Thrash

Overkill: Bobby Blitz, “parti registrate dal vivo? No, io amo il rischio”

Di Orso Comellini - 11 Maggio 2019 - 9:36
Overkill: Bobby Blitz, “parti registrate dal vivo? No, io amo il rischio”

In un lungo podcast per “Talking Metal”, Bobby Blitz ha affrontato l’argomento dell’uso di parti registrate dal vivo:

Posso arrivare a capire chi ne fa uso per una ricerca della perfezione, ma per quanto mi riguarda suonare dal vivo è la mia droga e quello che ho inseguito prima ancora di firmare un contratto. Quando sali su un palco ti prendi un rischio e io amo il rischio. Il rischio è ciò che ti può portare ai massimi livelli. Nonostante tutti questi anni di carriera, il mio stomaco continua a mettersi sottosopra e non lo fa perché mi chiedo se le parti registrate funzionino correttamente. Lo fa perché continuo a prendermi quel rischio, come se fossi ancora quel ragazzo del 1983. Vengo da quella scuola per la quale il live deve essere puro. Il punto è che se realizziamo un disco, lo facciamo in circostanze dal vivo, tra ragazzi che sudano, condividono una pizza e si scolano alcune Blue Moon o Heineken e si dicono “ci siamo quasi”. Cerchiamo sempre di ricreare quell’atmosfera anche su disco, anche se, ovviamente,  vogliamo che suoni perfettamente.

Perciò, vengo da questa scuola del “rischio”. È il fattore che genera in me eccitazione e l’elemento che mi ha permesso di rimanere in una band così a lungo. Salire su un palco sapendo che c’è la possibilità di fallire è il motivo per cui continuo a farlo ed è una sensazione meravigliosa ogni volta che riesci a non farlo.