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Iron Maiden: Adrian Smith, ‘Martin Birch era riuscito a catturare la nostra essenza, invece di conferirci un suo suono’

Di Orso Comellini - 15 Dicembre 2020 - 9:49
Iron Maiden: Adrian Smith, ‘Martin Birch era riuscito a catturare la nostra essenza, invece di conferirci un suo suono’

Intervistato da Sonic Perspectives, Adrian Smith ha raccontato quanto sia stata importante Martin Birch come produttore nel definire il suono distintivo degli Iron Maiden. Lo storico produttore di Iron Maiden, Deep Purple e Black Sabbath, tra gli altri, lo ricordiamo, è scomparso lo scorso agosto all’età di 71 anni.

Beh, è interessante che tu mi abbia chiesto proprio quanto ci abbia aiutato a modellare il nostro suono. Martin non era di certo il produttore che ti faceva suonare in una maniera differente da quello che sei, se capisci quello che intendo. Alcuni produttori hanno il proprio suono. Martin, invece, ci faceva suonare proprio come noi eravamo. Era riuscito a catturare la nostra essenza e quello era il suo punto di forza. Le sue produzioni non erano bombastiche, erano molto naturali. Ad essere del tutto onesto, a volte avrei preferito che suonassimo più potenti, con un suono più robusto. Ma quello era il suo modo di lavorare e la sua forza.

Gli album prodotti da Martin Birch:

1981 – Killers
1982 – The Number Of The Beast
1983 – Piece Of Mind
1984 – Powerslave
1985 – Live After Death
1986 – Somewhere In Time
1988 – Seventh Son Of A Seventh Son
1990 – No Prayer For The Dying
1992 – Fear Of The Dark
1994 – Maiden England ’88