Vario

Machetazo (Dopi)

Di - 22 Dicembre 2002 - 16:25
Machetazo (Dopi)

Col buon Madcap, ho realizzato questa intervista ad uno degli act più interessanti della scena grindcore europea. Ovviamente sto parlando dei Machetazo che anche nelle parole dimostrano intransigenza e una voglia matta di essere e rimanere fuckin’ underground!!!

Puoi raccontarci brevemente la storia della vostra band?
I Machetazo nascono nel 1994; dopo otto anni di esistenza abbiamo un bel pacco di registrazioni (demo, 7″, 10″, cd…) e la più recente è “Trono De Huesos”, il nostro secondo full-lenght album per la Razorback Records.
I Machetazo hanno subito moti cambiamenti di line-up fin’ora, e sono l’unico rimasto dalla formazione originale. Attualmente i Machetazo sono Rober alle chitarre, Carlos Cadaver al basso, e io (Dopi) alla batteria e alle voci.

Quali bands hanno contribuito, con la loro influenza, nel creare il vostro suono fottutamente violento?
Tutta la merda old school degli anni 80/90: Carcass, Repulsion, Brutal Truth, Terrorizer, Autopsy, Assück, SOB, Carnage, Napalm Death, Nihilist, Master, Impetigo, Macabre… E naturalmente l’influenza dal feeling di Black Sabbath, Motorhead e Iron Maiden.

Attualmente consideri i Machetazo una band underground o no? Quali sono i vantaggi e svantaggi del suonare in un circuito strettamente underground?
Yeah, siamo totalmente underground e ne siamo orgogliosi. Il vantaggio è che abbiamo controllo completo sulle nostre schifezze, lo svantaggio la mancanza di soldi. In qualsiasi caso amiamo lavorare con etichette indipendenti ed essere parte della scena underground mondiale, così è come la scena grind-death dovrebbe essere.

Puoi darci qualche anticipazione sullo split con gli Impaled, la vostra imminente release per l’italiana The Spew Records?
Oh yes, sembra che alla fine questo album verrà pubblicato! Gli Impaled spaccano ed è bellissimo fare uno split con loro. Registreremo i pezzi nuovi per l’album alla fine di dicembre, due canzoni con il titolo di “Sin Cabeza” e “Petrificado”, e anche una traccia di horror ambient noise. Il nostro artwork verrà realizzato da Timo Ketola, un nostro amico svedese della rivista Dauthus, e posso assicurarti del materiale oscuro e morboso.

Di che tipo di argomenti piace parlare ai Machetazo nei loro testi?
Death, hell, torture, bloodthirst, chaos… terror! (morte, inferno, tortura, sete di sangue, caos… terrore!)

Voi avete partecipato ad alcuni split. Com’è lavorare sullo stesso progetto con altre band, secondo te?
Qualche volta è facile, altre è veramente difficile. Dipende dai gruppi e dalle etichette coinvolte nel lavoro. I ritardi sono solitamente frequenti. In qualunque caso è una figata perchè uno split record con una band di tuoi amici per un’etichetta eccellente è la forma più pura di come la musica underground ed indipendente dovrebbe essere – in union we stand, hai presente! Lo split dei Machetazo che preferisco è quello con gli Abscess, ci fa sentire onorati. Inoltre c’è lo split con gli Impaled, e produrremo anche un doppio 7″ con i Ghoul il prossimo anno.

Suonate spesso dal vivo? I vostri lavori non sono un ostacolo? Qual è il concerto più violento che ti ricordi?
Yeah, i nostri fottuti lavori spesso ci fottono la maggior parte delle possibilità di suonare dal vivo… Tuttavia qualche volta riusciamo a farlo. Due settimane fa abbiamo partecipato ad alcuni show in Spagna e sono stati grandiosi; ci sono alcuni pazzi qua che amano veramente i Machetazo e che saranno sempre riconoscenti.
Mi ricordo un concerto ultraviolento nella nostra città, dove abbiamo suonato davanti ad un mucchio di fuori di testa che pogavano sul serio; ci sono stati nasi rotti, labbra rotte e un po’ di sangue! Non mi piace questo tipo di violenza… Meglio la vecchia mania di headbanging e il mosh! (…andiamo, non mi fate tradurre mosh NdA)

Avete mai suonato in Italia? E pensate che succederà mai?
No, non abbiamo suonato in Italia ma è una cosa che faremo prima o poi, quando faremo un tour europeo. Stiamo solo aspettando tempi migliori. Siate solo pazienti…

Suonate in altre band? Sono semplici side project o qualcosa in più?
La mia sola e principale band sono i Machetazo ma qualche volta, quando posso e ho tempo, realizzo qualche progetto. Attualmente partecipo ad un progetto doom-rock chiamato Worship The Sun con il mio amico Uge della Throne Records. Stiamo finendo di mixare il nostro album per rilasciarlo l’anno prossimo. Le persone che seguono Black Sabbath, Saint Vitus, Pentagram o High On Fire apprezzeranno il nostro materiale; è rock’n’roll pesante, profondo, sinistro e barbaro.

Cosa mi dici della scena estrema spagnola? Com’è?
Ci sono poche band, ma ovviamente tra le migliori di sempre nella storia underground spagnola mi piacciono Hashassin, Haemorrhage, Fermento, Looking For An Answer, Voice Of Hate, Gruesome Stuff Relish, Tu Carne, Coagulo, Unsane Crisis, Overnoise…

Qual è la tua impressione riguardo alla scena grind? Quali band consiglieresti ai nostri lettori?
Non ha nulla a che vedere con la scena degli anni 80/90, chiaramente. Odio fottutamente tutte quelle specie di band superprodotte come Nasum e tutti i loro cloni sparsi per il mondo, e ovviamente odio al massimo quella merda di emo grind e le cagate simili. Siamo fortunati perchè Oscar Garcia e i suoi Nausea sono tornati per far vedere ai ragazzini come fare vero grindcore! Vi consiglio l’ultimo album dei Phobia e l’ultima acquisizione della Razorback Records, chiamata Frightmare.

Grazie un casino; scrivi quello che vuoi per concludere…
Grazie mille Matteo per averci supportato con la vostra zine.
Grind the dead,smoke their bone ashes and fuck the world – Dopi, dec. 2002

(merchandising and info: zomb.p1x.org/machetazo/) (Contact with Dopi: diablodopi@hotmail.com)