Windir: tributo a Valfar e biografia della band
“Il concerto di addio al Rockefeller di Oslo del 3 settembre è stato un tremendo successo. C’erano circa 1200 persone e i Windir, in compagnia del fratello di Valfar, Vegard Bakken, hanno fatto un grande show.
I Windir vogliono ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo evento speciale. Inoltre la band vuole ringraziare Mindgrinder, Finntroll ed Enslaved per aver onorato la memoria di valfar con grandi performances.
Ora i Windir sono storia. Un grazie a tutti coloro che ci hanno supportato, voi sapete chi siete. A tutti gli altri: RAIS TI HELVETE ADLE I HOP! (che la folla si alzi creando confusione n.d.r.)”
Così, il 17 settembre 2004, a 8 mesi precisi dalla scomparsa del loro condottiero, i Windir salutano e ringraziano, se stessi e gli altri. È la fine di una band giovane ma già grande, una band legata alla propria terra come poche altre, tanto da dedicarle tutto: dalle liriche, scritte in Saognamaol, il dialetto locale, ad ogni parte di ogni album. Caratteristiche che hanno donato alla musica dei Windir una capacità evocativa immensa.
Meno importante di Quorthon, meno famoso di Darrel, Terje ‘Valfar’ Bakken se ne è andato nel silenzio generale, quasi nell’indifferenza totale. Oggi ricorre il primo anniversario della sua scomparsa, e TrueMetal ne piange il genio perduto, pubblicando una breve biografia della sua band.
Nati nel cuore dela Norvegia nel 1994 come progetto solista del polistrumentista Valfar, i Windir mossero i primi passi nell’underground nel 1995/96 grazie a due demo intitolati Sognariket e Det Gamle Riket. Le capacità del mastermind di Sogndal emersero fortemente dai due demo tanto che i Windir ottennero immediatamente un contratto. Il debut vero e proprio, intitolato Soknardalr, fu registrato in soli 4 giorni nel gennaio 1997, e vide la luce nell’aprile dello stesso anno. Ancora una volta, a parte la batteria affidata a Steingrim (aka Jørn Holen), ogni singola nota del lavoro è ideata e suonata dal solo Valfar. In men che non si dica Valfar torna al lavoro e il secondo album Arntor, registrato tra l’agosto e l’ottobre 1998, viene forgiato niente meno che ai Grieghallen Studios di Bergen, sotto l’occhio sapiente di quel Pytten che già aveva guidato i passi di Emperor, Immortal, Burzum e Mayhem. Questa volta, ad affiancare Valfar, il quale comunque continua a mettere voce e mani in grande misura, troviamo la presenza di diversi musicisti. Arntor viene pubblicato nell’estate del 1999 in Norvegia e, pochi mesi dopo, in tutto il mondo. Il lato folk dei Windir è divenuto più forte, tanto che diverse tracce dell’album sono motivi popolari riarrangiati. I Windir sono ormai una realtà affermata nella scena scandinava, ma per arrivare al grande salto bisogna attendere l’ottobre del 2001 e la release di 1184. Quello che era una sorta di side-project solista è divenuto una vera e propria formazione, con l’innesco di Hvàll e la sua band, gli Ulcus, anch’essi originari di Sogndal come Valfar. Il feeling con Hvàll è perfetto tanto che i due, al ritorno da sessioni di songwriting singole e separate per il materiale per 1184, si trovarono con le stesse idee linee guida. Ormai tutt’altro che band di culto, ad inizio 2003 i Windir danno alla luce Likferd. Nel giugno dello stesso anno, consacrati da questo secondo gioiello, i Windir attraccarono negli States per un mini-tour. In piena parabola ascendente, il 17 gennaio 2004, Valfar, ovvero Terje Bakken, viene trovato morto per ipotermia a Reppastølen, in una vallata vicino la sua Sogndal.
Aveva 25 anni. Il fumo del suo corpo, bruciato nella chiesa di Stedje, salì verso il cielo 11 giorni più tardi.
Il 4 marzo 2004, con un gesto saggio e corretto, i rimanenti membri della band dichiarano i Windir sciolti. Una fine infelice ma dignitosa, che viene coronata il 3 settembre 2004 da un concerto per onorare la memoria di Valfar al Rockefeller auditorium di Oslo. Lo stesso giorno la band pubblica Valfar, ein Windir, una raccolta di materiale inedito, pezzi live e cover.
Di pochi mesì dopo la notizia dell’ultima uscita che vanterà il monicker Windir: un Dvd atteso per Febbraio 2005, che conterrà immagini dal concerto tributo, festivals e una intervista a Valfar.
Le Recensioni di TrueMetal (che verranno presto aggiornate con l’aggiunta degli album mancanti):
– 1184
– Likferd
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini