Mötley Crüe, Def Leppard: Sixx ed Elliot ricordano gli incidenti d’auto che hanno segnato le due band
In una nuova intervista congiunta per Classic Rock, Nikki Sixx e Joe Elliott sono ritornati sui due episodi che hanno segnato in maniera indelebile la carriera delle due band, entrambi a seguito di incidenti d’auto.
Nikki Sixx:
Vince è cambiato da quel giorno. Per noi non è stato facile comprendere che fosse morto qualcuno in un incidente d’auto perché Vince era ubriaco. Tutti noi bevevamo e guidavamo negli ’80. Era quello che facevamo. Iniziavamo a casa, saltavamo sulla macchina per andare a Hollywood, bevevamo ancora, acchiappavamo un gruppetto di ragazze, venivamo buttati fuori da un locale alle due del mattino, andavamo a un qualche party e solo dopo riportavamo noi stessi a casa. Quando Razzle fu ucciso, fu la prima volta che realizzammo che potevano esserci delle conseguenze a fare quella vita. Non un problema che avresti potuto scansare. Qualcuno era morto. Vince cambiò quel giorno e fu in maniera irreversibile. Un qualcosa che si è impresso nel suo DNA. Non avendo mai avuto quel genere di esperienza non so bene come spiegarmi, se non dicendo che ho visto un uomo cambiare per sempre.
Joe Elliott:
Ricordo bene la telefonata del nostro manager, Peter Mensch. Ci disse di sederci. Avendo visto parecchi film sapevo che non l’avrebbe detto se non fosse morto qualcuno. Ma quando disse che Rick aveva perso un braccio in un incidente d’auto, rimasi spiazzato. Non c’è modi di elaborare una cosa del genere, non aveva senso. Scoppiai in lacrime. Pensai che per lui non poter più suonare la batteria fosse peggio che morire. Ma dopo 8/9 giorni ci disse che aveva immaginato un modo per continuare a suonare. Ovviamente pensammo che fosse la morfina a parlare per lui. Quando però ci raggiunse tre mesi dopo con la sua nuova batteria fu illuminante.