Vario

Lo Staff di Truemetal: Gaetano Loffredo

Di - 30 Gennaio 2005 - 0:00
Lo Staff di Truemetal: Gaetano Loffredo

Seconda intervista ad un membro dello staff di Truemetal, questa volta tocca al “cavalca cavaliere” Gaetano “Knightrider” Loffredo che, per il giorno del suo ventisettesimo compleanno, si mette a “nudo” d’innanzi alle interessanti domande di Mario “Direwolf” Munaretto…

Iniziamo subito con una domanda di estrema importanza: quali sono le tue radici, le tue origini musicalmente parlando?

Michael Jackson e Madonna una ventina di anni fa, Bryan Adams dopo qualche anno, Jon Bon Jovi qualche anno dopo ancora e poi la folgorazione coi Manowar e gli Helloween che mi hanno aperto letteralmente il varco, facendomi conoscere in breve tempo tutto quello che oggi sono riuscito ad affinare in una quindicina d’anni di assoluta devozione alla musica che conta.

In quale momento della tua vita di prode Knightrider sei stato fulminato sulla via del Power Metal?

It was a good time for all creatures of the earth… A parte gli scherzi; un caro amico, molti anni fa, mi fece ascoltare l’inenarrabile epopea a nome Keeper of the sevent Keys targata Helloween, alternando ad essa brani dei miei pupilli Gamma Ray ed Angra: onestamente credo al colpo di fulmine in quanto “vissuto” in prima persona…
Da allora, i miei porta-cd non sono più riusciti a contenere un dischetto ottico che si discostasse più di tanto dal genere proposto dalle band citate anche se, le persone che mi hanno accompagnato in questa avventura musicale, hanno contaminato i miei sapori dirigendomi spesso e volentieri verso sonorità un tantino più oscure sebbene sempre e comunque melodiche.

Vedo un forte legame tra le tematiche trattate nelle tue letture e la musica che ascolti, da cosa deriva questa tua fascinazione per l’universo fantasy?

Sono convinto che per arrivare ad un quadro che disegni interamente il processo musicale di un qualsiasi soggetto,  bisogna attingere da una tavolozza di colori che comprenda non soltanto i nomi delle band amate, ma anche le letture trattate, le pellicole cinematografiche predilette e tante ulteriori piccole preferenze che influenzano a grandi livelli il modo di “pensare” la musica.
Il Fantasy è indubbiamente il mondo che mi compete, il mondo al quale sono legato da ormai una manciata di lustri grazie ai Libri Game (Lupo Solitario docet) e Conan il Distruttore da “piccolo” ed al Signore Degli Anelli e Dungeons & Dragons da “grande”.
Mi piace accomunare fantasy e medioevo; le mie letture (a parte la Gazzetta dello Sport) sono votate esclusivamente a questi due universi.

Quale fu il primo album metal che comprasti?

Kings of Metal dei Manowar e la sua commovente Heart of Steel che ancora oggi mi fa lacrimare quando la ascolto! Uno dei dischi, a parer mio, più intensi ed emozionanti della storia dell’heavy metal, lo posiziono sicuramente ai primi posti di un fantomatico “Olimpo” del Metal.

Credo di avere un’idea di chi sia, in ambito musicale, il personaggio che ammiri di più. Vuoi parlarcene? Hai qualche anedotto a riguardo?

Più che ammirarlo, ne sono morbosamente innamorato :D. Kai Hansen è il viso del metal che piace, del metal che non tradisce, del metal che sprizza potenza da tutti i pori.
Mi ritengo uno dei fan più irriducibili dello “zio”; fare 1400 kilometri solo ed esclusivamente per lui non è da tutti, come non è da tutti seguire dal vivo per dodici volte la sua band.
Aneddoti? Beh, nel 2002 il sogno di conoscerlo si è concretizzato allo Skeleton in the Closet tour in quel di Milano dopo aver praticamente azzeccato sul loro sito internet  ufficiale la scaletta di B-sides che avrebbero dovuto suonare in quel concerto… Quando lo vidi a pochi passi da me, mi avventai come una ragazzina che incontra Robbie Williams e, non so perché, mi saranno usciti una dozzina di Hi Kai (che se lo pronunciate e lo ripetete per un po’ di volte risulta per lo meno ridicolo).
Boh, probabilmente ero troppo emozionato.
La felicità si stampò sul mio viso quando seppi che avrebbero supportato nel 2003 gli Iron Maiden: il concerto di Milano fu così tanto devastante che molti miei amici fan esclusivamente della Vergine di Ferro, sono diventati di colpo seguaci anche di Kai & Co… è un caso?

Ti piace la dimensione live della musica metal? Come vivi l’esperienza di un concerto?

Sarei un pazzo se dicessi no! Seguo i concerti da ormai molto tempo e non riesco a seguirli in modo calmo e pacato: “pogare” (nel modo giusto) trasportato dalla musica che ami, è una grossa emozione. Ammetto che è una condotta che reca disturbo a molti appassionati che come me vogliono seguire il live a modo loro, ma è una sensazione tremendamente difficile da spiegare: a volte, mi accorgo di essere in uno stato di “trance da concerto” che addirittura mi fa sentire completamente solo sul parterre, davanti al palco con i miei beniamini.
Chi vive il concerto a modo mio, sicuramente saprà di cosa sto parlando 😉

Cosa ha portato il coraggioso paladino Knightrider a mettere al servizio il suo brando e il suo scudo per Truemetal?

E’ da svariati anni che leggo riviste del settore, svariati anni nei quali mi sono sempre detto che avrei potuto dare tranquillamente il mio supporto a chi scrive la “mia passione”.
Ho avuto contatti più o meno diretti con le webzine più importanti circa 3 anni fa quando un bel giorno, un mio amico, fece volgere il mio sguardo verso quel sito che, già dal “monicker”, esprimeva un concetto ben chiaro: metal nudo e crudo; il vero metal :D.
Dopo un paio di mesetti e qualche commento di “troppo” il mio carissimo amico Paolo (FIVIC), mi costrinse a scrivere un paio di recensioni successivamente pubblicate e ci presi realmente gusto. A quel punto solo Mauro (vice direttore di TM) sa quanto sia stato pesante e logorroico nel voler sempre e comunque vedere ciò che scrivevo apparire sul sito nero e con le buone e le cattive mi sono ritrovato dopo un paio di anni un membro ufficiale dello staff. Il mio impegno è quello di rimanere tale finchè la passione non mi abbandonerà e, probabilmente, non accadrà mai.

Che tipo di prodotti consiglieresti per lucidare spada, spadone e spadino, ma soprattutto la tua preziosa armatura ricamata in squama di pesce?

Beh, l’armatura mi sarebbe costata troppe monete d’oro ed ho optato per una semplicissima cotta di maglia che, dall’alto dei suoi 8 kg, mi protegge quanto un’armatura semplice e la sua cifra, appunto, è significativamente inferiore…
Per contro, la mia spada porta la firma di Godor, forgiata per abbattere un drago e per tagliare i dèmoni che, insieme al guanto di armatura, al bracciale magico della forza ed all’anello dell’invisibilità, mi rendono praticamente invulnerabile e immune agli attacchi di nemici umani e non…

Lascio a te l’ultima parola brave warrior…

Sono stra stra felice di poter mettermi in discussione di fronte a migliaia di persone che, come me, nutrono gli stessi sentimenti a favore della causa heavy metal!
Questa è la prima e sicuramente sarà anche l’ultima intervista della mia vita; ringrazio Mario che mi ha sottoposto le domande sovra-impresse e saluto, in particolar modo la mia ragazza e futura moglie, Donatella, che ha sopportato la mia “musica da pazzi” in questi anni e tutti i defender che ci seguono su Truemetal che hanno iniziato, come me,  a “brandire la spada di smeraldo” sin da bambini, buahahahhahahahaahhahahaa…
Stay metal!!!