Iron Maiden: Nicko McBrain, per suonare con Steve Harris ho dovuto praticamente rimparare

In una nuova intervista per Cosmo Music, in compagnia di Neil Shukla, Nicko McBrain ha raccontato del suo ingresso negli Iron Maiden e delle difficoltà iniziali.
La prima volta ho incontrato i ragazzi nel 1979: loro erano a suonare il loro primo show in Europa, io ero con la mia band chiamata McKitty, un trio. Per qualche anno ho suonato con Pat Travers, per cui il mio stile calzava a pennello per una band formata da 3 elementi, non mi limitavo a tenere il tempo. Il mio background era il soul, il funk e il blues; quest’ultimo in particolare era il genere che amavo suonare da giovane. Comunque quello stile si prestava per suonare negli Iron Maiden. Quando incontrai i ragazzi per la prima volta li trovai genuinamente umili. Tre anni dopo mi offrirono di entrare. Il mio primo concerto con loro fu nel 1983. L’atmosfera era senz’altro divertente. Suonavamo 5 pezzi, tipo ‘Killers’, ‘Number Of The Beast’, ‘Wrathchild’ e ‘The Prisoner’. Commisi tanti errori. Tutte le volte sbagliavo. Ma nei miei confronti non c’era risentimento ed io pensavo che sarei riuscito un giorno a non commetterli più. Steve mi diceva:”ogni volta che fai quel fottuto passaggio lo sbagli”. Rispendevo sempre scusandomi. Ci divertivamo […] Quando suoni in un gruppo devi trovare il feeling giusto con il tuo bassista, per completare la sezione ritmica. Steve è un bassista incredibile, anche oggigiorno. Mi sento come benedetto a suonare con lui. Non so cosa veda in me. Immagino che possa stendermi come e quando vuole (ride, ndr). Il classico fill a tripletta di ‘Where Eagles Dare’ o quello di ‘The Trooper’, quello è proprio lo stile compositivo di Steve. Ho dovuto osservare e rimparare, praticamente, a suonare con lui.