Tipton si pronuncia su Rob e su Angel of Retribution

Di - 12 Giugno 2005 - 10:45
Tipton si pronuncia su Rob e su Angel of Retribution

Glenn Tipton ha recentemente parlato su The Patriot-News riguardo alla reunion avvenuta dopo 14 anni. Le dichiarazioni hanno riguardato diversi argomenti.  

Lo split con Rob :

“Eravamo molto stanchi negli anni 90. Eravamo stati troppo assieme, viaggiato troppo in tour, credo avessimo bisogno di una pausa. Forse non di 14 anni, ma di una pausa.”

Il rapporto con Ripper Owens :

“Non credo che ora saremmo stati qui con Rob se non ci fossero stati i 5 anni con Tim. Sarebbe voluto dire stare 14 anni senza suonare canzoni dei Priest, e non sono sicuro che ce l’avremmo fatta a ritornare. E’ stato molto, molto difficile quello che ha dovuto fare Tim, e questo lo ha allontanato. Ma, oggettivamente, la lineup originale è la cosa più importante per ogni band. Tim ha permesso di tenere in vita questa band, abbiamo fatto 2 tour e 3 album, e lui ha eseguito in maniera fantastica. Non rinnego gli anni con Ripper. Penso però che a un certo punto ogni band che è stata insieme così a lungo come i Priest voglia tornare insieme, è stato inevitabile”.

Su Angel of Retribution :

“Non aver scritto nulla per quasi 15 anni, unito a tutte le aspettative dei fans sul nostro ritorno, ci ha inevitabilmente messo pressione. Però sapevamo esattamente cosa voleva la gente e come avrebbe visto AoR, in maniera molto critica. Abbiamo visto che se non stavamo attenti ci saremmo caricati di moltissima pressione sulle nostre spalle, così abbiamo deciso di sederci e scrivere molto liberalmente, provando a rendere più semplice il processo di come sarebbe stato normalmente. Siamo fortunati che questo gruppo ha un trio di scrittori che lavora veramente molto bene, non dobbiamo discutere seriamente su nulla, siamo consapevoli e responsabili del nostro operato, e tutto si è svolto in maniera molto naturale.”

 

Sul ruolo dei Priest nel Metal oggi :

“Crediamo che in termini di metal, lo scenario oggi sia molto stagnante. Le bands in genere tendono a suonare le stesse cose, hanno perso gran parte della loro individualità. Ma noi non abbiamo mai creduto di suonare la nostra musica in accordo agli altri, speriamo che questo possa rivoluzionare molte delle band in circolazione. Questo lo vediamo come un nuovo inizio, non come una situazione di stallo, AoR è solo il primo di qualche album. Non so quanto ne potremo fare ancora, ma conosco la nostra energia e il nostro entusiasmo, e ora è forse ai massimi livelli di sempre. Vediamo cosa otterremo con queste basi”.