Judas Priest: Rob Halford, ‘ero ancora un ragazzino, quando un amico di mio padre abusò sessualmente di me’
Nella sua autobiografia “Confess”, Rob Halford ha raccontato un episodio che ha segnato la sua giovinezza, quando un amico di suo padre abusò di lui sessualmente. In una nuova intervista per Variety ha detto:
E’ una storia importante. L’abuso sessuale è una cosa orribile. Al tempo mi mandò in piena confusione e non poté accadere in un momento peggiore, per me, che ero un ragazzino che stava cercando di capire le cose. A parlarne ora posso ancora provare l’orrore e uno spavento tale da spingerti a scappar via. Ma allo stesso tempo provavo la sensazione che l’affezione arrivasse in una maniera davvero cruda e brutale. Fu incredibilmente complesso. Si può solo immaginare come un giovane uomo possa fare i conti con un assalto del genere. Qualcuno mi ha chiesto se avessi raccontato lo stesso questa storia se mio padre fosse ancora vivo. Io ho esitato. A essere onesto, probabilmente non l’avrei fatto. Avrei odiato me stesso se mio padre si fosse sentito in qualche modo complice di una cosa del genere, perché non lo è stato assolutamente. Quando si parla di abusi sessuali, le persone da fuori tendono a sentirsi in qualche modo colpevoli: “avrei potuto dire qualcosa”, “è colpa mia per aver presentato quella persona”. Ha un effetto domino. In ogni caso era importante raccontarla. Da giovane, puoi impressionarti a tal punto che l’episodio può rimanere con te per il resto della vita e può trasformarti in una persona con disfunzioni sessuali, come me. Sono arrivato ad accettarlo, da adulto, ma se questo incidente non mi fosse mai successo da ragazzo, la mia vita intima con le altre persone sarebbe stata diversa? Probabilmente sì.