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TrueMetal presenta Voices From The South: Intervista Gerardo Cafaro (Agglutination)

Di Giuseppe Casafina - 17 Maggio 2017 - 14:46
TrueMetal presenta Voices From The South: Intervista Gerardo Cafaro (Agglutination)

Nel Sud Italia, e soprattutto nell’entroterra pugliese in particolare, comincia finalmente a ribollire una intensa attività riguardo l’organizzazione di eventi live: a partire da oggi TrueMetal.it comincerà a dedicare un apposito spazio dando voce a chi, in prima persona, è responsabile di questa tanto attesa rinascita.

Ecco a voi la nostra nuova rubrica Voices From The South.

Il primo turno è spettato allo staff del Breaking Sound, organizzatore dell’omonimo Metal Fest (link) mentre ora è il turno, per il secondo episodio, di dar voce ad una voce a dir poco storica per quanto concerne gli eventi live del Sud Italia: Gerardo Cafaro, organizzatore dell’Agglutination Metal Festival, un evento che da ormai 23 anni è un vero e proprio punto di riferimento dell’attività concertistica del Meridione.

 

La locandina della 23esima edizione del festival che si terrà il 19 agosto a Chiaromonte, Potenza,  realizzata da Davide Facecchia e Sabrina Marino del team Breaking Sound.

 

Gerardo carissimo, benvenuto sulle pagine di TrueMetal.it.

Anche se ormai per noi metalheads meridionali l’Agglutination rappresenta una chiamata alle armi ben conosciuta ed irrinunciabile, lascio a te la possibilità di presentare il festival al pubblico di tutto lo Stivale nella maniera che più ti aggrada!

Ciao Giuseppe, grazie ancora una volta per la possibilità che ci date di parlare dell’Agglutination Metal festival giunto alla XXIII edizione, già ci risulta da primato in ambito di festival nazionali di Heavy Metal anche se nessuno lo dice… ( – Concordo pienamente! – Nda )

 

Il bill della prossima  edizione è praticamente completo: cominciando dai mitici  Venom, siamo arrivati agli In.Si.Dia e per ultimo all’annuncio dei White Skull, passando per nomi storici del metal nel Sud Italia quali Memories Of A Lost Soul, Assaulter e Ghost Of Mary. Senza dimenticare Gravestone e, soprattutto, Sodom.

Insomma, se non erro, tolti i due headliner principali (Venom e Sodom), pare che questa nuova edizione sia una vera e propria celebrazione del ‘metal sudista’: parlaci delle motivazioni che ti hanno portato verso queste scelte.

In primis perché un po’ l’Agglutination é il festival del Sud e tanta gente che vi partecipa poi ha anche una band molte volte con cd ed anni alle spalle di gavetta, per cui ho ritenuto di premiare alcuni gruppi davvero meritevoli che purtroppo non hanno sempre i giusti palcoscenici ove dimostrare e promuovere i loro prodotti ed esibirsi su un palco degno.

 

Gli Assaulter, una delle band che parteciperanno alla nuova edizione del festival.

 

Siamo a ventitre edizioni e la macchina dell’Agglutination pare inarrestabile. Talmente inarrestabile che pare aver resistito anche a determinate forze esterne il cui scopo era lo scioglimento del festival, avversità di ogni genere e spesso anche economiche ( – ora di tipo organizzativo, ora di scarsa affluenza durante alcune edizioni – Nda). Vuoi descriverci nella maniera a te più consona questi avvenimenti, sempre che la cosa non ti dia fastidio? Cioè, molti hanno sempre ‘fiatato alle spalle’ della tua creatura, arrecando spesso veri e propri danni, mentre tu hai sempre saputo rialzare la dignità e la forza del tuo Festival come se nulla fosse successo, spesso con risultati sorprendenti come nel caso dell’edizione 2011 ( – organizzata all’ultimo minuto a causa proprio di problemi organizzativi esterni di ogni genere – Nda), cioè quell’anno fatidico in cui tutto pareva giungere ad una triste fine.

Purtroppo il Sud non ha quel bacino demografico e quindi di utenza del Nord Italia, anche i collegamenti difficili o spesso mancanza di infrastrutture  ne fanno in parte da deterrente per chi vuole assistere ai concerti ed ama questa musica, cosicché ci porta anche a noi  a volte ad avere  numeri inferiori alle aspettative ma sicuramente comunque alti quando si parla di Sud Italia.Poi c’é anche chi invece  di supportare e capire cosa significa fare qualsiasi cosa di questo tipo, non sò forse per invidia c’è li troviamo contro, non sò ma io di certo non dò credito perché sono molto di più quelli che apprezzano e supportano ed ammirano questo evento, anche  a livello internazionale, basti pensare che sono tantissimi i gruppi anche esteri che ci chiedono di suonare e  vorrebbero salire su questo palco a fare da spalla ai grandi gruppi internazionali. Di certo invece le critiche costruttive vanno ascoltate e ci aiutano e ci hanno aiutato a migliorare tante cose.

Organizzare un festival di queste proporzioni ha un notevole costo (parliamo mediamente intorno ai 70.000€) troppe volte impossibile da andare in pareggio per questo  che  l’aiuto istituzionale quando c’é, ci dà la possibilità di fare le cose più in grande, ma di certo anche questo aiuto non é andato mai oltre il 30% dei costi, per cui se siamo capaci di far vivere questa manifestazione in primis noi partecipando  avremo ancora dei grossi nomi e si darà ai  gruppi emergenti bravi la possibilità, altrimenti tutto può sempre fermarsi e questo sarebbe un grosso male per tutta la scena del Sud Italia e non solo. Una cosa é certa io resto molto con i piedi per terra e preparato a tutto visti i tempi che corrono,  anche a mollare se la gente non risponde ma per adesso pronto a lottare e lavorare per offrire un altra grande manifestazione e ne sono sicuro che almeno a livello organizzativo e di strutture lo sarà per questa nuova edizione.

 

Una foto di Gerardo Cafaro

 

Credo che pochi più di te a livello di organizzazione eventi siano più competenti per poter rispondere a questa domanda: cosa credi che manchi al Sud Italia per poter proporre eventi di livello sul versante metal e con costanza? Certo, oggi la situazione pare stia migliorando grazie all’intervento di moltissimi enti organizzativi che stanno riuscendo ad organizzare degli eventi strepitosi soprattutto in Puglia (Breaking Sound, Metal Symposium, Projectarea Metalzone e  SvartMetall soprattutto) ma è anche vero che fino a pochi anni fa non era esattamente così, in quanto la situazione era piuttosto piatta. Tu sei in giro da ventitre anni ininterrottamente ed inoltre, per quanto molti di noi han potuto notare, sempre pronto a sostenere ogni minimo evento del Sud Italia macinando chilometri per offrire il tuo supporto a livello di presenza:  come puoi descriverci questi quasi 25 anni di onnipresenza tra i palchi e le assi organizzative del metal dal vivo in terra meridionale?

Come ti dicevo credo che al Sud manca la gente, il bacino di utenza, al Nord poi essendo più collegato e vicino, sono molti quelli che partecipano provenendo in alcuni casi anche dall’estero. Di sicuro non credo che si possano fare nomi ancora più grossi perché non si recuperano le spese, é inutile pensare a gruppi come Metallica o Iron Maiden, Alice Cooper etc. perché sarebbe da suicidio. Per quanto riguarda la scena come hai detto te ci sono tanti appassionati che cercano di fare qualcosa e bene, sono i fans di questa musica che dovrebbero partecipare ancor di più anche ai piccoli eventi. La scena cresce se tutti diamo una mano non criticando chi fà qualcosa, ma partecipando. Anche per chi ha un proprio gruppo perché é pur vero che forse il mio gruppo oggi non suona ma é pur vero che se il tuo gruppo é bravo e le occasioni non si fermano….in futuro una possibilità ci sarà sempre per tutti e la nostra passione non morirà. In tanti non pensavano di poter suonare sul palco dell’ Agglutination o partecipare ad alcune altre nostre iniziative complementari come il Warm-up e Roadshow, ma sono stati premiati e vi hanno suonato e vi suonano.

 

La locandina del Warm Up del festival che si è tenuta pochi giorni fa.

 

Vi è qualche edizione a cui sei particolarmente affezionato?

Un pò tutte… ahaha  come se stai chiedendo ad una band quale é il vostro miglior lavoro, comunque l’ultima é stata molto bella e ben fatta sotto tutti  gli aspetti anche di produzione e ne sono orgoglioso.

 

Negli anni l’Agglutination si é distinto proprio per variegare la proposta musicale dal power al black metal, in questi anni cosa hai potuto captare per i gusti musicali del popolo del Sud Italia?

Il Sud ha più sete di musica estrema infatti questo anno ho ascoltato il consiglio dei fan e sarà il festival più estremo di sempre, con 2 icone in assoluto quali VENOM non facili da vedere live  e SODOM, però c’é anche chi chiede sonorità più speed-power (non solo io ehehe) , di fatti la scelta di volere questo anno il ritorno dopo tantissimi anni dei WHITE SKULL  prossimi ad un nuovo straordinario cd và proprio in questa ottica. Gli amanti della musica power metal/classic metal ci sono  ma sono quelli che sui social si fanno sentire di meno…. ahahaha!

 

Una foto di repertorio dei White Skull

 

Domanda cattivella e senza peli di lingua: in ventitre anni di festival, qual è stata la band peggiore di tutte con cui hai avuto a che fare tra quelle coinvolte nel tuo festival? Tutti gli organizzatori di lungo corso hanno avuto la propria ‘pecora nera’ in fondo e credo che anche l’Agglutination non sia da meno!

Diciamo che tranne nelle prime edizioni con 2 gruppi in particolare, in passato ed oggi abbiamo sempre trovato band che non hanno fatto capricci, anzi sempre molto gentili e loquaci, questo sicuramente perché sono rimasti contenti  sia sotto l’aspetto tecnico che di catering e ci hanno sempre lasciato con un buon ricordo facendoci i complimenti di tutto.

 

Gli Exodus sul palco della ventiduesima edizione del festival, tenutasi lo scorso 21 agosto 2016.

 

Prima di chiudere la nostra breve chiacchierata, credo che un consiglio ai giovani organizzatori eventi da parte di un ‘veterano’ della scena sia sempre gradito!

Domanda difficile, ma quella che posso dire é che c’é sempre da imparare, di sicuro il Sud é davvero penalizzante, ma gli amanti di questa musica sono tanti e  meritano considerazione e supporto anche dalle istituzioni, perché proprio le istituzioni dovrebbero fare di più. Forse i preconcetti che c’erano una volta per la musica del “diavolo” oggi non ci sono più, perché si é capito che ai concerti metal c’é molta più civiltà piuttosto che alle partite e agli altri concerti pop, ma resta sempre difficile riuscire a trovare chi apprezza senza preconcetti. Noi fortunatamente in Basilicata abbiamo delle persone nelle istituzioni che sanno valutare senza pregiudizi e sanno essere anche obbiettivi nel riconoscere almeno anche se non al 100% che questo evento ha una portata notevole e non per niente é definito da anni il più importante festival Heavy metal del Sud Italia e tra le manifestazioni più importanti d’Italia per il suo genere. Sono in tanti che vengono appositamente anche dal Nord per assistere a questo festival. Questo perché é una manifestazione ove non si ha quella ressa delle migliaia di persone ma si può godere davvero un concerto nella massima tranquillità su un grande palco, suoni ottimi e a pochi metri dai musicisti che suonano, facendosi una birra e un panino con la nostra salsiccia locale cotta alla brace… ehehehe cosa vuoi di più? L’atmosfera che si respira all’Agglutination é sempre da festa!

 

Christofer Johnsson​ dei Therion sul palco della ventiduesima edizione del festival, headliner della scorsa edizione.

 

Gerardo è stato un piacere! Speriamo di risentirci presto e ti auguro assieme a tutta la redazione un buon risultato per questa tua nuova edizione dell’Agglutination!

Grazie ancora e vi aspetto il 19 agosto a Chiaromonte (PZ) e sopratutto vorrei gente anche nuova a provare di vedere cosa é l’Agglutination, poi con Venom e Sodom in primis si ripassa la Storia… Perché la storia non và dimenticata!

Intervista a cura di Giuseppe “House” Casafina