Death

Opeth: ad aprile disponibile “Le Stagioni della Luna”

Di Stefano Ricetti - 27 Febbraio 2014 - 0:10
Opeth: ad aprile disponibile “Le Stagioni della Luna”

Eugenio Crippa – Filippo Pagani
LE STAGIONI DELLA LUNA

Opeth, dal death al prog
Collana: Gli Uragani – pp.gg. 300 ca– Euro 22,00 – Aprile 2014

L’argomento Opeth è oggi tra i più discussi in assoluto nell’ambito del rock, del metal e della musica intelligente, ed è quantomeno singolare che nessuno finora si sia prodigato nel narrare le gesta del gruppo scandinavo, sottovalutato dai superficiali e adorati da stuoli di insospettabili ammiratori.

Una band senza paragoni e aliena a passi falsi, che il leader Mikael Åkerfeldt, cantante/chitarrista e principale compositore, carica sulle proprie spalle da quasi 25 anni di sorprendente carriera.

Questo libro colma questa lacuna e ripercorre l’intero arco di vita degli assi di Stoccolma, dai primordi in chiave death metal fino all’ultimo, controverso album ‘Heritage’ e ai mesi seguiti alla sua pubblicazione. Frutto di un’esaustiva ricerca ed analisi delle fonti, ‘Le Stagioni della Luna’ raccoglie anche materiale esclusivo e inedito, frutto delle esperienze personali dei due autori e della loro passione per la band svedese.
 

 

Gli Autori

Eugenio Crippa

È, tra le altre cose, grafico/copertinista per AMS/BTF, un’etichetta tra le massime rap­presentanti del rock progressivo italiano. Il suo primo contatto con l’entità Opeth av­viene nel lontano 1999 con l’album ‘Still Life’: da quel momento non ha mai smesso di seguirne le gesta in ogni angolo del vecchio continente. Nel periodo 2005-08 fonda e dirige una fanzine dedicata alla band svedese, ‘Advent ‘zine’, ancora oggi assoluta­mente unica nel suo genere. Negli stessi anni è redattore della webzine Kronic.it, per cui ha più volte trattato in prima persona la materia ‘opethiana’.

 
Filippo Pagani

Giornalista, critico musicale, autore, sceneggiatore e irremovibile appassionato di mu­sica rock (e non solo) in tutte le sue forme e declinazioni, combina danni sin dal 2002, dapprima sulle pagine di quotidiani cartacei e infine nelle redazioni specializzate di Metal Hammer e Grind Zone. L’amore, scoccato in piena adolescenza, per degli Opeth allora esordienti, lo ha condotto all’appassionata stesura di questo libro insieme all’amico storico Eugenio Crippa.