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Pestiferous (E. Partanen)

Di Daniele Balestrieri - 12 Dicembre 2006 - 1:32
Pestiferous (E. Partanen)

In occasione del loro secondo album ufficiale, Truemetal ha raggiunto via e-mail il duo finnico Pestiferous. Essenziali e diretti, rappresentano sicuramente in tutte le loro caratteristiche la nuova ondata di black omicida scandinavo.

 

 

Salute, qui è Fenrir, della webzine italiana Truemetal.it. Lasciatemi dire innanzitutto che il vostro album, Deep Dark Seasons, ha incontrato il nostro favore e desideriamo conoscervi un po’ meglio.

 

D: Sappiamo che entrambi provenite da una band chiamata “Uhrilehto”, di Jyväskylä. Cosa vi ha fatto decidere di creare una band più violenta della vostra band originaria? Stavate cercando di raggiungere un qualcosa che non riuscivate a raggiungere con gli Uhrilehto?

 

R: I Pestiferous sono nati nel ’98, ovvero prima del debutto degli Uhriletho (anche se la suddetta band aveva già prodotto tre demo). Abbiamo varato un’altra band per soddisfare il nostro spirito più crudo e primordiale, in sintonia con le sonorità black metal della tradizione musicale scandinava, una cosa che abbiamo sempre avuto nelle vene. Sebbene gli Uhriletho siano genericamente più atmosferici, i Pestiferous sono semplicemente musica rigonfia di odio e misantropia.

 

D: Continuerete a suonare in entrambe le band?

R: Sì, Pestiferous rimarrà una band di due persone, e continueremo entrambi a suonare negli Uhriletho.

 

D: Parliamo di Deep Dark Seasons: siete soddisfatti dei responsi e delle vendite? Pensate di aver raggiunto il vostro scopo, sia dal punto di vista musicale che da quello commerciale?

R: Non mi interessano le vendite, anche se naturalmente mi fa piacere sapere che il nostro album va bene. I responsi sono stati numerosi e molto positivi. Io faccio musica solo per me stesso, ma se posso raggiungere altre persone con i miei stessi interessi beh, perché non farlo?

 

 

D: Non tutte le canzoni del lungo DEMO “When Shadows Swallow the Candles” sono state aggiunte nella tracklist: avete intenzione di pubblicarle su un album successivo? La cosa non ci dispiacerebbe affatto.

R: Quel demo è stato prodotto in pochissime copie, e la maggior parte sono state spedite alle varie etichette. Ma quelle canzoni ora suonano decisamente “vecchie” e non abbiamo intenzione di pubblicarle.

 

D: Quali sono le vostre principali ispirazioni? Non si fatica a sentire i primi Darkthrone o Judas Iscariot nei vostri album, ma oltre a questo? Vi ispirate alla natura, seguendo la grande eredità del Black Metal scandinavo?

R: Per una band scandinava è praticamente impossibile non ispirarsi alla natura. Una buona parte della mia ispirazione proviene anche dalle esperienze di vita. Inoltre mi fa molto piacere questo paragone con i Darkthrone, piuttosto che con una band da 4 soldi che spara solo cazzate.

 

D: Dando un’occhiata alla copertina sia del demo che di entrambi gli album si percepisce un’atmosfera quasi Kittelseniana. In che modo scegliete le vostre copertine?

R: Per le nostre copertine ci affidiamo a un nostro caro amico che è anche un grande artista. È riuscito a catturare lo spirito delle nostre canzoni mentre le ascoltava, davvero un lavoro encomiabile.

 

D Che opinione avete del Black Metal? In che modo pensate si sia evoluto negli anni?

Beh, sicuramente sono cambiate molte cose, e noi siamo parte della nuova generazione del black metal. Ma pensiamo che questo genere abbia ancora molto da dire e che sia in grado di sopravvivere per ancora molti anni, specialmente se le band che seguono questo movimento rimangono coerenti con il messaggio che intendono diffondere.

 

 

D “Gateway” mi ha molto compiaciuto. Il lavoro sul basso è particolarmente buono, e il suono è più morbido di Deep Dark Seasons. Noto che ci è voluto meno di un anno per comporlo, no? È stato semplice il processo creativo?

R: Entravamo in studio solo in momenti ben definiti. Dal momento che non siamo una band live, non è stato difficile compiere tutto il lavoro in poco tempo. Eravamo molto ispirati, e tutte le canzoni di “gateway” sono nuove e composte dopo l’uscita di “Deep Dark Season”.

 

D Siete soddisfatti dal mix e della registrazione?

R: Sì, è andato tutto per il meglio. Nulla da dire.

 

D: In che modo è stata ricevuta la vostra band in Finlandia? A questo ne so, il black crudo e melodico (in stile Emperor, per intenderci) finlandese non è particolarmente conosciuto al di fuori della vostra nazione, mentre band come Nightwish e Finntroll spopolano nei mercati di mezzo mondo. Vi sentite in questo senso una specie di pionieri?

R: Abbiamo ricevuto un ottimo feedback, specialmente come dici tu nell’underground. Recentemente abbiamo anche ricevuto dei commenti positivi da parte di Satanic Warmaster, che è rimasto molto colpito dalle nostre sonorità. Penso che la scena finlandese ora è più forte di quanto non lo fosse prima, ci sono grandissime band in giro, considerando anche formazioni del calibro di Horna, Baptism, Archgoat (tanto per citarne alcune).

 

D: Intendete fare dei concerti? Avete dei sessionist disponibili, se questo fosse il caso? E se veniste in Italia? Dopotutto la Behemoth è italiana e questo depone a nostro favore.

R: Al momento purtroppo non intendiamo fare concerti.

 

D: Quali sono i vostri piani per il futuro? Riposerete dopo “Gateway” o procederete all’incisione di un altro album?

R: Stavo pensando a uno split con una particolare band (non posso rivelarne il nome), e già che ci sono posso dirti che ho un terzo album in mente.

 

D: Beh, questo è tutto. Ricordate che sarete sempre i benvenuti in Italia. Concludete come preferite, e lasciate ardere la fiamma oscura!

R: Grazie per il vostro interesse nei Pestiferous e in Gateway, a presto.