Live Report: Dirty Honey + The Wild Things @ Magazzini Generali Milano 14/02/2023
Live Report: Dirty Honey + The Wild Things @ Magazzini Generali Milano 14/02/2023
a cura di Susanna Zandonà
La fila è lunga e si entra scaglionati, ma nel complesso i controlli risultano addirittura veloci.
La Barley Arts non ha comunicato la presenza di nessun gruppo spalla e sono in tanti a chiedersi se ci sarà qualcuno ad anticipare questo “California Dreamin’ Tour” dei Dirty Honey.
The Wild Things
La serata è aperta inaspettatamente dai The Wild Things, band inglese capitanata da Sydney Rae White, cantante e affermata attrice protagonista dello show di BBC “Uncle”, già celebre in madrepatria per aver interpretato il ruolo di “Erin Noble” nella serie CBBC “Young Dracula”, a cui ha dedicato perfino una canzone: Sun Goes Down.
La fortuna del gruppo la si deve anche alla collaborazione con un produttore del calibro di Pete Townshend (The Who), esperto accompagnatore nelle chitarre della prossimo album, dall’ uscita imminente: Afterglow, complice anche l’aver offerto alla band l’opportunità di aprire le date di Las Vegas, fornendo alla Blondissima (concedetemi il neologismo sincratico), novella Debbie Harry un biglietto di sola andata per l’Olimpo delle rockstar.
In effetti la White che ha co-formato la band nel 2002, assieme al fratello, Cameron White (basso) e al marito Rob Kendrick (chitarra) – cui solo successivamente si è aggiunto Pete Wheeler (batteria) – , ha un carisma eccezionale e recita con sicurezza la parte, dirigendo con il megafono il pubblico e facendolo muovere, nonostante siano in tanti a chiedersi chi siano i giovani sul palco.
The Wild Things Setlist:
Loaded Gun
Only Attraction
Skin & Bones
Paradise
You’re Really Something
Devil’s Witness
Heaven Knows
Drunk Again
Dirty Honey
Gli occhi e le orecchie del pubblico sono però tutte per i Dirty Honey, gruppo che si è distinto per aver aperto i tour di Slash, Miles Kennedy and The Cospirators, The Who, Alter Bridge e Guns N’ Roses.
Se ne respira a pieno l’impazienza, mentre il fumo si propaga lentamente nella sala tinta dalle luci blu dei faretti: ce n’è così tanto che è quasi impossibile vedere cosa stia succedendo sul palco. Gli operatori stessi non si vedono tra loro, dato che si muovono con le torce sui caschetti.
I Dirty Honey si fanno attendere come solo le grandi star sanno fare, ma alle 22 finalmente iniziano. I primi ad comparire dietro una luce verde, quasi aliena, sono Justin Smolian (basso) con la sua folta capigliatura riccioluta e John Notto (chitarra), ma subito provengono dei forti colpi che ci fanno intendere che dietro a quella spessa coltre è nascosto anche il batterista Corey Coverstone.
Le mani vanno verso l’alto e iniziano a battere, lo start è esplosivo e Marc Labelle sale sul palco facendo dei versi da indiano sioux, entrando a gamba tesa con Gypsy.
L’acustica è eccellente e si denota subito la chiarezza limpida di esecuzione, insieme all’ incredibile estensione vocale di Labelle, che ugola d’oro! Con quel foulard vistoso, gli occhiali da sole e la giacca aperta sul petto mi ricorda un giovane Steven Tyler, ma con la grinta di Axl Rose nella voce.
Scherza con gli spettatori: “non parlo bene italiano, ma parlo bene il rock’n’roll” dice, e il pubblico va in estasi. La voce tradisce un sexy accento statunitense, ma i fan sembrano pendere dalle sue labbra, attratti come api dal miele. Un modo perfetto per festeggiare una serata di San Valentino un po’ diversa.
La maggior parte delle canzoni proviene naturalmente dall’album omonimo uscito nel 2021 e le suonano tutte, ad eccezione di The Morning. Ma non mancano due cover Last Child (cover degli Aerosmith) e Let’s Go Crazy (Prince) e due inediti: Take me Alive e Dirty Money. Quando escono è un vero peccato, ma il pubblico li reclama, impossibile non notare la grinta dentro a quei spassionati assoli.
Una serata veramente indimenticabile per un gruppo che vale la pena di continuare a seguire, perchè certamente continuerà a regalarci grandi soddisfazioni.
Dirty Honey Setlist:
Gypsy
Break You
Heartbreaker
The Wire
Scars
Tied Up
Last Child
No warning
Down the Road
Ride On
Let’s Go Crazy
California Dreamin’
Another Last Time
When I’m Gone
Bis:
Rolling 7s