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Virgin Steele (David Defeis)

Di - 6 Ottobre 2002 - 2:11
Virgin Steele (David Defeis)

I Virgin Steele come molti sanno, sono una band che rappresenta una fetta di storia molto importante nel panorama
dell’heavy metal degli anni 80, band autrice di alcuni album capolavoro che si sono collocati di grande diritto ai
vertici di tutta la scena epic del tempo, e che oggi sta godendo di una grande e vasta riscoperta da parte del grande
pubblico. Intervistato per Truemetal.it e per la seconda volta il carismatico leader dei Virgin Steele. Stiamo parlando
proprio di David Defeis che in quel di Monza (allo scorso Gods Of Metal) si è dimostrato una persona gentilissima e
disponibilissima anche dal vivo. Le domande sono state effettuate da me e Keledan, buona lettura.

Enzo: Ciao David, volevo chiederti cosa intendi per New True Metal (termine questo
che Defeis ha usato in precedenti interviste per commentare il suo nuovo stile musicale che caratterizzerà il
prossimo album della band).

Quando dichiaro che quello dei Virgin Steele è new metal, non li confronto certo con gruppi come i Korn, ma voglio
dire che andiamo verso qualcosa che abbia un senso storico, ma che allo stesso tempo è qualcosa di meraviglioso e
nuovo. Noi veniamo da determinate radici, come Led Zeppelin, Queen, Dep Purple, Black Sabbath, quindi abbiamo
una storia, un senso della nostra provenienza. Non rigurgitiamo sempre la stessa merda, ma noi apprendiamo nuove
idee, nuove forme di armonia, nuove ritmiche! Quando parlo di queste cose mi sto riferendo a qualcosa di realmente
costruttivo! Non sto dicendo che ciò che chiamiamo new metal è meglio, non è neanche così tanto nuovo. Noi
vogliamo portare in alto le vere tradizioni del metal!! C’è un senso di storia, di rinascita, una crescita , uno sviluppo, c
da ciò da cui veniamo, chiaro?! Il NU di queste altre band invece è più orientato all’Hip Hop, e ci buttano un po’ di
metal dentro. Non che ci sia nulla di male in questo, ma quando parliamo dell’ideologia, l’anima della musica, parliamo
di cose completamente differenti!

Keledan:Credo che molti, come pure io del resto, ascoltando artisti ispirati quali i Virgin Steele si siano
avvicinati alla musica classica. Cosa ne pensi, e quali compositori consiglieresti?

Posso solo dirti cosa piace a me. Mi piace soprattutto Frédéric Chopin, ha composto
principalmente meravigliose partiture per pianoforte, e credo che sia più musica in una pagina dei suoi spartiti che
nell?intera carriera di certe persone, perlomeno più idee musicali. Poi un altro francese, Claude Debussy, Bach, e il
vostro ?paesano?, Giuseppe Verdi, adoro soprattutto il suo Requiem.
Poi Puccini, Monteverdi, Gesualdo, che era un principe che tagliò la testa a sua moglie (compositore di apprezzati
madrigali, fine 1500. ndK). E poi tutti i tedeschi, Haydn, Mozart, Beethoven.


Enzo: Tu e i Virgin Steele verrete mai in tour nel Sud dell’Italia?
Si, spero ti tornare presto in quei posti, a Gennaio penso, quei luoghi storici mi affascinano! Amo lo spirito delle
persone di lì. Nutro una grande speranza di tornare in Calabria, a Cosenza, (a Napoli? ndEnzo), si certo, a Napoli! Si.

Keledan:Ti piace il vino? E quale tipo?
Io amo il vino! Specialmente il vino italiano, ed in particolare quello rosso, mentre il bianco lo associo ai piatti a base
di pesce. Ma in generale il vino rosso è il sangue della vita.

Enzo:Il tuo prossimo album sarà ispirato ancora una volta dalla mitologia classica e dalla storia o imboccherà strade diverse tematicamente?
Bhe penso che perfino quando canto su un album come House Of Atreus, non parlo solo di storia. Si, ti racconto una
storia dell’antichità, ma si tratta solo di una metafora attraverso la quale esprimo le mie osservazioni sulla nostra
attualità. Quindi, anche se troverete riferimenti all’antica Grecia, all’Italia, sto sempre parlando dell’attualità. Vorrei
che questo fosse la cosa più importante che gli ascoltatori comprendessero. Non sto cercando di propinare lezioni di
storia attraverso le tematiche delle canzoni. Magari solo in piccola parte ma, in generale, sto parlando del presente.

Enzo: David puoi spiegarmi del significato della canzone “The Burning Of Rome
(Cry For Pompeii)”?

Bhe, vedi la canzone “The Burning Of Rome (Cry For Pompeii) è una specie di lamento, io parlo di tutte le
meravigliose cose distrutte dalla guerra. Di tutte quelle persone che vivevano in quei bei posti distrutti dal fuoco,
come tu ben sai…vedi, quindi questo genere di argomenti sono metafore, per questo parlo della grandezza di
Roma distrutta, e della distruzione di Pompei, non dalla guerra ma da un’eruzione vulcanica, è tutto una metafora su
come queste cose magnifiche e nobili, che prendono interi cicli di vita per essere costruiti, vengono spazzate via in
un minuto….Noi abbiamo smarrito la nostra strada, l’antichità.

Enzo: Ok, un saluto da parte di tutto Truemetal.
Oh si..grazie del supporto! Possano gli dei essere sempre con voi!!!!!!!!!