Vario

Old Wainds (Tresmegist)

Di - 24 Agosto 2005 - 13:42
Old Wainds (Tresmegist)

 

Scalding Coldness (qui la recensione), una fredda folata di vento nordico in pieno viso, Tresmegist (basso) il membro degli Old Wainds che si è prestato a qualche domanda sull’ultimo passo della loro decennale carriera.

Devo confessare che sono realmente felice di poter fare questa intervista con uno di voi. A mio parere siete uno dei migliori act di settore che io conosca.

Beh, noi ne siamo contenti quanto te. Sull’etichetta “uno dei migliori act” non saprei, ma in ogni caso ti ringrazio.

I veri appassionati del black metal sicuramente vi conosceranno, ma la maggior parte del popolo del metallo no. Raccontaci la storia degli degli Old Wainds.

Iniziammo nel 1995, la nostra line up non è mai cambiata. Abbiamo all’attivo tre CD LP e un 7″ ed essenzialmente non facciamo tour.

Parliamo dei membri della band. Chi – suona – cosa? So che alcuni di voi sono coinvolti in altri progetti come i NAV’.

Noi scriviamo tutto quello che suoniamo e cantiamo. Inizialmente Morok (ndr – aka Haucium) e Kull (ndr – aka Mefisto) aiutarono i NAV’, ora non più. I NAV’ si sono separati dagli Old Wainds ed il loro batterista collabora con noi.

Perché avete deciso di suonare black metal che, come voi stessi dite, è in puro “Unholy Nordic Metal”? Che significato ha per voi questa definizione e la musica che interpretate?

Volevamo dare sfogo alle nostre emozioni e più ci immergevamo in questa ricerca, più ne eravamo coinvolti. Così è uscito “Unholy Norland Metal” che è corretto al 100%. Tutte le nostre idee ed i nostri temi ruotano attorno ad ambientazioni nordiche. Beh, cosa sia poi il Nord e come ci possa influenzare penso non abbia bisogno di spiegazioni.

Voi siete la prima band black metal che ho scoperto di quello che io chiamo il “filone russo” più underground. Noto che sempre più blacksters parlano della scena “russa”, nominando voi, i cugini NAV’, Lutomysl, Vargleide/Forest o altri e parlandone come di ottime “rivelazioni”. Hai sentito anche tu questa crescita di interesse verso di voi? Secondo te perchè avviene ciò?

La scena russa è stata per molto tempo in uno stato di isolamento, ora anche il mondo può vedere alcuni dei gruppi dalla Russia. Credo che se tutto ciò provoca dell’interesse significa che non siamo poi così male.

L’interessamento può provenire anche da internet. E’ un’ottima maniera di diffondere la musica o i nuovi nomi interessanti provenienti da ogni parte del mondo.

Sì concordo, internet è una grande mezzo, però vi si trova anche un sacco di roba e di pattume. E’ necessario essere capaci di “separare i fili dal tessuto”.

…però c’è anche l’altra faccia della medaglia: la pirateria. Cosa pensi del download? Danneggia veramente gruppi come gli old Wainds?

Ciò non ci preoccupa, se l’uomo vuole ascoltare musica in qualità audio merdosa, bene. Comunque, può anche succedere che ci siano studenti che non sono in grado di comprare dischi… in ogni caso potrebbe dispiacere alle case discografiche piuttosto che a noi.

Provenite da una regione decisamente suggestiva per un amante del gelo e del mistero, oggi, pensare alla scena “russa” è come ricordare le sensazioni evocate un tempo dalla Norvegia. Immagino che anche voi siate influenzati dalla natura che vi circonda, l’artwork stesso lo dimostrerebbe…

Sì, siamo fortemente coinvolti in questo circolo già da molto tempo, tornare indietro è impossibile. La natura influenza tantissimo la vita ed in particolare la nostra. Riguardo l’artwork… guarda quello del nostro ultimo album, tutte le foto che ci trovi sono fatte da noi e dai nostri amici.

Questo da un punto di vista emozionale e delle sensazioni, musicalmente parlando invece?

Siamo influenzati dal metal “old school”, thrash, death o black che sia, ma è veramente difficile dire cosa ci abbia infettato. Per esempio, recentemente ascolto i Deep Purple, ed in genere cose simili a Dark Throne.

Parliamo di “Scalding Coldness” il vs. ultimo CD. Per me è il lavoro musicalmente più maturo che avete composto, freddo e mirato. Insomma, un disco di puro black metal con tanto di riff killer!!!

Sì, ma è anche il più melodico e meglio composto, credo che meglio di così non sarebbe potuto essere. E’ dipeso dal fatto che, al tempo in cui il materiale fu composto, tutti noi sentivamo uno strano feeling. Comunque, il nostro progresso non è ancora completo.

Rispetto allo stupendo “Where the Snows…”, per me un must assoluto del genere, “Scalding Coldness” sembrerebbe meno selvaggio e vorticoso, restando comunque marcio ed insano. Mi sembrate una band in evoluzione. E’ soltanto una mia impressione?

Sì, proprio come ho appena detto; alla fine è anche uscito abbastanza epico. Non ne conosco la ragione, ma so che il seguito sarà un’atrocità, il vero “Unholy Norland Metal”. Già ora lo è ed a me sembra magnifico, comunque, chi vivrà vedrà. Sì, siamo cresciuti ma credo sia alquanto utile conoscere “la misura” e sapere quando fermarsi. Abbiamo molti esempi che non dovrebbero esistere, ma quella è la loro strada e io me ne sbatto di loro. Io so che rimarremo in eterno nella Gelida Fiamma Infernale.

Sì, molte band cambiano i loro sentieri musicali e chiamano tutto ciò “evoluzione”, dimenticandosi di cose quali il face painting o altri simboli tradizionali. Il black metal nella sua essenza più pura ha alcuni “regole” che il blackster non vuole vedere infrante. In molti casi gli amanti del black metal amano la tradizione…

Non mi piacciono le regole rigide e la pressione, non mi piace nemmeno l’ “intelaiatura” di certe “casse”, ma le tradizioni sono le tradizioni, tu puoi seguirle o meno, però, non rispetto quelli che rivoltano la tradizione del black metal, in particolare, sono sorpreso da quelli che la distruggono. A loro dico: fottetevi, io continuerò a suonare black metal ripetitivo, con il suo stile fatto di conformismi e paradossi. Mi sbalordisce anche che ci sia qualcuno che possa ascoltare i fottuti Catamenia (ndr – ooopss…).

Potresti tracciare un breve confronto tra i full lenght che avete pubblicato fin’ora? Parlo di “Religions Of Spiritual Violence”, “Where The Snows Are Never Gone” e “Scalding Coldness”. Sarebbe un buon modo per sentire un piccolo commento direttamente dagli autori.

Il primo Where The Snows Are Never Gone… è l’odio sprigionato dalla furia di una tormenta di neve. E’ più rigido, selvaggio, come un uragano di neve che porta lontano le anime in un inferno gelido. Il secondo Religion Of Spiritual Violence è il dolore, il dolore che porta la morte. Appiccicoso, disgustoso, maleodorante come la morte. Il terzo, Scalding Coldness, è la storia epica di dove ci porterà la nostra strada: dal sud al nord.

Di cosa trattano i testi degli Old Wainds? 

In ogni album abbiamo fatto una traduzione completa dei nostri testi. Nell’ultimo ci sono degli estratti delle canzoni e le traduzioni. In generale sono sicuramente collegati ai nostri sentimenti e alla natura del Nord: “Cosa sta cantando il vento?”, “Cosa sussurra il legno?”, “Cosa ci dice il silenzio?”

Trovo che il russo calzi perfettamente con il black metal ma a qualcuno potrebbe non piacere. Come mai non usate l’inglese?

Possiamo dire che il metal è una musica abbastanza internazionale o che vuole diventarlo. Cantiamo di argomenti personali che richiedono una performance adatta, naturalmente nella lingua madre ci esprimiamo meglio. Con le altre lingue non ci interessa avere nulla da spartire. 

All’interno del booklet ho visto l’immagine di una carcassa d’animale scarnificata con la scritta “the end – here’s no fucking life”. Che significato hanno l’immagine e quella frase? Che rapporto avete con la morte?

E’ un cervo squartato da un orso. Trovai questa carcassa vagando nei boschi nordici, fu un fatto molto “d’atmosfera”, stregato e soltanto un’idea mi busso nella testa: in questo luogo e nemmeno nelle sue vicinanze c’è vita per i bipedi, non è il nostro mondo e presto tutto questo cadrà nel nulla.

Dimmi qualcosa riguardo la Murmansk Division. E’ soltanto una fratellanza musicale o c’è dell’altro?

Beh, è da intendersi come qualcosa di “musicale” e di più grande. E’ una metafora.

Oh, ok non ti chiederò altro a riguardo, sembra un argomento personale. Però, musicalmente parlando, ho letto che la Murmansk Division è formata da NAV’ e MOR . Puoi spendere due parole sulla musica di questi due gruppi per coloro i quali non li conoscessero?

Comunque, si tratta di una cosa che non è stata creata da NAV’, MOR o Old Wainds che ne fanno semplicemente parte. Noi, poi, l’abbandoneremo. Alcune parole su questi due gruppi: NAV’ (ndr – “inferno”), in musica, è metallo tempestoso con qualche soggetto neopagano, alcuni album sono stato pubblicati dalla Miriquidi prod. (ndr – la stessa che propone gli album degli Old Wainds). MOR (ndr – “peste”) è la sintesi di sentimenti quali orgoglio e superiorità, anch’essi espressi in una metal band.

Cosa pensano gli Old Wainds di quelle band che pur suonando black metal lo sbeffeggiano? Ce ne sono vari casi, non ultimo uno recente del quale non voglio fare il nome. Sembra che criticare il black sia diventato divertente e serva per dimostrare la propria apertura mentale. Io lo trovo ridicolo nella maggior parte dei casi…

Non mi piace parlare al posto di qualcuno ma in generale, spesso chi lo fa è miseramente non sinceri. In generale amo e odio il Black metal che è paradossale, ma questo è ciò che è. Mi auguro che tutto ciò si fotta e muoia in breve tempo. Dalla mia, dico che è il metal più mostruosamente falso ed ipocrita al mondo.

Già, molte band poi dichiarano di vivere la loro musica come una religione, come uno stile di vista che … bla bla bla… e varie cavolate come queste. Molte volte però è soltanto fumo negli occhi della gente che sarà portata a pensare “ooohhhh quello sì che è un vero blackster!!!. Ho anche notato che ognuno ha la sua concezione ed il suo modo di intendere il black metal, salvo poi parlare delle “sacre regole del black metal”, di “true/untrue” ecc… Perchè il black metal è così pieno di contraddizioni?

Perchè le persone sono merda, ci sono troppi, brutti, fottuti mocciosi nel black metal. Le persone meritano solo la morte (ndr – abbastanza chiaro direi…) .

Nel booklet ho visto che tra i ringraziamenti citate una band a mio avviso epocale come i Trelldom (“Till Evighet” è un disco semplicemente irripetibile). Semplice citazione oppure c’è qualcosa di loro nella vs. musica?

E’ solo una citazione.

Vi/ti ringrazio per la disponibilità e ti cedo la parola per un saluto finale.

Grazie per le tue domande alquanto interessanti. Un’ultima parola… only death is real.