Recensione libro: ”Chiedilo al Dr. Ozzy – di Ozzy Osbourne”

Di Stefano Ricetti - 2 Gennaio 2012 - 10:20
Recensione libro: ”Chiedilo al Dr. Ozzy – di Ozzy Osbourne”

Chiedilo al Dr. Ozzy

Consigli dall’ultimo sopravvissuto del rock

di Ozzy Osbourne con Chris Ayres


ISBN 9788862311885

(Arcana Edizioni)

www.arcanaedizioni.com/

310 pagine

Euro 16.50 

Ozzy Osbourne è un personaggio e su questo non si discute. L’attenzione mediatica che è riuscito a calamitare su di sé l’ormai ex Madman, che da tempo non fuma, né beve né si droga più è altresì palese. Nonostante sia passato dal ruolo di Re di un certo modo di intendere l’heavy metal – definizione più che altro utilizzata dagli esterni al Nostro mondo, ovviamente in toni denigratori e con il sorrisetto ebete stampato in faccia – a macchietta, continua ad avere un buon seguito di estimatori anche in ambiti HM ortodossi. E’ innegabile, ad esempio, non riconoscere che senza di lui la macchina Black Sabbath probabilmente non avrebbe funzionato tanto e così bene, creando di fatto il genere che tutti noi oggi adoriamo, decenni or sono. Un fenomeno, il caro John “Ozzy” Osbourne da Aston, Birmingham, 1948, anche da baraccone – con tutto il rispetto, s’intende – che, grazie a leggende metropolitane e fatti realmente accaduti è sempre più oggetto di spremitura per ricavarne introiti, da parte del Suo entourage, moglie Sharon in testa e serie televisiva The Osbournes a rappresentare il recente passato.

Non stupisce più di tanto, quindi, vedere uscire l’ennesimo libro su di lui, come nel caso di Chiedilo al Dr. Ozzy – Consigli dall’ultimo sopravvissuto del rock (Arcana Edizioni), Ozzy Osbourne con Chris Ayres, tradotto da Paolo Bassotti. Trecentodieci pagine di domande con risposte più pillole di “saggezza” sparse fornite direttamente dal singer dei Black Sabbath a quesiti legati a fatti di vita vissuta ma anche e soprattutto in ordine alla medicina applicata e non. John Michael Osbourne attira l’attenzione, tanto che un giornale inglese importante come il Sunday Times istituisce una rubrica settimanale di salute ove il Nostro, appunto, dispensa soluzioni e consigli al popolo tutto. La cosa viene ripresa anche da Rolling Stone America e ottiene così tanto successo che i vari passaggi vengono raccolti in un libro ed ecco quindi sugli scaffali e le vetrine Trust Me, I’m Dr. Ozzy, nel suo titolo originario e in lingua inglese.    

 


Opera dissacrante e divertente, ovviamente, da non prendere assolutamente per oro colato, tanto che in una delle prime pagine viene scritto a chiare lettere che: ATTENZIONE, Ozzy Osbourne non è un medico. Si raccomanda prudenza. Giusto segnalarlo, non si sa mai, prendere sul serio le parole di uno che ubriaco fradicio ha urinato su Fort Alamo per poi finire dritto dritto in galera e che nella vita s’è calato praticamente di tutto può essere estremamente pericoloso. Quattro bottiglie di Brandy scolate al giorno durante gli anni Ottanta dovrebbero bastare a inquadrare il personaggio anche per chi non ne avesse mai sentito parlare. D’altronde raccogliere suggerimenti dal Principe delle Tenebre in persona stuzzica inevitabilmente l’immaginario collettivo, ben sapendo che la medicina, quella vera ed istituzionale, non riesce a spiegarsi come uno come lui sia riuscito a sopravvivere ad anni di eccessi, reali e non dissimulati, dividendo con l’altro highlander del rock Lemmy Kilmister la palma d’oro di fenomeni da analizzare, per capire a fondo quali misteri e prodigi abbiano permesso a entrambi di restare in piedi fino a oggi.

Alcune perle, alle quali il Madman risponde accuratamente: “Caro Dr.Ozzy, lavoro in banca e il mio capo urina con la porta aperta. Mi mette molto a disagio. Che posso fare? Anonima – Bakersfield, California”, “Caro Dr. Ozzy, al padre della mia ragazza – un russo, ex militare – piace farmi ubriacare di vodka e poi portarmi nel sua sauna dove ci spogliamo nudi e mi frusta con un rametto di betulla. E’ una cosa strana? Adam, New York”, “Caro Dr. Ozzy, ho deciso che non voglio più figli, perciò ho chiesto al mio dottore di darmi una sforbiciata. E’ una buona idea? David, Edimburgo”, “Sto pensando di smettere di trincare. La birra conta? Antony, Bristol”, “Caro Dr. Ozzy, non riesco ad “andare” da dieci giorni, e sto cominciando a preoccuparmi sul serio. Niente sembra in grado di sbloccarmi. Barry, Aberdeen”, “Caro Dr.Ozzy, il mio medico mi ha detto che ho il colesterolo alto. Significa che dovrei smetterla con la cocaina? Andrew, Los Angeles”.

Come si intuisce spesso sono le stesse domande a suscitare ilarità, immaginatevi quindi le risposte del caso… In mezzo a queste, di tanto in tanto compaiono dei condensati ove Ozzy riassume il proprio pensiero riguardo un argomento, poi piccoli e strampalati quiz e improvvisati decaloghi sulle regole comportamentali per, ad esempio, restare in forma.       

Chiedilo al Dr. Ozzy: originale e divertente, ma nulla di più.

 


Stefano “Steven Rich” Ricetti