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Live Report: All Them Witches + Elder @ Alcatraz (MI) – 23/10/2025

Di Martina L'Insalata - 26 Ottobre 2025 - 3:03
Live Report: All Them Witches + Elder @ Alcatraz (MI) – 23/10/2025

Live Report: All Them Witches + Elder @ Alcatraz (MI) – 23/10/2025
a cura di Martina L’Insalata

 

Milano, 23 ottobre: l’Alcatraz questa sera è pronto ad accogliere gli All Them Witches, una delle realtà più promettenti del rock moderno. Con loro in apertura gli Elder, direttamente dal Massachusetts.

Si va in scena, inizia lo show ed a farla da padrona non è solo la musica: il light design scandisce benissimo i quarantacinque minuti di set degli Elder: poche canzoni – non possiamo contarle nemmeno sulle dita d’una mano, ma lunghe abbastanza da farsi apprezzare da tutti presenti tra una birra e l’altra. Iniziano con Compendium, brano datato 2015. Tra le canzoni più recenti proposte dal vivo ci sono In Procession e la doppia Merged in Dreams – Ne Plus Ultra. 

I suoni che ne escono sono assai psichedelici, a volte più lenti e altre volte più pesanti ma ogni singolo strumento riesce a farsi spazio e dominare il palco: in un genere dove tra lo stoner e lo psych dove le chitarre tendono a catturare la maggior parte dell’attenzione anche basso, batteria e voce si difendono benissimo, rendendo il set e la band stessa davvero bilanciati. Gli Elder chiudono il set con Gemini, più stoner delle precedenti: le luci non sono più viola e blu ma di un rosso più caldo, accompagnando alla perfezione l’esperienza di un evento ben fatto tanto nei suoni quanto nei visual.

 

 

Dopo di loro è finalmente il momento degli All Them Witches. Entrano su War Pigs ed è un momento speciale: un sacco di persone cantano a gran voce i Black Sabbath, ogni parola scandita da Ozzy e il riff di Tony Iommi. Un minuto o poco più di condivisione di un qualcosa che è più grande di tutti noi e che ci è ormai letteralmente cucito addosso. Il quartetto di Nashville inizia con Enemy of My Enemy e dopo essersi presentata lancia la bomba intitolata When God Comes Back. C’è spazio per una nuova canzone, dal titolo Culling Line, seguita dalla più datata Workhorse

Quel che esce dagli amplificatori è pura magia: a volte sembra di avvertire la presenza fortissima di Jim Morrison e delle tastiere di Ray Manzarek dei Doors, altre volte c’è nell’aria un po’ più di stoner, la psichedelia moderna che quasi strizza l’occhio a quella dei Pink Floyd, l’oscurità degli stessi Black Sabbath. Eppure nonostante tutto questo, gli All Them Witches riescono a tirare fuori dalle loro chitarre un sound proprio ed autentico, ispirato ma non copiato, assolutamente personale: del resto, chi è che ad oggi suona il violino elettrico nello stoner? È proprio questo lo strumento che domina e rapisce l’intera attenzione del pubblico su Diamond, nonostante i riff accattivanti. È la ciliegina sulla torta di un’esperienza sensoriale guidata da luci e musica in egual modo.

Dallo stoner di 1×1 e dal rock’n’roll assordante della nuova Hold Up Say What? si arriva al magico e puro blues di The Marriage of Coyote Woman, passando per il prog di Angel on the Wayside. Le parti strumentali spesso sono un crescendo di ritmi e suoni, come su See You Next Fall e Bulls. Un solo encore con Alabaster, ennesimo crescendo di volumi della serata: si riaccendono le luci e mi chiedo dove mi trovo, che giorno sia e cosa ho appena vissuto. Accanto a me una ragazza chiede a gran voce una “one more song”, prova di quanto non se ne abbia mai abbastanza. L’esperienza sensoriale termina ma ci rimane cucito addosso, proprio come l’intro della serata da cui tutto, letteralmente tutto, è iniziato.

 

 

Photo Report completo: https://www.truemetal.it/live/all-them-witches-elder-alcatraz-mi-23-10-2025-1208931