Lamb of God: Randy Blythe, mai giudicare gli altri stando davanti allo schermo di un computer
In un’intervista recente con Kerrang, il frontman dei Lamb of God, Randy Blythe, ha parlato di quanto sia impattante negativamente la cultura dell’indignazione nella vita di tutti i giorni e nei confronti degli artisti.
Nel mondo odierno c’è una cultura dell’indignazione. Se qualcuno fa qualcosa che non ottiene l’approvazione della gente, scatta immediatamente la mentalità del linciaggio (mediatico, ndr), agendo come una folla inferocita verso la persona incriminata. Ma a me non me ne frega un cazzo! Sono cresciuto prima dell’avvento di internet, ho fatto cose che hanno fatto incazzare diverse persone, ma sono ancora qui. Questa mentalità dell’indignazione quotidiana non aiuta la crescita degli artisti e inibisce ad alcune persone la possibilità di avere un’opportunità. Fa’ come meglio credi: se sei reale in quello che fai, ciò prevarrà. Se mi preoccupassi di quello che la gente pensa, avrei smesso parecchio tempo fa. Non voglio fare quello che gli altri mi dicono di fare. Apparire come gli altri vorrebbero o ascoltare quello che mi dovrebbe piacere secondo gli altri. Non credo necessariamente in quello in cui gli altri credono. Non voglio ritrovarmi a fare parte di una mandria senza cervello o adottare la mentalità “da alveare”. Voglio pensare con la mia testa. Questo è quello che originariamente ho trovato nella scena musicale underground ed il motivo per cui mi sono fatto coinvolgere. Ero un fottuto freak al liceo. Comunque, se stai seduto davanti a uno schermo di un computer e giudichi gli altri, vai contro tutto quello che rappresenta questa musica.