Recensione Libro: ”Che Casino Questo Silenzio”
Danilo Saccotelli
CHE CASINO QUESTO SILENZIO
L’autore Libri Firenze /Maremmi Editori
Euro 14.
Danilo Saccotelli è una vecchia triglia dell’HM italiano degli anni Ottanta/Novanta, che i più stagionati ricorderanno dietro le pelli e i tamburi di Braindamage, Extrema, Solitudo e Zero to None. Da dodici anni lavora nel sociale come educatore e musicoterapista. E’ da qualche settimana disponibile il Suo libro, oggetto della recensione.
Che Casino Questo Silenzio è un viaggio affascinante attraverso profumi autobiografici e voli pindarici tipici di chiunque abbia interpretato la musica come parte integrante di se stesso e della propria esistenza. I protagonisti di questa creatura letteraria sono Samuele e Franky. Il primo lavora come educatore con i portatori di handicap e suona in una band heavy metal italiana mentre il secondo è una rockstar giramondo consumata, nel vero senso della parola. Queste due facce della stessa medaglia rappresentano la realtà e il sogno che si inseguono all’interno delle 160 pagine dell’opera. Interpreti assolute del libro le donne e la musica: a volte amare e a volte frizzanti e gioiose. Ad ammantare la vicenda, a tratti, la città di Torino: aristocratica, sabauda, per molti misteriosa ed esoterica.
Chi ama l’HM troverà pane per i propri denti anche se gli inserti hard’n’heavy sono molto ben calibrati, consentendo al lavoro di poter essere tranquillamente trasversale. Mi sento di poter affermare che il leit motiv dell’opera sia rappresentato dalla libertà intellettuale e di comportamento, con tutte le contraddizioni e gli inevitabili errori che segnano la vita reale. Che Casino Questo Silenzio si legge volentieri: possiede un buon ritmo ed è scevro da americanate. Mantiene i piedi per terra e lo ritengo intrigante nel proprio Dna, per come è stato concepito. La storia è affascinante e non è corretto che la anticipi, proprio per evitare di rivelare dei particolari e rovinare il gusto della scoperta di chi si cimenterà nella lettura. Danilo Saccotelli lo ha scritto con un linguaggio al passo con i tempi che stiamo vivendo, con i pro e i contro tipici di questo stile espositivo, scavalcando prepotentemente atavici steccati culturali. Verso la fine vi è un siparietto molto carino sulla definizione del “metallaro”, che farà la gioia di chi vive questa Nostra dimensione con ironia, nonché una spietata interpretazione di come sia vissuto il business della musica ai livelli alti del potere.
Che Casino Questo Silenzio è un libro ferocemente italiano che non merita di restare ad ammuffire negli scaffali delle librerie.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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