Vario

Razzle Dazzle (Mr. Lazy)

Di - 22 Settembre 2005 - 0:43
Razzle Dazzle (Mr. Lazy)

Alla luce dell’ottimo demo Rzd Inc, TrueMetal.it ha deciso di raggiungere una delle band underground più promettenti della scena hard rock italiana. Signori e signore, eccovi, in una mistura di umorismo e serietà, i Razzle Dazzle.

Buona lettura.

Ciao ragazzi, per prima cosa complimenti per il demo, davvero un lavoro ben fatto. Spero stia riscuotendo il successo che merita…

Grazie bellissimo, siamo contenti che sia di tuo gradimento! A giudicare dai complimenti che ci piovono addosso sembra che il cd piaccia eccome, anzi, cogliamo l’occasione per ringraziare anche te per la splendida recensione!

Presentatevi ai lettori di TrueMetal… chi siete, da dove venite, dove andate…

Ciao ragazzi qui per voi in tanga e reggiseno ci sono:

Mr. Piggy: il nano con la sfiga
Mr. Nuke: il dandy autistico
Mr. Basstard: il fascista ritrovato
Mr. Lazy: il vecchio barbagianni

Veniamo tutti dalla Seattle italiana: Busto “Bestie di Satana” Arsizio, e dove andiamo non lo sappiamo nemmeno noi… si spera verso una bella villa con piscina alle Mauricius!

Come siete arrivati al simpatico monicker Razzle Dazzle?

Pur di lasciarsi alle spalle un nome come “Spectra”, qualunque alternativa sarebbe andata più che bene.

Addentriamoci nella musica: volevo partire dal vostro vecchio demo, ‘What The Hell?’ che ho avuto modo di sentire e che mi è piaciuto davvero molto, per certi versi anche più del nuovo. Trovandomi a recensire Rdz Inc ho notato alcuni lievi cambi di rotta, soprattutto a livello di suoni. Come mai? Volevate cercare un sound più personale? Volevate modernizzarvi un po’?

Sicuramente la ricerca di qualcosa di più personale ha pesato molto nella sterzata musicale di RZD Inc. Sono cose però che vengono bene se vengono da sole! A nostro parere si rischia sempre di tirare fuori delle grandi cagate se ci si impone un sound… ti spiego: è come se il medico ti ordinasse di masturbarti con l’altra mano per bilanciare la miopia dei tuoi occhi! Non se ne parla! Ma lanci una pietra chi non è mai stato solleticato dall’idea di provarne l’ebbrezza…

Quasi tutti i pezzi (dico quasi perchè, non me ne vogliate, ma …A Good Deal proprio non riesco a digerirla…) sprigionano una buona dose di carica ed energia, componenti fondamentali del genere. Come si è sviluppato il songwriting?

Innanzitutto è meglio specificare che ogni canzone nasce a suo modo, a seconda delle circostanze in cui viene concepita: ad esempio NBT è stata la reazione ad una recensione del nostro primo cd in cui si diceva che non saremmo potuti essere la “next big thing”… perché no?

Passiamo alle influenze che hanno dato vita alla vostra musica… io più di tutti ho sentito tanti Motley Crue, confermate? Quali altri gruppi compongono il background musicale della band?

A dire la verità non sono stati il nostro ascolto principale, soprattutto negli ultimi tempi. Come amiamo ripetere, tutto quello che ascoltiamo finisce, in un modo o nell’altro, per influenzarci. Se poi ci chiedi quali sono stati i nostri principali ascolti negli ultimi tempi, si va dai Beautiful Creatures agli Slipknot, passando per Buckcherry, SOAD, Avril Lavigne, Gluecifer e via discorrendo…

Uno dei tanti pregi di Rzd Inc è la produzione, che viene da niente-popò-di meno-che dagli Sterling Sound Studios di New York. Parlatemi di questa scelta, che suppongo abbia richiesto anche diversi sforzi economici ma credo vi abbia lasciato anche una grande “esperienza di vita vissuta” alle spalle…

Gli sforzi economici ci sono stati, ma ti assicuro che sono stati abbondantemente ripagati, dall’ottima resa finale del disco e dall’incontro con una cultura affascinante e troppo spesso bistrattata come quella d’oltreoceano. Ci vorrebbero pagine e pagine per descriverti la favolosa accoglienza e l’atmosfera che abbiamo trovato agli Sterling. Non vogliamo passare per i soliti italiani esterofili, ma crediamo che sotto questo punto di vista ci sia ancora molto da imparare. 

Un’altro aspetto estremamente riuscito, professionale e ottimamente curato del vostro demo è la parte grafica. Come mai tanta (gradita) attenzione per questo lato di Rzd Inc? Non ditemi “offrire un prodotto completo” perché sarebbe bastato molto molto meno ehehe. Il vostro lavoro sfoggia artwork e booklet da full lenght…

Il motivo principale è che siamo dei maledetti edonisti e amiamo farci fotografare… e poi considera che è una buonissima scusa per attorniarsi di belle ragazze!

A proposito di full… come scritto in sede di recensione, personalmente ritengo che siate pronti per tentare il salto e arrivare al debut discografico. Avete pensato a questa possibilità? Vi state muovendo in questa direzione?

Stiamo lavorando anche in questo senso, ma non solo. Sono in cantiere dei nuovi brani in vista e quando saranno pronti faremo uscire l’album di debutto, casa discografica o no.

Quale è il sogno nel cassetto dei Razzle Dazzle?

Una pizza, un gelato e un disco d’oro… se avessimo questo ogni giorno della nostra vita potremmo considerarci realizzati!

Ora vorrei passare a quello che circonda i Razzle Dazzle e di cui i Razzle Dazzle fanno parte: la scena italiana dei gruppi emergenti. Da alcuni mesi su TrueMetal, curata da me e un altro ragazzo, abbiamo una rubrica che si chiama From The Depths. È un mini-portale completamente dedicato al panorama underground italiano. Visto che questa intervista verrà inserita anche in questa rubrica, e visto che nel primo numero il vostro demo ‘Rzd. Inc.’ è comparso tra i migliori 2 demo classic dell’ultimo periodo, vorrei sapere cosa pensate della scena underground italiana, pregi e difetti.
 
Il pregio principale della scena undreground in Italia è che c’è tanto entusiasmo e tanta voglia di fare… le idee non mancano di certo! Il problema è che l’italiano ha sempre bisogno di schierarsi, manca di una visione d’ampio respiro: spesso ci si ghettizza all’interno di quelle che sono semplici definizioni… glam, street, emo… il rock è rock, punto.
Il problema è acuito dalla totale assenza della figura professionale del produttore artistico: le band si trovano quindi costrette ad affrontare da sole scelte di look e di sound senza un occhio esterno realmente obiettivo.
 
Un gruppo italiano con cui siete stati felici di dividere il palco e uno, sempre italiano, con cui vorreste dividerlo.

Siamo sempre felici di dividere il palco con qualcuno, italiani e non. Per il futuro… basta che siano belli, simpatici e squisitamente eleganti.
 

Siamo alla fine, vi ringrazio della disponibilità e vi lascio la possibilità di concludere dicendo tutto ciò che volete…
 
Grazie a te abbiamo avuto modo di dire tutto quello che volevamo… niente da aggiungere! Ci vediamo ai prossimi concerti… check out www.rzd.it !!!