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Nashville Pussy: Ruyter Suys, “vi racconto di quando presentai Lemmy a mia madre”

Di Orso Comellini - 7 Aprile 2019 - 10:06
Nashville Pussy: Ruyter Suys, “vi racconto di quando presentai Lemmy a mia madre”

Intervistata da Rockpages.tv, la chitarrista dei Nashville Pussy, Ruyter Suys, ha parlato di quando ha incontrato alcuni dei suoi “eroi” di gioventù e se ciò fosse stata una delusione.

Sì e no. Ti dirò che incontrare Lemmy è stata una delle esperienze più importanti della mia vita – incontrare e diventare amici ed essere abbastanza vicini da poter discutere di musica. Il giorno in cui ho presentato mia madre a Lemmy è stato un momento molto motivante… Sono andati fuori insieme e hanno parlato molto. Quando è tornata mi ha detto: “quel Lemmy, è molto affascinante ed è così colto. Conosce molto bene la storia”. Ed io: “sì, mamma, ho provato a dirtelo per venti maledetti anni, ho dovuto formare una band, girare il mondo e poi portarlo da te prima che tu mi credessi, cioé che i Motörhead spaccano. Te l’ho detto fin dal liceo.” È sicuramente un’eccezione alla regola: ho incontrato Ted Nugent, non di persona, ma mi ha intervistato una volta, ed è piuttosto odioso. Mi aspettavo che fosse odioso, e … diciamo che non mi ha deluso, Gene Simmons l’ho incontrato diverse volte ed è sempre stato molto rispettoso.  A un certo punto, quando smisi di fumare, pensai a tre persone, tra le quali mia madre, che sarebbe stata orgogliosa di me e Gene Simmons, anche lui sarebbe stato contento, perché mi urlava sempre dietro per il fumare. Non è più una rock star (per me). Ha perso questo status, è un tipo che conosco, un po’ strano, tra l’altro. Invece non voglio assolutamente incontrare Angus (Young), perché sarei delusa, lo so. C’è una lista di persone che non voglio incontrare mai, a meno che non me lo propongano loro. O a meno che non vengano da me a dirmi qualcosa del tipo: “Ehi, sono Angus Young dal 1979, vuoi essere la mia futura moglie?