel 2023 avendo più tempo per te? E per la band?

Fortunatamente posso smettere di lavorare e mi dedicherò di più a tutte le mie passioni, in primis alla musica, montagna, arti marziali. I Teschi sono sempre stati una priorità nella mia vita, ci ho dedicato veramente tanto tempo e continuerò a farlo.

 

Non pensi che sia arrivato il tempo di organizzarsi e registrare qualche concerto dal vivo per poi fare uscire un bel doppio?  

A dir la verità ci eravamo organizzati già ai tempi di Will of The Strong e non solo, abbiamo diversi live registrati in diversi periodi e con diverse formazioni, ma purtroppo non sono mai stati pubblicati in quanto non è facile trovare al giorno d’oggi chi si prende cura di produrti un album live. Allo stato attuale non ci sto proprio pensando memore di come le cose sono andate nel passato, organizzi tutto per poi tenere le registrazioni nel cassetto, sono sforzi non solo fisici ma anche economici, non credo ne valga la pena, anche perché  ormai la massa ascolta la musica sulle piattaforme.

 

L’Anima del Teschio, il libro sui White Skull (Arcana, 2022)

 

Sei soddisfatto di come è uscito il vostro libro L’Anima del Teschio?  (qui recensione)

Assolutamente si, Marco ha saputo trasformare una biografia in un avvincente romanzo musicale.

 

Come ti sei trovato ad avere a che fare con il “nostro” Marco “Into Eternity” Donè?

Assolutamente bene, siamo sempre in contatto, abbiamo passato tante ore a lavorare sul libro, ci siamo scambiate tante idee, è una bella persona, un piacere stare con lui e non solo per lavorare, anche per fare  qualche bella bevuta.

 

Tony Fontò, Ulisse “UC” Carminati e Udo Dirkschneider in uno scatto di un po’ di anni fa

 

Qui di seguito due personaggi che in tempi diversi hanno dato tantissimo alla causa ‘Skulls. Un tuo pensiero e qualche ricordo riguardante ognuno di loro.

Ulisse “UC” Carminati – Ulisse è un’istituzione, ha fatto tantissimo per noi in passato sia come giornalista che come presidente del Fan Club e non smetterò mai si ringraziarlo. Spero di vederlo quanto prima, di mantenere la promessa fatta, gli avevo promesso che presto andavo a trovarlo, ma fin’ora non son riuscito a trovare il giorno giusto, anche perché oltre a me aspetta anche l’altro Vecio.

 

Arcangelo De Ieso e Tony Fontò

 

Arcangelo “Kasparek” De Ieso –  Io lo chiamo Fratellino e lui mi chiama Fratellone, l’ho visto proprio qualche giorno fa al Legend al release party di Metal Never Rusts, non ho parole aggiuntive, non ci sono delle parole adeguate.

 

Tony Fontò

 

Ti ritrovi col mio concetto espresso a inizio recensione di Metal Never Rusts relativo al fatto di essere stati considerati, come White Skull, allo stesso rango delle big band anni Ottanta italiane per via del culo che vi siete sempre fatti in giro per la Penisola nonché per il credo espresso?

Beh ti ringrazio per questo tuo pensiero ci rende onore; noi in realtà siamo nati a fine anni 80, ma devo dire da parte mia che non abbiamo mai mollato un colpo neanche nei momenti più difficili e quindi son 34 anni continuativi che si sta on the road.

 

Danilo Bar, ex White Skull

 

Danilo Bar. Un pezzo importantissimo nella storia dei White Skull. In formazione dal 2002 al 2019, non è proprio poco… 

Certo Danilo oltre a me è il chitarrista che ha suonato di più e su più album degli altri, arrivato giovanissimo all’interno della band con l’arduo compito di sostituire BB Nick è rimasto in formazione per ben 17 anni. Siamo stati a stretto contatto per tutti questi anni e lo siamo ancora, non passa mese che non ci sentiamo.

 

Valentino Francavilla, chitarra

 

Presenta il nuovo vostro chitarrista, Valentino Francavilla.

Valentino è un giovane e talentuoso chitarrista veneto, non abita distante da noi. Sin dal suo provino abbiamo capito che poteva essere il chitarrista che giusto per noi. Valentino, anche se molto più giovane di noi, ha una maturità musicale e i gusti molto simili ai nostri, i suoi gusti musicali e le sue radici sono uguali alle nostre. La pandemia non ci ha aiutato al suo ingresso, ha rallentato anche il processo di affiatamento, bloccando i live e non permettendoci di farlo conoscere al nostro pubblico. Lavorare con lui sui nuovi brani è stato facile e divertente, come se ci conoscessimo da tempo; live è una garanzia, quindi ora non ci resta che suonare live e scrivere un nuovo album.

 

 

Forever Fight in che posizione lo poni nella scala delle tue preferenze?

Non è tra i primi, ma come nessun album è tra gli ultimi, non mi piace fare una classifica degli album della band, lo ascolto volentieri e come ogni album quando lo ascolti rivivi quel periodo.

 

Stessa domanda per Metal Never Rusts.

Per me adesso è al Top, ma ci sta è appena uscito, comunque è il primo album che portiamo in maniera così totale live, mi piace proprio suonarlo e cantarlo. Lo metto alla pari di Tales e Public.

 

 

Concordi con chi asserisce, come il sottoscritto, che l’apice compositivo della band sia stato raggiunto con Tales & Public? 

All’epoca si ma adesso c’è Metal Never Rusts, un album dalle grandissime potenzialità musicali e live, Granitico, ma allo stesso tempo, come della birra fresca da bere tutto d’un sorso.

 

 

Stila la classifica dei primi cinque album dei White Skull, secondo il tuo insindacabile giudizio di preferenza.

Metal Never Rusts

Tales From The North

Public Glory Secret Agony

Will of The strong

Embittered

 

Federica De Boni, la voce d’acciaio degli ‘Skulls

 

Un tuo pensiero per ogni band seguente e per ognuna segnalami il disco loro che ti piace di più:

Saxon – Una delle mie band preferite – Wheels of Steel

Grave Digger – Semplicemente Amici – Excalibur

Motorhead – Tellurici l’emblema dell’essenziale – Inferno

Running Wild – I miei pirati preferiti – Masquerade

Manowar – peccato si siano persi dentro se stessi – Louder than Hell

Virgin Steele – Una band che non ha mai seguito le mode – Life Among the Ruins

Exciter – Padri dello speed thrash – Violence & Force

Death SS – Grande band tricolore – Heavy Demons

Skanners – Fratelli del metallo – Dirty Armada

Strana Officina – capostipiti italiani, padri fondatori, pionieri – Rock & Roll Prisoners

Crying Steel  – Storici, mi spiace non aver suonato al loro 40° anniversario – The steel is back

Sabotage  – Altro pezzo di storia del metallo made in Italy – Demon Ariser

Bulldozer – Originali come pochi – The day of wrath

 

Federica De Boni

 

Qual è l’album dei White Skull che ha venduto di più?

Tales from the North a pari merito con Public Glory Secret Agony.

 

Quale invece quello che ha venduto di meno?

I won’t burn Alone

 

Che fine ha fatto Fabio Pozzato?

Vive non distante da me e di tanto in tanto lo vedo. Non ha più suonato con altre Band, però non ha smesso di suonare, gli piace ancora suonare da solo sui dischi.

 

Stessa domanda per Gus Gabarrò. Sei ancora in contatto con lui?

Sono in contatto con lui solo via messaggio, ogni tanto ci si scambiano messaggi soprattutto di auguri; doveva venire anche lui a cantare un pezzo al 30° anniversario della Band, ma non ce l’ha fatta.

 

L’altro vècio, Alex Mantiero

 

Quale la maggior soddisfazione in carriera e quale la maggior delusione?

La maggior soddisfazione aver suonato al fianco dei miei idoli, su palchi grandi che sognavo da ragazzo, ogni volta che andavo a vedere un grosso concerto sognavo di salire e far ruggire la mia chitarra a 150 mila watt. La maggior delusione è stata di esser stato raggirato e tradito da un membro della band, con tutti gli ex membri sono rimasto in ottimi rapporti, tranne che con una persona.

 

Jo Raddi, basso

 

Fino a quando dureranno i White Skull?

Fino a quando la band avrà voglia di suonare e saremo sereni nel farlo andremo avanti, spero ancora per molto, l’altro giorno si parlava già delle idee per il prossimo album.

 

Alexandros Muscio, tastiere

 

Spazio a disposizione per chiudere a tuo piacimento l’intervista, thanx.

Ti ringrazio ancora per la disponibilità e per lo spazio, ringrazio tutta la redazione e i lettori. Lascio a tutti voi l’invito di vederci a qualche prossimo live. Ad maiora.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti