Speciale Natale 2012: Headbanging Around the Xmas Tree #2

Di Alessandro Zaccarini - 21 Dicembre 2012 - 10:00
Speciale Natale 2012: Headbanging Around the Xmas Tree #2

“Panettone is on the table and everybody’s drinking Moscato” cantava un simpatico complessino nei suoi anni migliori. Confido tutto sia predisposto e allestito per i vostri festeggiamenti: gli addobbi, le bottiglie pronte da stappare e i regali sotto l’albero… manca giusto la musica, ma per quella ci pensiamo noi di TM!

 

#10. ONKEL TOM – Jingle Bells [DE, 2000]

Herr Tom Angelripper, reginetto del punk/thrash da osteria, principe del beer garden di Wacken, non puó mancare nella nostra classifica natalizia. In versione Onkel Tom ovviamente, con la sua combriccola di folli al seguito e il suo marchio di fabbrica sempre tremendamente tedeschissimo.


 

#09. LEMMY KILMISTER – Run Run Rudolph [UK, 2008]

Scommetto che tanti vorrebbero Lemmy come Babbo Natale. Il vostro desiderio é realtá, almeno per i pochi minuti di questa Run Run Rudolph, brano reso celebre da niente meno che Chuck Berry nel 1958 e che a parere di chi scrive incarna lo spirito rock and roll molto meglio di tanti altri momenti piú blasonati: Said Santa to a boy child “What have you been longing for?”/”All I want for Christmas is a Rock and Roll electric guitar”. Ah, dovesse suonarvi familiare, vuol dire che anche voi avete visto e rivisto ‘Mamma ho perso l’aereo’…

 

 

#8. WIZZARD – I Wish It Could Be Christmas Everyday [UK, 1973]
 
Grazie a Roy Wood, che non é stato solo ELO, ‘I Wish It Could Be Christmas Everyday ‘ é la vostra canzone natalizia in versione uno-punto-zero, piena di positivitá con campanellini e cori ariosi. L’ennesima conferma che chi arriva da questa musica, se vuole, puó permettersi il lusso di prendersi i palcoscenici piú mainstream e commerciali: sia una ballata, un inno festivo o un brano fuori dalle righe, é sempre in grado di farlo.
 

 

#7. SLADE – Merry Xmas Everybody [UK, 1973]

Pochi hanno saputo impersonificare lo spirito natalizio felice e giocoso come Noddy Holder e i suoi Slade, istituzione glam rock britannica degli intramontabili anni ’70. Puntualmente in vetta alle classifiche di vendita ogni dicembre, l’urlo iniziale “It’s Christmas!” é diventato patrimonio culturale della tradizione pop e rock delle ultme decadi. Un approccio diverso al singolo da record di vendite che passa anche da una diverso lavoro melodico: é come se il Grinch avesse cambiato idea tutto d’un tratto. So here it is, Merry Christmas, everybody is having fun!
 

 

#6. THE DARKNESS  – Christmas Time (Don’t Let the Bells End) [UK, 2003]
 
Quando questo brano cominció a passare con imbarazzante puntualitá sulle tv e radio di tutta Europa, per un momento abbiamo sperato fosse il primo vagito di un ritorno della buona musica su canali e media generalisti. Purtroppo ci sbagliavamo. I fratelli Hawkins restano comunque uno dei fenomeni rock piu brillanti della prima decade del nuovo millennio e questo singolo ne rappresenta uno degli apici. Immancabile il video, dominato da vestiario anacronistico e un’attitudine d’altri tempi, nella vostra selezione per un Natale hard and heavy.
 

 

#5. JETHRO TULL – Ring Out Solstice Bells [UK, 1977]

Di dischi di Natale ce ne sono talmente anti da poterci riempire interi scaffali. Pochi peró hanno la classe di ‘The Jethro Tull Christmas Album’. Il genio di Ian Anderson colpisce ancora. Qualche oldie ma anche diversi episodi di musica classica, che marca la sua presenza con la Pavane di Gabriel Fauré, la celebre tradizionale inglese Greensleeved e l’altrettanto famosa Bourée in mi minore di Bach. Ho scelto ‘Ring Out, Solstice Bells’, giá su ‘Songs from the Woods’ del 1977, perché é una composizione di una raffinatezza ed eleganza fuori dal comune. E perché scalare le classifiche con un brano progressive che schiva la tradizione cristiana, é un miracolo musicale che difficilmente vedremo accadere di nuovo.
 

 

#4. TRANS SIBERIAN ORCHESTRA/SAVATAGE  – Christmas Eve Sarajevo [US, 1995]
 
Da un’idea di Paul O’Neill, che Jon Oliva ricevette via chiamata telefonica alle 6 di mattina, nacque la Trans Siberian Orchestra. Nessuno ha aperto le porte del metal al Natale come ha fatto questo incredibile progetto che é ben presto diventato un fenomeno dalla portata impensabile. Tra le tante alternative, come ad esempio la stupenda Old City Bar, ho scelto il primissimo singolo Christmas Eve/Sarajevo perché, oltre all’importanza storica, mi consente di accreditare il brano anche ai Savatage (vedi ‘Dead Winter Dead’) e inserire lo splendido video-clip che ne ha accompagnato l’uscita con il nome TSO.