Vario

Subhuman (Matteo Buti)

Di - 10 Giugno 2005 - 19:40
Subhuman (Matteo Buti)

Se “per caso” questa intervista sembrerà più simile al gioco dell’impiccato, se “per caso” troverete dei trattini bassi tra parole che “potrebbero sembrare poco ortodosse”, superate il vs. imbarazzo di Giovani Marmotte di fronte al turpiloquio e prendete la matita per completarle a piacimento. Un’intervista da settimana enigmistica insomma; ora la parola a mr. Matteo Buti

Ciao Cristiano, subito una domanda inutile: come và (ndr – domanda scema per aprire)?
Mah, veramente mi chiamo Matteo

Come? Acc… Matteo?
Sì…

Oddio… ok… allora… Ciao MATTEO! Subito una domanda inutile: come và (ndr – oddio che figura…)?
Tutto a posto dai, non ci possiamo lamentare… te invece come ti butta Giorgio?

Oggi è lunedì e se la settimana continuerà così, farò un esaurimento…

Ogni volta che sto per chiederlo mi dico:“…oddio, ma a quanti dovranno dire sempre la stessa solfa?” ma devo farlo, scusami. Tracciamo insieme una bio esaustiva dei Subhuman.
Dunque, i Subhuman (Subiumi per gli amici) (ndr – Subiumi?!?!?!) nascono nel 2001 per volere di cinque menti malate della provincia di Pisa, malati per il Thrash Metal più potente e veloce. Cominciammo a preparare qualche cover di Megadeth, Testament, Sepultura, Slayer e compagnia, riuscendo a fare i primi concerti nella nostra zona. Dopo un paio d’anni però ci rompemmo i co__li__ni di fare solo cover quindi, dopo esserci separati dal precedente singer David “Gotto” Corti ed aver assunto il grande Fabrizio “Zula” Ferzola, cominciammo a comporre pezzi nostri, i primi cinque dei quali sono finiti su Delirio n 1, il nostro primo cd. Adesso ci stiamo occupando della promozione del nostro lavoro, oltre che a comporre nuovi brani. Ci stiamo divertendo davvero molto…

Ma i Subiumi che esseri sono? Fammi una breve descrizione musicale e personale dei tuoi compagni di scorribande.
Bella domanda, davvero… 
Comincerei col descrivere l’ultimo arrivato, lo Zula: trattasi di ubriacone di paese con una insana passione per l’alcool, il degrado e tutto quello che di brutale si possa trovare in musica. Un personaggio che, oltre ad avere una voce spaventosa, è anche una delle menti più malate che si trovano sulla faccia della terra, basta dire che i testi dei Subhuman sono tutti suoi…e tanto basta. Proseguiamo con Jacopo, chitarrista, detto anche PACK MAN o UOMO PACCO per la sue grandi abitudini “ringabatorie”, ma anche per le dimensioni della sua virilità, oserei dire…

Scusa che vuol dire “ringabatorie” ? è una parola vs. dialettale?
Che tira i sempre i pacchi… “ringamba” tutto e tutti…?

Ah ecco…
Poi c’è il Fulceri (basso), un uomo dalla personalità abbastanza instabile, ma dal talento musicale davvero non comune. Alla batteria c’è poi Marco Masini (proprio così…), muratore rozzo e maschilista nonchè uno degli elementi più caratteristici dei Subhuman; il suo drumming è davvero devastante (ndr – Ahahaha oddio Marco Masini in versione brutale… semplicemente sublime!). Finiamo poi con il sottoscritto (MATTEO Buti) (ndr – tseh… sì sì rimarca ancora che ho sbagliato… certo certo divertiti…): mi sento un pò come il mentore dei Subhuman, li ho formati, li ho fatti crescere e ora sono davvero felice di ciò che sta venendo fuori.

Mi scusi dott. MENTORE, ora so che siete un’orda di pazzi. Ma chi viene ad un vostro show cosa è sicuro di trovare?
Già, non hai tutti i torti caro Giorgio! Due sono gli elementi del nostro Show: violenza a piene mani e una abbondante dose di str__nz__t__, quelle non ce le facciamo mai mancare. Ci piace divertirci e far divertire. C’è dunque qualcosa di meglio?

No infatti, credo sia una cosa molto positiva che facciate “show”, solo che non credo che tutti riescano a cogliere il lato goliardico del vs. essere… c’è chi vive la musica con molta serietà…
Beh, ci dispiace, ma i Subhuman sono anche questo. Molte persone storcono il naso di fronte a questa nostra attitudine, ma a noi piace e, comunque, la gente rimane in genere molto contenta dei nostri concerti. Ci tengo comunque a dire che, goliardia a parte, ce la mettiamo sempre tutta per suonare al meglio delle nostre possibilità suonando più veloci e potenti possibile e incitando la gente là sotto a creare un bel po’ di movimento…

Ora sono doppiamente curioso di vedervi sul palco, che date avete in programma per il futuro? Vi vedrò a breve dalle mie parti (sono di Vicenza)? 
Eheheh, ne sono felice… 
Dunque, anche se c’è stato un periodo in cui riuscivamo a suonare un bel po’, adesso i tempi sono veramente grami. Nel giro di un mese, per un motivo o un altro, ci sono saltate la bellezza di 5 date e ora siamo col c__l__ per terra.
Comunque non temere, abbiamo assunto un’altro soggetto da ricovero psichiatrico (tale Daniele Gerini, già membro di MetalMillennium, una nota compagnia di organizzatori di concerti qui in toscana) che ci farà da tour manager e dal prossimo anno abbiamo in programma un bel pò di concerti in giro per l’Italia. Speriamo quindi di incontrarci in quel di Vicenza…

Siete decisamente devoti al thrash metal, com’è nato il vs. amore per questo genere? Ti prego voglio delle risposte Politically Correct (ehm…)
Come band siamo da subito partiti da quel genere, non c’è stato alcun tipo di “evoluzione”, anche se c’è da dire che ultimamente (ma si sente anche su “Delirio”) ci stiamo sempre più infognando nel Death Metal. Stiamo lavorando per creare la commistione definitiva tra Thrash e Death… HUAHBAHUAHUHABU!!!!!!! (ndr – semi ululato di follia, voglio fuggire… anche se l’infognarsi nel death metal per me è cosa buona e giusta…).
Comunque, personalmente, ho sempre amato il thrash da quando, nel lontano 1990 ascoltai Reign In Blood. Da allora non ho più smesso.

Caspita hai detto poco! Reign in Blood! Quindi immagino che saresti pronto a qualsiasi cosa pur di aprire per gli Slayer. Seriamente, per quale band di calibro vi piacerebbe aprire?
C__zz__, hai detto nulla… lo puoi dire forte che ci piacerebbe!!!!!!!
Comunque ci sono tantissimi gruppi che stimiamo e per cui ci piacerebbe aprire… Slayer, Testament, Malevolent Creation, Cannibal Corpse, Megadeth (ebbene sì, Dave Mustaine è il mio idolo!!!!), Meshuggah, Deicide, Morbid Angel… la lista sarebbe troppo lunga (ndr – sì gente da ridere insomma…).
Ma se dovessi sceglierne una sola, probabilmente sarebbero i Testament!

Ed allora, visto che te la sei cercata, apriamo il “Fascicolo Megadeth”. Vorrei chiederti: cosa ne pensi delle recenti esternazioni di mr. Mustaine che sembra aver trovato dio e combatte contro i cattivoni satanisti (Dissection). Per me la questione assume tratti tragicomici…
Penso che sia roba da ________ in ________.

Ahahaha ma dai!!! Ma come faccio a pubblicare questa?!?!?! ahahahah
Come vuoi… comunque ritornando alla risposta…
Sembra di sentire Rutelli che cerca i voti dei moderati (questa va bene?) 

Ehm… sì perfetta, molto meglio (ndr – mamma mia…). 
Insomma, anche tu dici che l’uomo Mustaine “ci fa molto…”
Già, Mustaine, da quando ha smesso di drogarsi, non ha più fatto un disco come si deve. Poi ora con queste dichiarazioni mi cade davvero in basso. Comunque è il mio idolo MUSICALE, ha saputo creare uno stile tutt’oggi inarrivabile per chiunque, oltre ad aver composto coi Megadeth il mio disco preferito in assoluto (leggasi Rust In Peace). Un grande e basta, nonostante certe str__nz__t__ musicali e non…
Parliamo del lavoro in studio. Tu sei chitarrista ma anche produttore delle sonorità di Delirio n. 1 e ribadisco che hai fatto un lavoro davvero notevole. E’ la prima volta che curi un disco oppure sei già scafato?
Grazie mille per i complimenti Giorgio. In effetti modestia a parte, ho fatto un bel lavoro: ne sono davvero fiero! No, non ho avuto alcuna esperienza prima (ndr – !!!), questo era il mio esordio da produttore. In realtà quello che hai sentito neanche doveva essere il nostro cd d’esordio, semplicemente, per provare l’attrezzatura per l’home recording appena comprata, ho provato a registrare pezzi dei Subhuman. Col proseguire dei lavori si è visto che stava venendo fuori un ottimo lavoro, quindi abbiamo deciso di pubblicarlo.

Mi piace questo approccio molto “easy” che avete, è molto istintivo e libero… credo che esca anche nel vs. modo di suonare energico.
Ci piace considerarci una band “genuina” ed è quindi chiaro che questa nostra attitudine venga fuori anche in sede di esecuzione. Comunque, in sede compositiva siamo meno istintivi: ci piace strutturare e curare i nostri pezzi nei minimi particolari, alla fine devono suonare PERFETTI, almeno alle nostre orecchie…

Ho già detto che adoro la durezza de “Il vecchio Bastardo”, vuoi commentare per noi i vs. testi?
AHAHAHAHAHAHAHAHHA, mi inviti a nozze (ndr – ecco lo sapevo… giuro che ho paura…). Dunque, i testi sono stati scritti interamente dal nostro singer Zula (noto folle di cui sopra). Nessuna str__nz__t__ metafisica, nessun significato nascosto, nè allusione politica, i nostri testi trattano di strani personaggi o situazioni grottesche, vere o inventate che siano. Si passa dal “Vecchio Bastardo”, appunto (il barista str__nz__ di un bar delle nostre parti), a domande che ci poniamo sui dogmi cristiani (“Vigliaccheria”), dalla descrizione di un tipo che credeva di essere stato rapito dagli alieni (“G.G.”) a temi più impegnati come su “Estinto Naturale”, dove si parla dell’estinzione del genere umano, sterminato dalla vendetta di madre natura. Però su tutti, il mio testo preferito è “Delirio 112”: tratta di una giovane donna incinta che partorisce uno sbirro (da qui il numero 112) e che, schifata dal frutto del suo grembo, per ucciderlo se lo reinserisce nel più sacro dei buchi e lo abortisce. Bello no? 

Siete fuori di testa.
Anche sul sito avete rimarcato il fatto che i vs. testi sono in italiano, scelta che di solito non apprezzo molto ma che con voi si dimostra vincente. Come mai non usate l’inglese come la maggior parte delle band?
Questa domanda me la fanno tutti…

Immagino
Ma pensateci bene: trend imperante dell’inglese a parte, cosa c’è di strano in una band italiana che canta in italiano? Ci esprimiamo abitualmente con questo idioma: perchè dunque scrivere i propri testi in un’altra lingua? Quella dell’uso della lingua inglese sempre e comunque mi è sempre sembrata una inutile forzatura, oltre che un motivo di appiattimento della scena metal attuale. Noi abbiamo sempre scritto i nostri testi in italiano, semplicemente ci viene naturale. E il risultato ci piace! Perchè dunque uniformarci a nostra volta? F__nc__l__…

Però l’italiano può anche essere ghettizzante a livello extranazionale… cmq, cosa ne pensi delle band che usano i dialetti per propri per i testi? Ad esempio mi vengono in mente gli Inchiuvatu che cantano in siciliano…
Allora, parliamoci chiaro… a livello di fonetica si sente così tanto che cantiamo in una lingua completamente diversa dall’inglese ad oggi imperante? Non mi pare: l’italiano può suonare bene quanto l’inglese e se a livello musical-fonetico non sussistono peggioramenti di sorta, perchè dovrebbe esserci una ghettizzazione? Ti dirò di più: i siti stranieri che hanno recensito il nostro lavoro sono rimasti soddisfatti anche della nostra scelta di usare l’italiano, quindi niente seghe mentali…
Dialetto: perchè no? Conferisce un suono ancor più particolare alla propria musica, quindi non posso che incoraggiare scelte come quella del buon Agghiastru. Ben vengano iniziative del genere, non bisogna aver paura di essere se stessi!

Altra cosa interessante nell’insieme simpaticamente deviato del vs. disco, sono le due intro di “Estinto Naturale” e “Delirio 112” che immagino tratte da pellicole di qualche tipo. Io nn so riconoscerle, di preciso da dove vengono?
AHAHAHAH, sono contento ti siano piaciute.
Ecco, quelle due intro riassumono in pochi secondi lo spirito della band, specie quella di “Delirio 112” (ndr – quella che parla del fantapedofilo). L’intro di “Estinto” è un sample ripreso dal film culto (almeno per me) l’Esorcista (ndr – e qui ho fatto la seconda figuraccia perchè l’esorcista l’ho pure visto in remake… sigh… sob…), riguardatelo che ti fa bòno…
l’Intro di “Delirio” invece è una c__zz__t__ enorme (anche se leggermente “rimodellata”) che disse il Gotto (nostro ex cantante nonchè bestemmiatore da competizione), fatta pronunciare dalla voce robotica di un pc tramite un apposito programma.
Mi piacciono un casino quelle intro c__zz__…

Hai parlato di Slayer e come band avete fatto cover dei Faith No More quindi il punto di contatto per me è Mike Patton. Cosa pensi dei Fantomas? Hai mai visto Lombardo live con loro?
Mi piacciono un sacco i Fantomas (specialmente i primi due dischi) ma non li ho mai visti dal vivo. Il mio cantante comunque li ha visti un paio di anni fa a Bologna ed è rimasto davvero ben impressionato sia da Dave Lombardo che dagli altri tre squilibrati… Superfluo dire comunque che Dave è stato un batterista fondamentale per l’evoluzione del nostro genere.

Chiudiamo con due cosette veloci-veloci. Prima: fammi il nome di un gruppo che tu conosci e che andrebbe “scoperto”…
Te ne dico qualcuno: Coram Lethe (sono toscani, bravissimi, da poco hanno pubblicato il primo cd), Dysthymia, Six Fold Enticed, Over Faith e, andando fuori dalla toscana direi ChaosWave e Deforge. E poi direi anche Gory Blister: sono un gruppo storico (con cui tra l’altro abbiamo avuto la fortuna di dividere il palco) che hanno raccolto meno di quanto meritano, teneteli d’occhio perchè sono spaventosi!!!

Seconda: siamo ai saluti, chiudi come vuoi (bbbrrrr ho i brividi…)
Prima di tutto, caro Giorgio, meriti un ringraziamento per aver carpito la reale essenza dei Subhuman ed avermi fatto domande così interessanti. Mi sono veramente divertito, davvero!
Poi saluto tutti coloro che hanno letto quest’intervista e li invito a collegarsi al nostro sito, scaricarsi un po’ di roba e lasciare una bella traccia sul guestbook.
STAY METAL!!!!!!!!!!!!!!! E ricordate: la fine del mondo è vicina…