Report di metà anno: Heavy, Power, Thrash, AOR, Prog

Di - 23 Luglio 2003 - 9:41
Report di metà anno: Heavy, Power, Thrash, AOR, Prog

Con un po’ di ritardo rispetto all’effettiva metà anno, ci proponiamo di riportare alla vostra attenzione alcuni del lavori recensiti negli scorsi mesi su truemetal. Se ci sono delle mancanze, le rimedieremo in un eventuale report di fine anno: purtroppo, visto il periodo, non tutti i redattori erano disponibili. Non vogliamo fare un elenco delle migliori uscite, vogliamo indicarvi quegli album che, per un motivo o per l’altro, ci è sembrato opportuno segnalare (senza, ovviamente, prescindere del tutto dalla qualità). Un omaggio che lo staff di truemetal fa ai propri lettori, sperando che ne apprezzino il contenuto personale.

Heavy

Circle II Cirle Circle II Cirle
AFM Records – Heavy
Gran album di Zak Stevens da solista. Chiare le influenze Savatage, nonchè gli aiuti che i Savatage stessi gli hanno dato, ma rimane comunque, per me, uno dei best-of di quest’anno. Stupendi i pezzi medio lenti, più che discreti quelli “Heavy”. Da avere.
Riccardo “Abbadon” Mezzera

Holy Martyr “Hatred And Warlust”
autoprodotto – Heavy
Non è un album, non è un singolo, non è un demo, non è un promo… è “semplicemente” una devastante bomba della più pura ed aggressiva forma di Epic Metal. Gli Holy Martyr qui riescono a convincere a pieno anche confrontandosi con i Maestri Cirith Ungol nella cover “Frost And Fire”. IMMENSI.
Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

Jack Starr “Under A Savage Sky”
Cult Metal Classics – Heavy
Jack is back! Dopo anni di silenzio, ritorna il fondatore dei Virgin Steel e ci spara addosso unmagnifico disco di sanissimo Heavy Metal tradizionale. Tante idee, tanta forza e veramente tanta classe…Jack e la sua all-stars band non risparmiano nulla e firmano una prestazione massiccia e veramente convincente. Non ci rimane che aspettare il tour nel 2004! OVER THE TOP.
Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

Lordi “Get Heavy”
Drakkar / BMG – Heavy
Un disco semplice semplice, dalle sonorità ultra melodiche, un hard’n heavy di facile presa ma tuttavia di più che buona fattura, consigliato a chi ama le melodie trascinanti ed i refrain orecchiabilissimi. Ottimo il comportamente di ogni membro della band, in particolare del buon singer che denota grandissimo feeling aggiungendo quel tocco di aggressività ad ogni pezzo.
Vincenzo Ferrara

Nameless Crime “Nameless Crime”
Nocturnal Music – Heavy
Altra promessa dell’heavy metal italiano. I napoletani Nameless Crime ci propongono, ed era ora, un heavy metal pesantemente influenzato e totalmente devoto alle sonorità power/thrash statunitensi marchiate “anni 80”. Un disco che fa rivivere un sound fin troppo bistrattato e fin troppo sommerso da quest’ondata di power moderno che tutto sembra al di fuori del power. Il voto 82 che diedi, rende giustizia a questo piccolo gioiello di fucking heavy metal che rade al suolo decine di bandriccole moderne.
Vincenzo Ferrara

Rain “Headshaker”
Self – Heavy
Capolavoro. Non ho altri termini per definire questo album dei bolognesi Rain, che a mio avviso è la migliore release dell’anno non solo in ambito nazionale, ma internazionale. I Rain irrompono nell’Olimpo degli dei del metallo regalandoci un pezzo da collezione, un capolavoro che ci rende orgogliosi di essere “italian metallers”. Un disco che raccoglie l’essenza di molte influenze del puro heavy metal, arricchendole col la grandezza e la maturità tipiche del “marchio Rain”. Un capolavoro che mi ha visto assegnare un 90 (voto che do solo ai capolavori che in futuro diventeranno classici da 100), e non davo un voto del genere da ben 2 anni per le nuove uscite. Se amate il vero heavy metal, fatelo assolutamente vostro. Be Truemetal.
Vincenzo Ferrara

Rawhead Rexx “Diary In Black”
AFM – Heavy
Grande salto di qualità per i tedeschi rispetto al debut album, forse manca ancora un po’ di originalità alla loro proposta, ma di sicuro questo disco fa molto ben sperare per il futuro, risultando per altro già molto gradevole e ben suonato. Buone canzoni e tanta cattiveria sono gli ingredienti di questo disco che potrebbe aprire più di una porta ai Rawhead Rexx.
Matteo Lavazza

Ritual Steel “A Hell Of A Knight”
Miskatonic Foundation – Heavy
É proprio il pluri-ritardato “A Hell Of A Knight” a fare da apripista a questo magico 2003. Il combo tedesco riporta in auge le indimenticabili sonorità US Epic Metal, in maniera personale e credibile, proiettandole verso una nuova -propria- dimensione che rende questo disco altamente amabile ed alquanto profondo: 0% compromessi, 100% Epic Metal Meltdown. KILLER.
Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

Rosae Crucis “Worms Of The Earth”
Scarlet records – Heavy
Che soddisfazione vedere un ottimo gruppo, per troppo tempo nell’underground, arrivare ad un altrettanto ottimo debutto, e che soddisfazione (n°2!) ascoltare una continua deflagrazione di HM di tale portata, caratterizzata da convinzione, maturità stilistica e personalità. Uno dei (purtroppo) pochi gruppi / prodotti italiani competitivi a livello internazionale. SPETTACOLARE.
Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

Twisted Tower Dire “Crest Of The Martyrs”
Remedy Records – Heavy
Un album che dimostra come anche negli Stati Uniti ci sia ancora gente che crede nel classico Heavy Metal, alla faccia delle mode.
Un album che scalderà i cuori di chi ancora oggi guarda con nostalgia agli anni ’80, pur senza per questo risultare datato o banale.
Matteo Lavazza

Thrash

Kreator Live Kreation
Spv / Audioglobe – Thrash
Primo disco dal vivo per la storica Thrash Band, che ripaga i fans dell’attesa con un disco davvero incredibile, grandi suoni, che rendono il disco una vera e propria mazzata e grandi canzoni che hanno fatto la storia del Metal. Anche pezzi meno famosi come “Black Sunrise” o “Pain” su questo live album diventano delle mazzate da paura, grande album per una grande band.
Matteo Lavazza

Merendine Atomiche “Wall Across Fire”
Deadsun Records – Thrash
Grande album per una grande band italiana, sfortunatamente più conosciuto all’estero che da noi. Probabilmente con questo album i Merendine Atomiche si candidano a diventare una delle migliori band Thrash emergenti della scena mondiale, riff violenti e melodie sempre azzeccate rendono questo album un vero must per tutti i thrasher, spero solo che un simile lavoro non passi inosservato.
Matteo Lavazza

Nuclear Assault Alive Again
Spv / Audioglobe – Thrash
Ritornano con la formazione originale i newyorkesi Nuclear Assault, e lo fanno con un live album che contiene tutti i loro classici. Aggressività, velocità ed ironia sono le armi che da sempre i 4 hanno sfoderato, e questo disco dal vivo non fa altro che confermare che queste armi funzionano ancora benissimo. Un ottimo antipasto in attesa del nuovo disco.
Matteo Lavazza

Strapping Young Lad “SYL”
Century Media – Thrash
Il disco più violento nella storia di Devin & soci, influenze death e black metal che si scontrano a formare pezzi dall’impatto devastante, seppur meno sperimentali del lontano predecessore City: di nuovo la pazzia di Townsend unita al drumming roccioso di Gene Hoglan, tra le migliori uscite americane degli ultimi anni.
Alberto “Fittarelli” Hellbound

Power

At Vance “The Evil In You”
AFM Records – Power
Cambio di singer per gli At Vance: Mats Leven non fa rimpiangere Oliver Hartmann e suggella un disco dal gusto raffinato per gli arrangiamenti mescolato ad un’inclinazione innata per il power metal. Il songwriting assume toni più melodici e corali, raggiungendo la maturità necessaria alla definitiva consacrazione nel panorama power metal internazionale.
Mauro “Windseeker” Gelsomini

Brainstorm “Soul Temptation”
Metal Blade / Audioglobe – Power
Quinto disco per i Brainstorm che come al solito si confermano su buonissimi livelli. Il songwriting vario, l’ottima scelta delle melodie vocali e un aggressività sempre ben presente fanno sì che la band riesca a distaccarsi dalla massa di Power Metal band che inflazionano il mercato.
Matteo Lavazza

Evergrey “Recreation Day”
Inside Out – Power
Quarta release per gli svedesi. Album dall’immaginario lirico evidentemente dark e orientato a temi di morte e dal songwriting decisamente pesante, spigoloso, più oscuro e allo stesso tempo viscerale delle produzioni precedenti. Migliora anche la produzione, finalmente all’altezza della situazione. Album ideale per chiunque desideri ascoltare del buon metal melodico che rompa volentieri gli schemi, restando allo stesso tempo personale, imprevedibile ed eccitante.
Mauro “Windseeker” Gelsomini

Genius “A Human Into Dreams’ World”
Frontiers Records – Power
Ambiziosa opera rock partorita da Daniele Liverani, polistrumentista ben noto nel panorama italico, che si circonda di un cast internazionale: Mark Boals, Lana Lane, Daniel Gildenlow, Chris Boltendahl, Joe Vana, Steve Walsh, John Wetton, Midnight. Ricco, pomposo e teatrale, un concept davvero ben scritto, suonato e interpretato.
Mauro “Windseeker” Gelsomini

Masterplan “Masterplan”
AFM – Power
Debut album per la nuova creatura degli ex Helloween Uli Kusch e Roland Grapow, in grado di portare nuova linfa compositiva ad un genere stantio e affollato. Da notare la presenza di Jorn Lande, uno dei migliori singer della scena. L’album supera tutte le aspettative: è clamoroso, e inanella una serie di 11 hit assolute, in grado di rinnovare completamente il vecchio concetto di power metal. Di gran lunga la miglior uscita della prima metà del 2003.
Mauro “Windseeker” Gelsomini

AOR – Prog Rock

Jadis “Fanatic”
SPV Records – Prog Rock
Sesto album del combo inglese, atmosfere grandiose e rilassanti. Ottima tecnica da parte di tutto il gruppo, songwriting originale e molto curato. Il mini è eccellente, l’album lo è ancora di più!. Doveroso acquisto per chi ama il prog, e per chi lo apprezza almeno da sentire.
Riccardo “Abbadon” Mezzera

Harem Scarem “The Early Years”
Frontiers Records – AOR
Compilation di rarità risalenti più o meno al 1989, ovvero il remaster digitale del demo di 11 pezzi che valsero agli Harem Scarem il contratto discografico con il colosso Warner Bros. Il disco incarna l’AOR nella sua essenza più sublime, fatta di pezzi d’impatto, melodie travolgenti, riff efficaci e ritornelli memorabili eseguiti a più voci. Imprescindibili per gli amanti del genere.
Mauro “Windseeker” Gelsomini