La guardia accusa: ‘Axl Rose voleva uccidermi’

Di - 1 Luglio 2006 - 12:06
La guardia accusa: ‘Axl Rose voleva uccidermi’

La guardia di sicurezza morsicata da Axl Rose lo scorso martedì mattina in un hotel di Stoccolma è stata intervistata in esclusiva dal quotidiano svedese Aftonbladet.

Il giovane si chiama Pascal Håkansson, ha 25 anni ed era al quarto giorno di lavoro presso l’hotel Berns, dove è scoppiata la rissa che ha visto Axl protagonista, in seguito a una “notte brava” di after party in giro per Stoccolma, dopo un concerto sold out dei Guns N’ Roses.

Secondo la versione del giovane, Axl sarebbe arrivato da solo in hotel all’alba, e si sarebbe diretto nella sua stanza. Poi, sarebbe sceso di nuovo insieme a una donna più vecchia (la sua assistente Beta).
Axl era arrabbiato perché era stato lasciato solo al party – ha sostenuto la guardia giurata – Era carico, ma di pessimo umore, e ha iniziato a urlare come un dannato. Così mi sono avvicinato e gli ho detto di abbassare la voce“.
Visto che non mi ascoltava, l’ho detto alla sua assistente – ha proseguito – A quel punto, Axl si è girato e mi ha colpito al petto e al collo. Mi ha colto di sorpresa: ho perso l’equilibrio e mi sono dovuto inginocchiare“.
Mi è saltato addosso e ha iniziato a picchiare – ha detto Pascal – Ho parato qualche pugno, ma non riuscivo a bloccargli le braccia. Era scatenato, e mi avrebbe ucciso: continuava a urlare ‘Io ti ammazzo’; poi sono riuscito a prenderlo per il collo e a buttarlo per terra. Era molto forte. E’ stato allora che mi ha morso. Non me ne sono accorto subito perché ero carico di adrenalina“.

Nel frattempo la guardia del corpo di Axl sarebbe scesa al bar dell’hotel, teatro della rissa.
Axl correva su e giù gridando che avrebbe trasformato la mia vita in un inferno – ha spiegato l’addetto alla sicurezza – Minacciava anche la sua guardia del corpo, dicendo che l’avrebbe licenziato se fosse intervenuto. Era fuori di sé, e ha lanciato un vaso contro uno specchio della reception, un oggetto di antiquariato“.

A quel punto, sarebbe arrivata anche la polizia, chiamata dallo staff dell’albergo. Erano le 7.45 di mattina.
I poliziotti l’hanno arrestato e portato via, e io sono andato all’ospedale: potevo aver contratto l’epatite B o qualcosa del genere. Non avevo ferite, ma solo un’escoriazione superficiale“, ha spiegato sempre il giovane aggredito.

Axl sembrava pazzo, aveva un aspetto davvero da disturbato – ha commentato il ragazzo – Era sicuramente sotto effetto di alcol o chissà cos’altro. Ho lavorato molto come buttafuori in club e night, e sono abituato a queste cose. Ma lui era completamente fuori, poteva succedere qualunque cosa. Meno male che non se l’è presa con le ragazze della reception“.

Axl, trasportato alla stazione di polizia, è stato chiuso in cella fino al pomeriggio, poi è stato interrogato e rilasciato. Pagherà una multa di circa 5.500 euro, di cui poco più di mille sono di risarcimento a Pascal Håkansson.

Se questo fosse successo negli Stati Uniti, probabilmente ora sarei milionario – ha osservato la guardia giurata – Ora chiamerò un avvocato per esaminare qualche possibilità d’azione. Di certo, mi piacerebbe ricevere almeno una telefonata di scuse“.

Diversa la posizione del management dei Guns N’ Roses relativamente alla vicenda.
Merck Mercuriadis, manager di Axl, ha lanciato diverse accuse verso le autorità svedesi in un comunicato stampa.
Axl è stato maltrattato. E’ stato arrestato nel suo albergo per l’accusa di una guardia di sicurezza; gli è stato preso un braccialetto di valore, che non si è più visto. Mentre era in custodia, l’hanno tenuto fermo in cinque mentre un dottore, per tre volte, ha cercato di prelevargli del sangue per un test di droga, che poi è risultato negativo. Questo dimostra, oltre all’incompetenza, anche una certa dose di malizia da parte delle autorità. Così come il principio draconiano di pensare che la guardia di sicurezza dica il vero solo perché ha un badge attaccato al petto. Potete amare o odiare Axl, ma non mettetelo per forza nel torto“.
Con questo, non ce l’abbiamo con i 15mila fan che erano presenti al concerto e che sono stati fantastici – si legge in coda – Torneremo sicuramente in Svezia, ma per la gente e non per le autorità“.