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Lo Staff di Truemetal: Filippo Tonzig

Di - 9 Febbraio 2005 - 0:00
Lo Staff di Truemetal: Filippo Tonzig

Spammoni e lamer, flamer e leccapiedi, eccovi un documento che potrà diventare un prezioso alleato nelle vostre missioni di guerriglia giornaliera sul forum: il protocollo Armand. Quesiti fatali per la psiche del lungo braccio della legge di TrueMetal, un terrificante fuoco incrociato di insidie lessicali degno di un horror giapponese di cui l’intervistato va tanto ghiotto… (in verità noi non abbiamo mai visto un horror giapponese…)
Intervista a cura di Alessandro “Zac” Zaccarini, Paola Bonizzato ed Alex “Engash-Krul” Calvi.

Zac: Al fine di avvicinare anche i più piccoli a questa interessante iniziativa e nel tentativo di eliminare il distacco che c’è fra te, sommo capo-moderatore del forum di TM, e i neofiti utenti implumi e spaventati, per le prime domande mi adeguerò allo standard comunicativo new age utilizzando slang e formattazioni giovanili tipiche di internet. Spero tu sia d’accordo…

Zac: m o f?
In genere m, ma con le dovute eccezioni… il Truzzkiller ne sa qualcosa… 

Zac: da dv dgt?
Ma ovviamente dalla Capitale delle Nebbie, la gloriosa Milano, Regina delle Tangenziali e Santa Patrona dell’Ingorgo del Venerdì Pomeriggio… 😀

Zac: da qnt tempo è ke 6 mod d tm? Cm mai lo 6 diventato?
Allora… boh! Non mi ricordo esattamente, qualcosa di simile a due anni… mi sono iscritto un annetto prima al Portale con il nick Vampi, e come forse ricordi (ma forse non c’eri) era il momento dei flame con i Blackster… beh, evidentemente i miei tentativi di mediazione e pacificazione sono stati notati e AlexTheProgMan prima, BODOM successivamente, mi hanno chiesto se mi sarebbe piaciuto dare una mano… dopo una breve riflessione ho accettato. Quantomeno questa è la versione ufficiale. Mi sono sempre chiesto da chi sia in realtà partita l’idea, ma non sono mai riuscito a capirlo. Sono quelle cose che solo chi ha veramente vissuto riesce a comprendere…

Zac: Ok, terminiamo qui questo piccolo rivoluzionario esperimento sociologico e torniamo alla (a)normalità:  Come ti senti a farti intervistare da una coppia di redattori così trolleggianti che persino un ciclope darebbe un occhio della testa per farsi intervistare da noi?
È per me un piacere e un onore. Nonostante Troll e Vampiri non si amino (e la sanguinosa battaglia di qualche tempo fa, svoltasi su queste pagine, ne sia prova), vi considero nemici onorevoli e valorosi, soprattutto quando non esagerate con l’idromele. E poi ho anche una maglietta dei Fintroll e una foto con Trollhorn… che volete di più? 🙂

Paola: Filippo di giorno e Filippo di notte. Chi ti conosce sa che se ti dovesse incontrare per strada alla luce del sole avrebbe di fronte un distinto personaggio, mentre ai concerti e alle serate truemetallare diventi un autentico sfoggio di ferraglia e di blacksteraggine assortita (spuntoni, magliette trv-kvlt e via dicendo…). Ma come fai a passare da un estremo all’altro con così tanta disinvoltura? Non è che soffri di sdoppiamento di personalità? Parlane con noi… Sfogati… Lo sai che siamo tuoi amici…
Zac: Brava Paola, ben detto. Armand dimenticati pure dei nostri cartellini di riconoscimento e non badare a questa camicia bianca con le maniche lunghe e la chiusura a cordicine… è solo una maglia stile pirata dei Caraibi che ha comprato oggi la Paola in centro…

L’ultima volta che mi è stata detta questa frase mi sono ritrovato al casello di Binasco in mutande. Ma tant’è. Diciamo che la musica non è il mio solo interesse, e non mi è mai piaciuto considerare il Metal come un angolino buio in cui rifugiarmi. Ostentare la mia “metallosità” sempre e comunque è un qualcosa che ho smesso di fare tanti anni fa, del resto non sono più un ragazzino… sono invece fiero di essere riuscito a far capire ai miei colleghi di lavoro che si può essere persone serie e professionali anche se hai i capelli lunghi e la sera ti vesti di nero.
E poi non è esattamente vero che io passo da un estremo all’altro… diciamo che sono piuttosto tranquillo come metallaro e piuttosto cazzone come uomo della strada… per cui in realtà cambia solo l’abito, il monaco è sempre lui…

Zac: Come ti sei avvicinato al metal? Stavi cercando musica in grado di darti qualcosa di particolare o è stato un caso? Qual è stato in assoluto il tuo primo album metal? E quello non metal? Attento, spostati per rispondere a questa domanda che il banalometro sta per esplodere…
Mi sono avvicinato da dietro, come sempre. Mi è sempre piaciuta la musica in cui la chitarra fosse predominante, fin da piccolo. Ho iniziato ad acquistare musica piuttosto avanti, diciamo dagli anni del liceo… sono partito con il Blues da un lato e Beatles e Beach Boys dall’altro… poi mi hanno fato ascoltare Bon Jovi e Manowar… diciamo che mi sono definitivamente dato al metal ascoltando un pezzo dei White Lion… e da lì, volendo procedere per grandi tappe, sono passato del Metal classico al Doom, al Prog Metal, al Power e infine al Black. Ora ascolto una combinazione di tutti questi generi, anche se il Black è il genere in cui mi identifico meglio. BANG! (era il banalometro).
Ecco i dettagli che mi chiedete: il primo album Metal è stato Iron Maiden, Killers; quello non Metal, una raccolta di John Mayall e i Bluesbreakers con Eric Clapton alla chitarra.
 

Paola: Voci di corridoio dicono che nel tempo libero, tra un ban e l’altro sul forum di questo sito, il Black Moderator si diletti tra i fornelli. Parlaci di questo passatempo culinario e il tuo rapporto col cibo.
Sì, è vero. La mia passione per la cucina è vecchia almeno quanto quella per la musica. Mi piacciono tantissimo le cucine etniche, soprattutto la giapponese, la thailandese, l’indiana e, ultimamente anche quella mediorientale. Spendo tutto lo stipendio (o meglio quello che mi avanza dopo essere passato dai miei fornitori di CD e DVD) in alimenti esotici e utensili da cucina assolutamente improbabili. Gli armadi della mia cucina sono così pieni di spezie e aromi che sembra di entrare nella tomba di un faraone. Ho passato le ultime due sere ad affilare i miei coltelli giapponesi. Rilassante. Il mio rapporto con il cibo non è dei più corretti, a volte mangio per noia o per stress. Come dite? Si vede?

Paola: E per quanto riguarda il mantenere la linea? Dacci consigli su come tenersi in forma, agili e scattanti, per proseguire la lotta contro lo spam senza dover mettere a dura prova le proprie coronarie.
Chiedi alla persona sbagliata, saranno tre anni che sono sovrappeso. Sono troppo goloso… e poi bastano un paio di birre per far saltare la mia forza di volontà… e quando torno a casa devasto il frigorifero. Però al raduno di Aprile devo arrivare in perfetta forma, per cui da domani…

Zac: Del forum di truemetal cosa ti piace di più e cosa ti piace meno? (Vai, è il momento delle sfrecciatine e delle sviolinate!)
Soffro davvero tanto quando i membri dello staff litigano. Anche se spesso si tratta di discussioni “di servizio”… non ci posso fare niente, mi fa proprio male. Per il resto il Forum mi piace tanto, anche se a volte mi viene il dubbio che con la nostra regolamentazione lo si sia reso un po’ troppo ordinato, a scapito della creatività e spontaneità degli utenti. Temo sia il male minore quando una comunità cresce a dismisura come è successo a noi.

Paola: Nella tua scheda personale, nella pagina Contatti e Staff, hai scritto che la tua frase di culto è “non si possono raddrizzare le gambe ai cani”. Non siamo certo qui per fare i bacchettoni… Ma i cani hanno le zampe, non le gambe!
Ma è un motto milanese, e dice proprio così. Come tu ben sai, le gambe posteriori dei cani non sono dritte… è nella loro natura. Significa che ritengo sbagliato voler per forza sempre cambiare quello che non ci pare appropriato. Oppure che non ne vale la pena. Ad esempio non capisco quelli che auspicano la diffusione a 360° della musica che ascoltano… ma questa è un’altra storia.

Zac: Esatto, tra l’altro ai beccato proprio i due cinofili integralisti di TrueMetal… quindi o scarichi la colpa sui detti della tradizione popolare, nel caso tu abbia pescato da lì per la tua citazione (sarebbe davvero orribile da parte tua fare una cosa simile) oppure ammetti la tua negligenza e ci paghi una birra a testa!
Ho già risposto, in effetti ho pescato proprio lì. Ci voleva la licenza? Mi spiace, non lo sapevo. Ma la birra ve la offro volentieri lo stesso. E poi anche a me piacciono i cani, soprattutto l’Irish Terrier.

Paola: Sotto la dura corazza del nichilismo, dell’oscurantismo, dell’estremismo e della cattiveria pura, deve esserci da qualche parte un cuore. Un cuore che racchiude in sé tanti scheletri: sono pronta a testimoniare di averti visto più volte cantare inni power, all’insegna di draghi, spade e cavalieri. Cos’hai da dire a tua discolpa? Pensi che in futuro potresti cambiare la tua direzione stilistico-musicale?
Mah, che dire, come ho già detto le mie origini musicali sono piuttosto variegate. Hai ragione, a volte mi lascio andare a scapocciamenti furiosi su brani che un Blackster dovrebbe aborrire… ma non c’è niente di meno true che fare qualcosa o non farlo perché lo hanno stabilito altri. Ho sempre ritenuto che il Black Metal sia musica da ascoltare da sobrio. La birra e il nichilismo non vanno d’accordo. Ne bastano un paio e il metallaro che è in me affiora. Alla terza il danno è fatto… mettimi su i Kamelot ed esco di testa. In ogni caso non credo che ci saranno macroscopiche sterzate, alla mia età i neuroni sono anchilosati piuttosto e anziché no…

Zac: Qual’è la tua canzone preferita dei grandi Beach Boys?
Allora… tra le più famose probabilmente I Get Around, ma è una risposta banale… in realtà la mia preferita è Be True to your School… il coro finale mi commuove sempre… ma non fatemi dire cose poco true, dai, devo pur sempre mantenere una grim-evil-reputazione… o no?
 
Zac: Vabè io direi che per quanto ci riguarda può bastare…

Paola:  Sì, anche perchè è stato abbastanza stancante!

Zac: Questo Armand è proprio un osso duro! Che facciamo ce ne andiamo?

Paola: Oh yeah!

Zac: Ok, ciao ciao Armand! È Stato un piacere! Stacci bene!

Piacere mio ragazzi. Grazie per il tempo che mi avete dedicato. Che il necro-troll-capro vi benedica e renda oscuro per sempre il vostro cammino! (attenti a non pestare i necro-troll-escrementi…)

Paola: yeye!!!!!!!!! Ti lasciamo a Engash!

Zac: beeeeeeeh :[

Engash: Qual è stato il primo album di black che hai preso? Cosa ti fece decidere di acquistarlo e quali furono le tue prime sensazioni e impressioni al riguardo?
Il primo in assoluto è stato Transilvanian Hunger dei Darkthrone… ho deciso di acquistarlo dopo che su Truemetal si era verificato un periodo di interminabili flame dovuti principalmente ad un gruppo di utenti provenienti da un portale che trattava esclusivamente Black Metal… è a loro che devo la scoperta di questo genere. Quando l’ho ascoltato la prima volta sono rimasto un po’ male… mi aspettavo un suono potentissimo e aggressivo, davvero non riuscivo a capire cosa ci fosse di così malvagio in quel ronzio indistinto che usciva dallo stereo… poi ho iniziato a capire, ho adattato i miei sensi, per così dire, sintonizzandoli su un certo tipo di sensazioni, legate al disagio, alla solitudine, è mi sono reso conto che sotto l’essenzialità, il minimalismo, la sporcizia, spesso si celavano una suggestività e una malinconia davvero inaspettate.   

Engash: Ora come ora, cosa ne pensi anche della scena black mondiale, dei gruppi e degli album che stanno uscendo in questo periodo?
La scena Black è viva, vivissima, troppo viva. Per un breve periodo della mia vita ho cercato di stare al passo con le uscite discografiche, ma è impossibile. Anche avendo i soldi necessari, è il tempo che manca. Viene pubblicata un sacco di roba che, nel migliore dei casi, è assolutamente non originale. Purtroppo (o per fortuna) escono anche tanti dischi notevoli; doverli perdere mi spiace davvero, ma non ho scelta. Ora come ora acquisto poco, solo le cose che mi paiono imperdibili o rarissime. Purtroppo ascoltare Black Metal tante volte porta ad una visione un po’ collezionistica della musica. Mi accorgo spesso di acquistare un disco perché è raro, piuttosto che perché è bello.

Engash: Come è nato poi il tuo interesse per TrueMetal.it? Potresti raccontare a tutti qualche aneddoto sui primi tempi in cui bazzicavi il nostro forum?
Beh, il mio inizio è stato a dir poco pirotecnico. Provenivo da un portale concorrente, cercavo recensioni che là non avevo trovato. La prima cosa che ho fatto su Truemetal è stato flammare con AlexTheProgMan sotto un articolo di Keledan. Non male, eh? Con la moderazione attuale sarei stato rimosso dal database degli utenti. Invece io e Alex ci siamo chiariti, ho iniziato a frequentare il Forum con il nick Vampi e un anno dopo sono diventato moderatore.

Engash: So che nella vita di tutti i giorni hai spesso dimostrato di interessarti ai vampiri, e il tuo stesso nickname “Armand” viene da uno dei personaggi creati dalla scrittrice americana Anne Rice, potresti parlarci un po’ di questa tua passione?
Ho letto “Scelti dalle Tenebre”, il capolavoro (a mio giudizio) della Rice, ben prima di sapere che era una scrittrice famosa. Sono stato colpito profondamente da questo modo di raccontare i vampiri, così diverso dal formale e insensibile Conte Dracula in sparato e mantello… Questa idea di vampiro come essere tormentato, magnifico e terribile, amante della bellezza e della vita, condannato ad una eternità di morte e sangue, mi ha segnato in modo indelebile. Ho provato invidia e desiderio di essere uno loro. Ho scelto Armand perché è il vampiro più sensibile e, mi si passi il termine, curioso… e anche perché il suo stile di vita edonistico e decadente, culminato nell’esperienza del Theatres des Vampires, mi ha sempre affascinato molto.

Engash. Sempre rimanendo in tema di passioni, non posso dimenticare le discussioni sugli horror giapponesi che si sono susseguite sul forum e in cui tu hai sempre detto la tua, come è nata questa cosa?
Il tutto è nato con la visione sul grande schermo del remake americano di The Ring. L’ho trovato assolutamente magistrale, sia come realizzazione, sia (e soprattutto) come trama. Quando ho saputo che ne esisteva una versione giapponese mi sono chiesto il motivo di questo fatto… solo dopo ho saputo che quella giapponese era la versione originale. La folgorazione però è avvenuta con la visione del primo cortometraggio per la televisione giapponese della serie Ju-On, The Grudge. Mi ricordo che era un bellissimo pomeriggio estivo, e il sole illuminava il salotto. Ciò nonostante, questa pellicola, prodotta in grande economia, mi ha terrorizzato al punto che ancora oggi, a più di un anno di distanza, tutte le volte che apro un armadio o vedo una scala a chiocciola non posso evitare di sentirmi a disagio. Non so se ringraziare Takashi Shimizu per questo, oppure odiarlo. Successivamente, in breve tempo, ho scoperto che esisteva un intero mondo di cinematografia asiatica horror e, pur essendo piuttosto fifone, mi ci sono buttato. Ne è valsa la pena.
 
Engash: Per concludere, ti lascerei ampio spazio per dire la tua ai nostri lettori.
Invece ne occuperò poco, ho già parlato fin troppo. Innanzitutto grazie a te per il tempo dedicatomi. Agli utenti del portale voglio dire solo una cosa: il tempo che ho dedicato al portale per portare il mio piccolo contributo è stato ripagato mille volte dall’avervi conosciuto e dal potervi leggere tutti i giorni. Grazie.