Recensione libro: Come Lupi tra le Pecore
COME LUPI TRA LE PECORE
Storia e ideologia del black metal nazionalsocialista
di Davide Maspero e Max Ribaric
Le Tempeste 13 – 576 pagine illustrate – 16×23 – ISBN 978-88-96131-48-0 – 22,00 Euro
Sarà un caso, per carità, ma nel momento in cui degli italiani con i controcolleoni si cimentano in opere di approfondimento, riescono a fornire quel quid in più che spesso in operazioni analoghe, effettuate ad altre latitudini, manca. Sia ben chiaro, trattasi di sensazione dello scriba, per nulla assolutista: oltrefrontiera esistono monumenti letterari inarrivabili come ad esempio The Nwobm Enciclopedia di Malc MacMillan, solo per citare un titolo, che contrastano ampiamente con quanto scritto poc’anzi. Il discorso è da intendersi a livello generale, in virtù del fatto che la storia dell’editoria metallica recente proveniente da paesi stranieri ha saputo fornire anche ottimi esempi – negativi – in questo senso. Oh, poi è chiaro che un bello scritto italiano letto da italiani interessati al prodotto possiede già di Suo la classica marcia in più, tant’è che Come Lupi tra le Pecore, della Tsunami Edizioni, risulta essere fra i libri più apprezzati in seno alla casa editrice milanese.
Davide Maspero e Max Ribaric, rispettivamente classe 1980 e 1977, infatti, si sono fatti un “paiolo tanto” per confezionare un “bestione” di ben 576 pagine sulla storia e sulla ideologia del black metal nazionalsocialista, in un acronimo il NSBM. I due autori si spingono fino nelle più recondite e oscure viscere degli adepti del “potere bianco”, ma non solo quello, scandagliando a fondo il fenomeno, fin nei suoi angoli più nascosti. Questo lungo viaggio è doverosamente accompagnato da una moltitudine impressionante di immagini che testimoniano la cura maniacale con la quale sia stato pensato e poi realizzato il lavoro. Rigorosamente in bianco e nero, ci si imbatte in flyer, volantini, inni propagandistici, copertine di dischi, alcune delle quali, inevitabilmente, forniscono un impatto al di sopra delle righe, per usare un eufemismo. Seppur con tutte le proprie contraddizioni interne, peraltro ampiamente analizzate da Maspero e Ribaric, il NSBM si abbevera di una simbologia dalle caratteristiche forti, che non lascia spazio all’immaginazione e va dato atto ai due di aver fotografato in maniera esaustiva un modo d’essere e di pensare, senza preconcetti di sorta né tantomeno ambizioni di proselitismo. Come Lupi tra le Pecore è esempio di giornalismo etico, se si vuole d’antan, ove prima di tutto vi è la notizia e non il gossip di bassa lega, trappola sempre dietro l’angolo soprattutto nel momento in cui si vanno a trattare argomentazioni pericolose e facilmente strumentalizzabili come in questo caso. Il pettegolezzo, la diceria, la chicca di turno è sempre in funzione del succo della questione e non il contrario.
Una doverosa considerazione di mero carattere personale: l’opera, vista la pienezza d’argomenti che porta in dote, richiede una forma di interesse di base che o si ha o difficilmente si può costruire sui due piedi. Proprio per questo motivo la recensione del sottoscritto ha accusato un certo ritardo nell’uscita se confrontata ad altre release targate Tsunami uscite in precedenza sulle pagine di Truemetal. Sarebbe stato d’altronde peccato mortale leggere cotante pagine senza immergervisi nella modalità appropriata, proprio perché un lavoro del genere pretendeva un grado di attenzione di un certo livello. Un po’ come il disco che cresce ascolto dopo ascolto, insomma.
La fenomenologia legata al National Socialist Black Metal viene vivisezionata paese per paese, non lasciandosi mancare praticamente nulla nemmeno a livello di nazioni coinvolte: Italia, Russia, Stati Uniti, Grecia, Polonia, Australia, Canada, Croazia, Svizzera, Bulgaria, poi Sud America e Scandinavia e tante altre ancora. Interessante scoprire il fedele seguito del quale godono o godevano gruppi difficilmente conosciuti dalle grandi masse del Metallo quali Graveland, Absurd, Der Stürmer, Spear of Longinus, Wolfnacht, Thor’s Hammer, Skrewdriver, Thunderbolt, così come copertine agghiaccianti tipo quelle dei due 7” degli Ethnic Cleansing, nei confronti delle quali alcune cose dei NSDAP piuttosto che dei Wir Sind Thule e dei Via Dolorosa paiono quasi “normali”. Stuzzicanti, poi, alcuni approfondimenti, come “Il caso Behemoth”, l’editoria NSBM, Nordland Vs. Ragnarock, Red & Anarchist Black Metal Vs. il NSBM e per finire quello sulla Satanic Skinhead Propaganda.
Come Lupi tra le Pecore risulta utile e interessante anche a livello di conoscenza generale, al di là del fatto musicale in sé, proprio perché il NSBM non è solo quello ma molto ancora, così come è grandemente più diffuso di quanto si potesse immaginare da una prima, generica e superficiale, indagine.
Opera enciclopedica intrigante e ben realizzata, che prescinde dal modo di pensare di ciascuno, riguardo certe tematiche: semplicemente – ma non semplicisticamente – la fotografia estroflessa di un mondo sconosciuto a più.
Stefano “Steven Rich” Ricetti