Wotan (Salvatore Oliveri e Mario Degiovanni)
Tra una pizza margherita e “qualche” birra, la vostra defender è riuscita ad intervistare face to face i Wotan circa la rimasterizzazione dell’EP “Bridge To Asgard”.
L’album, per chi non ne fosse a conoscenza, è stato autoprodotto ed è uscito in versione digipack il mese scorso con il nome di “Return To Asgard”.
Ma andiamo per gradi….quindi sedetevi e godetevi la lettura.
– Hail Wotan e benvenuti su TrueMetal! Da dove nasce l’idea di rimasterizzare l’EP di “Bridge To Asgard”?
(Sal & Mario) Innanzitutto, grazie a voi di TrueMetal per l’intervista!
(Mario) Per quanto riguarda il discorso della rimasterizzazione, ti posso dire che purtroppo non ci siamo trovati bene con la MyGraveyard, per una serie di motivi. In primis la mancanza di rispetto nei nostri confronti da parte di Giuliano. Mi riferisco proprio all’EP di “Bridge To Asgard”, la cui uscita non è stata un’uscita ufficiale, perché di fatto non è mai esistito un contratto.
(Sal) Ha sfruttato l’immagine dei Wotan per interesse personale. Abbiamo deciso di fare questa autoproduzione in modo tale che i fans potessero ascoltare le vecchie canzoni e anche alcune di quelle nuove (“Balmung”, “Alberich the Dwarf” e “Deadly Challenge”). Inoltre a noi ci è servito per capire quali suoni dovessero essere utilizzati nelle diverse canzoni. Se ci fate caso, “Balmung” ha i propri suoni, “Alberich” né ha degli altri e “Deadly” altri ancora. Dobbiamo capire effettivamente quello che vogliamo, ma su una cosa siamo sicuri: “Alberich” così non va. Tutte le registrazioni verranno fatte da Alex Mark Scott (che ha suonato con noi al Rock Inn Somma) però, molto probabilmente, il mixaggio e la masterizzazione verranno fatte da un’altra parte.
(Mario) Non miriamo ad una futura autoproduzione perché sarebbe un bagno di sangue (Mario ride! – ndr), però cercheremo di tenere sotto controllo le nostre produzioni che verranno sempre affidate ad altri. In caso contrario, produrremmo noi i futuri lavori, questo perché vogliamo essere sempre presenti in quello che facciamo dalla A alla Z. I Wotan non sono e non staranno mai sotto a nessuno. (DeMaio rulez?! – ndr)
– Nella ristampa, come avete già detto, sono presenti tre new songs, ma vengono ripresentate in una versione differente sia nel suono che negli arrangiamenti. Parlatemi di questa vostra scelta.
(Mario) Già! Volevamo assolutamente far uscire l’album per il Rock Inn Somma e abbiamo fatto un po’ tutto di fretta, infatti molte cose non sono venute esattamente come le volevamo, tipo inserire degli effetti di spada in “Balmung” (vi ricorda per caso “Power of Thy Sword” dei Manowar? -ndr). Per quanto riguarda “Alberich” verrà sicuramente ri-registrata la chitarra, perché così com’è non mi soddisfa. E’ lenta e vorrei riuscire a velocizzarla un pò.
(Sal) L’abbiamo fatto per capire come vogliamo effettivamente i suoni e che tipo di registrazione dobbiamo fare. Essendo un concept (Sal aveva detto contest! AHAHAHAH! – ndr) ogni canzone avrà qualcosa di particolare, quindi queste tre songs ci sono servite soprattutto per quello.
(Mario) Non saranno stravolte, ma ci saranno cose in più e più particolari. Sicuramente avranno un altro mixaggio.
– In questo EP è presente anche una guest star coi controcazzi, sto parlando di Stefano “Sebo” Xotta (UTEZ), alla chitarra in “Balmung”. Da dove nasce questa collaborazione?
(Mario) Xotta è un mio carissimo amico. Un’ amicizia che dura da 25 anni. Lui è sempre stato non un passo, ma una cima avanti a tutti! Siccome nei vari album che abbiamo fatto, gli ho sempre chiesto di partecipare ma alla fine non si combinava mai niente…questa volta è andata! Lui è una persona straordinaria e molto umile, fai conto che la prima take che ci ha mandato andava benissimo già così com’era, ma lui mi ha comunque chiesto di avvisarlo in qualsiasi caso e per qualsiasi cosa.
– Il mese scorso abbiamo potuto (FINALMENTE) riascoltarvi in Italia, al Rock Inn Somma. Che effetto vi ha fatto, dopo tanto tempo, partecipare ad un festival italiano?
(Sal) Essendo molti anni che non suoniamo in Italia, ci aspettavamo molte persone, ma non ci aspettavamo certo tutta quella partecipazione, sia da parte del pubblico che dell’organizzazione. Parlando proprio di organizzazione…è stata perfetta e professionale, da quando siamo arrivati al pomeriggio fino a quando non abbiamo finito di suonare. Non ce lo saremmo mai aspettato! Poi, secondo me, abbiamo suonato alla grande perché ci sentivamo a casa!
(Mario) In Italia non ci è mai capitato di sentire tutto quel calore da parte del pubblico.
– Sempre parlando del Rock Inn Somma, cosa potete dirmi riguardo all’assenza del vostro batterista Lorenzo Giudici?
(Sal & Mario) Purtroppo, dopo 16 anni di militanza nei Wotan è finita la collaborazione, sia per divergenze musicali che limite tecnico. Tutte queste cose, messe assieme, ci condizionavano…e non poco. Il problema è stato il fatto che il festival era imminente e ci serviva qualcuno che ci potesse accompagnare.
(Sal) Ho contattato prima Emiliano “Kiske” (DoomSword, Fury ‘n Grace) per chiedere se voleva suonare con noi al Rock Inn Somma, ma la settimana successiva si è infortunato ad una caviglia (la solita sfiga! -ndMario). Abbiamo avuto un colpo! In quel momento ci siamo sentiti male! Pensavamo che dovessimo saltare il festival, ma fortunatamente lui ci ha dato il numero di Sergio “Serz” Gasparini (DustInEyes). Così l’ho contattato, gli abbiamo spedito le canzoni e abbiamo provato subito dopo. Ricordo che la prima canzone fatta assieme è stata “Hussard De La Mort”. Dopo averla finita, ci siamo guardati in faccia ed abbiamo esclamato “OK…si va!”
Concerti futuri?
(Mario) Sicuramente in Grecia l’8 e il 9 di novembre, tutte e due ad Atene. Possiamo dire che dal festival a Somma abbiamo deciso di rimetterci in pista, anche per suonare di più in Italia.
(Sal) Faremo il possibile, anche perché c’è un maggiore interesse, da parte di tutta la band, nel suonare di più in Italia. Il Rock Inn Somma è stato per la band un nuovo punto di partenza.
– Bene, ora veniamo al dunque. Cosa ci potete dire circa la probabile uscita di “Das Nibelungenlied”?
(Mario) Ti posso dire nei primi mesi del 2014.
(Sal) Sicuramente vi terremo aggiornati sui nuovi sviluppi. Troverete le notizie sulla nostra pagina Facebook.
– Ci dobbiamo aspettare delle collaborazioni o delle sorprese nel nuovo album?
(Mario) Non ci saranno moltissime collaborazioni. Quelle poche non saranno comunque nel mondo del metal. Abbiamo contattato una soprano per “Suspect” e riproporremo Xotta in “Balmung”. Ma non è detto che non ci possano essere delle sorprese….
Ok, siamo alle battute finali. Cosa vorreste dire ai lettori di TrueMetal?
(Mario) Di supportare il metal. E quando ci sono iniziative che non comprendono i soliti nomi (tipo Iron, Manowar, etc), di sostenere i gruppi di nicchia.
(Sal) L’importante è che continuino ad ASCOLTARE la musica e non a SENTIRLA..che è ben diverso! Come ha già detto Mario, di supportare i gruppi di nicchia e italiani, che valgono sicuramente tanto, anche se non hanno la possibilità di suonare. In Italia ci sono delle band veramente valide, ma che non hanno la possibilità di emergere nel panorama metal del bel paese, dove si dà più spazio ai gruppi cover piuttosto che alle band che propongono pezzi propri. All’estero questo non succede e ciò spinge le band nostrane ad andare inevitabilmente là.
Con queste ultime parole si chiude la mia intervista ai Wotan. Dalla Valle dell’Epic è tutto. Alla prossima!
Stay tuned, stay heavy.
Nadia “_Spugna_“ Giordano