Hard Rock

Recensione Libro: “Led Zeppelin dalla A alla Z”

Di Stefano Ricetti - 2 Aprile 2010 - 9:54
Recensione Libro: “Led Zeppelin dalla A alla Z”

LED ZEPPELIN DALLA A ALLA Z
 
LA GUIDA DEFINITIVA AI PIONIERI DELL’HARD ROCK

Autore: Richard Morton Jack
Editore:  Tsunami
Pagine: 288
ISBN: 889613112X
ISBN-13: 9788896131121
Prezzo: € 20,00
 
 

Led Zeppelin dalla A alla Z non è un romanzo né una biografia, bensì un’enciclopedia su di una band realmente leggendaria, definizione che mai come in questo caso suona senza enfasi né esasperazione di toni ma si limita alla realtà delle cose. In ordine alfabetico vengono elencate e passate al setaccio, aneddoti compresi, tutte quelle componenti che hanno fatto parte dell’universo Led Zeppelin. Quindi persone, luoghi, oggetti e avvenimenti disposti in rigida sequenza alfabetica, dove è deputata alla quantità e alla qualità  dell’approfondimento la reale valenza in termini oggettivi di ogni singola voce.

Viene ovviamente concesso ampio spazio alle descrizioni dei quattro componenti del gruppo, senza dimenticarsi del “quinto” membro degli Zep, ossia Peter Grant, poi a ogni disco e canzone. Una pagina e mezza ricopre il rapporto della band con le varie droghe, a livello di generi musicali duri viene citato il Punk e stranamente NON l’heavy metal mentre l’Italia compare quando viene scomodato il Velodromo Vigorelli.  
 
L’opera è stata concepita da Richard Morton Jack, considerato universalmente uno dei massimi esperti in terra inglese dei Led Zeppelin. Il Nostro, oltre a essere il co-fondatore della Sunbeam Records, etichetta specializzata in ristampe Rock, collabora con riviste del calibro di Q, Mojo e Record Collector e ha all’attivo la scrittura di libri come il pazzesco Galactic Ramble, ossia La Costituzione inglese dagli anni Sessanta agli anni Settanta riguardante Jazz, Folk, Rock e Pop.
 
La traduzione italiana di Led Zeppelin dalla A alla Z è stata curata da Giorgia Capelli, mentre la revisione del testo e le note sono appannaggio di Massimo Baroni. La copertina, semplice ma molto accattivante, prelude a un viaggio mirabolante che abbraccia gesta, vizi e sconfitte dei quattro uomini del dirigibile. Quello che manca a un’opera di questo genere è il ritmo di stampo romanzesco, ma sarebbe davvero stata impresa improba collegare emotivamente una serie di voci il cui unico denominatore comune consiste nel fatto di avere la prima lettera – semplificando – uguale. L’incedere di “Dalla A alla Z” va piuttosto ricercato nel fatto di traguardare la fine mantenendo il giusto “tiro” d’attenzione per tutta la durata del libro, avendo la pazienza ma soprattutto la curiosità di collegare i vari avvenimenti fra loro a livello temporale e di mood del momento.
 
 
 
 
Una volta letto, gustato, digerito e metabolizzato, l’opera rimarrà sempre viva e difficilmente rischierà di impolverarsi più di tanto in quanto il proprio imprinting è inscritto nella natura di consultazione enciclopedica delle quasi trecento pagine che ne costituiscono l’impianto portante. In questo senso molto utili risultano essere le appendici in coda al libro, dove vengono elencate: la discografia completa degli Zep con recensioni d’epoca, l’elenco di tutti i concerti effettuati, i singoli, il catalogo della Swan Song e i primi comunicati stampa della Atlantic. Il libro è privo di foto e le sole immagini presenti sono costituite da dei disegni inediti appositamente realizzati sulla falsariga di quelli presenti in copertina.   
   
Dalla A alla Z è lavoro minuzioso che non mancherà di coinvolgere, oltre ai semplici appassionati,  anche gli ultras dei Led Zeppelin – che inesorabilmente già possiederanno la versione in inglese The Sunbeam Guide To Led Zeppelin – ma di certo non si faranno sfuggire questa anche solo per motivi collezionistici. Va ulteriormente sottolineato il value for money anche a livello formale del libro che, in virtù dell’ormai proverbiale  lavoro certosino compiuto dalla Tsunami Edizioni, si permette di uscire come opera prima pressoché al netto di refusi, particolare che altre case, ben più grosse, evidentemente snobbano sempre più, prendendosi in un certo qual modo gioco ci chi si appresta all’acquisto di un volume e si aspetta una qualità perlomeno degna di tale nome.  
 
A livello di aneddotica c’è realmente da perdersi, a partire dalla funzione in seno al gruppo del Dottor Barry Badgley fino ad arrivare alla bisbetica Eva Von Zeppelin, discendente ufficiale della famosa famiglia costruttrice dei dirigibili, passando per le scostanti dichiarazioni di Carmine Appice, i servigi della “Signora della Cocaina”, le groupie, lo squalo utilizzato per soddisfare tale Jackie e i “numeri” di un John Bonham ubriachissimo al concerto dei Damned. La leggenda continua. Zoso…
 
 
Stefano “Steven Rich” Ricetti