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Judas Priest: Rob Halford, “A volte vengo ancora insultato perché gay, ma non voglio zittire nessuno; c’è bisogno di empatia e dialogo”

Di Davide Sciaky - 9 Novembre 2020 - 11:05
Judas Priest: Rob Halford, “A volte vengo ancora insultato perché gay, ma non voglio zittire nessuno; c’è bisogno di empatia e dialogo”

In una nuova intervista con il programma “Q” della radio canadese CBC Radio One, è stato chiesto al frontman dei Judas PriestRob Halford, se è intenzionato a “continuare ad urlare come un forsennato per sempre”:

Sì [ride].
Essendo diventato questa sorta di icona gay dell’Heavy Metal ora mi è permesso dire che posso fare qualunque cosa.
Gli insulti mi scivolano addosso, a volte vengo ancora insultato e discriminato su internet, sui social media.
E’ quello che è.

Halford ha poi aggiunto che legge i commenti dei suoi hater:

Sì, li leggo perché per me è importante per ricordarmi che esiste ancora gente del genere.
E li accetto, non li allontano, li accetto e dico loro, “Parliamo del perché vi sentite così”.

Bisogna avere empatia, non puoi innalzare dei muri, non puoi zittire la gente.
Devi essere aperto, pronto a parlare indipendentemente da quanto questo possa essere difficile, perché quello è il modo in cui puoi aiutare la gente.
E se puoi aiutare qualcuno, questa è una buona cosa.