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The Safety Fire (Derya ‘Dez’ Nagle)

Di Stefano Burini - 5 Febbraio 2014 - 9:00
The Safety Fire (Derya ‘Dez’ Nagle)

 

Ciao ragazzi, innanzitutto un grazie per essere qui con noi e un saluto da parte di Truemetal.it e dei suoi lettori! Come va?

Molto bene, grazie, nonostante abbiamo appena saputo della morte dell’attore preferito di Rody Walker, Philip Seymour Hoffman. Ha vinto l’Oscar per la sua interpretazione in Truman Capote.

I The Safety Fire sono una band meno famosa, rispetto a TesseracT e Protest The Hero tuttavia, per quanto mi riguarda, la qualità della musica è la stessa. Come è stato accolto “Mouth Of Swords” dal pubblico e dagli addetti ai lavori? Siete soddisfatti?

La reazione del pubblico è stata fantastica, addirittura sorprendente. E ritornando in paesi come Italia e Ungheria abbiamo visto la nostra fanbase crescere di parecchio.

Rispetto al vostro debut album, “Grind The Ocean”, il nuovo disco rappresenta secondo me un grande passo in avanti. Le canzoni sono meglio sviluppate e tutti gli ingredienti sono mescolati nel modo giusto. Sei d’accordo? Cosa è cambiato da “Grind The Ocean” a “Mouth Of Swords”?

Penso che abbiamo trovato ancora di più il “nostro” sound. Siamo anche maturati tutti quanti come musicisti e io, in particolare, come produttore e compositore. Penso che sia naturale, dopo un’attività live intensa come lo nostra, riuscire a sviluppare meglio le canzoni e a pensarle nella loro interezza.

La musica contenuta nel nuovo album è un mix di progressive metal, djent e mathcore, dico bene? Personalmente apprezzo molto questo genere di contaminazioni ma penso che l’equilibrio tra le varie influenze/fonti di ispirazione sia indispensabili. Quanto è difficile per voi mantenere questo equilibrio?

Non so dirti se hai ragione o se hai torto, il tuo giudizio è totalmente correlato al modo in cui percepisci ed interpreti la musica. Io ti potrei dire quali artisti (in senso lato) e musicisti influiscono sul mio processo di scrittura, ma probabilmente ciò non significherebbe nulla per chiunque altro. Io provo semplicemente a comporre la musica che amo partendo proprio da essa.

In un album dalle sonorità così ruvide e pesanti, una canzone canzone più soft e vellutata come “Wise Hands” è quello che ci vuole per apprezzare ancor di più la pesantezza di buona parte delle altre canzoni. Cosa ne pensi?

Beh, ci aiuta a mantenere alta la tensione man mano che l’album scorre. Penso che l’arte che sta dietro al comporre una tracklist sia qualcosa che è andato un po’ perduto negli anni ma su cui invece io mi concentro moltissimo in fase di arrangiamento e completamento dell’album. Modificare l’ordine delle canzoni può contribuire a cambiare radicalmente il mood di tutto l’album.

Qual è il senso della bizzarra copertina che avete scelto per “Mouth Of Swords”?

Chiedilo a Kim Taylor. Lui ci piace davvero molto e penso che l’artwork che ha creato per noi sia fantastico. Gli abbiamo dato qualche idea ma il resto è tutta farina del suo sacco.

Voi provenite dall’Inghilterra e in particolare da Londra. Qual è il vostro rapporto con tutto ciò che Londra rappresenta in senso culturale, artistico e musicale? Cosa pensate di artisti londinesi come David Bowie, i The Who o Jimmy Page?

A dir la verità non ci focalizziamo troppo sul fatto di provenire da Londra. Ovviamente siamo fortunati ad essere circondati di un così ricco e vasto background culturale ma non penso che ciò abbia più di tanto impatto su di noi.

Di recente sono salite alla ribalta molte band londinesi “estreme”, dedite a sonorità hard/metal/*core (The Defiled, Monsterworks, The Safety Fire, TesseracT). Le conoscete? Vi piacciono? Potremmo affermare che siano/siate tutti parte di una nuova, grande e fiorente scena metal?

Conosciamo alcuni dei nomi che hai citato, altri non li conosciamo. Alcune di queste band ci piacciono e altre no. Così è la vita.

Siete musicisti a tempo pieno? In caso di risposta negativa, che cosa fate nella vita di tutti i giorni?

Abbiamo tutti quanti dei lavori normali quando non siamo in tour, per quanto il tempo in cui non siamo in tour stia diventando sempre meno. Io produco altri gruppi, Jo fa il tatuatore, Sean insegna e, infine, Calvin e Lori sono entrambi ballerini professionisti.

Che progetti avete per il futuro? State già lavorando su della nuova musica?

Lavoriamo costantemente su nuova musica ma la nostra occupazione principale oggi è il nostro tour e suonare le nuove canzoni dal vivo. È davvero divertente.

Intervista raccolta da Stefano “Joey Federer” Burini