Live Report: Bai Bang + Kissing Venus + Shaastra – Bresso (MI)

Di Giacomo Cerutti - 30 Settembre 2013 - 11:13
Live Report: Bai Bang + Kissing Venus + Shaastra – Bresso (MI)

BAI BANG + KISSING VENUS + SHAASTRA
20/09/2013 @ BLUE ROSE SALOON, BRESSO (MI)
 


 

E’ ormai chiaro lo scopo principale del Blue Rose Saloon sia riuscire a soddisfare tutti i palati del panorama rock/metal. Non stupisce, dunque, che stasera tocchi al classico e sempreverde hard rock degli svedesi Bai Bang, band che da molti anni non calcava il suolo italico. Verso le 21:00 il pubblico inizia ad affluire verso il locale e l’attesa prima del concerto viene mitigata dagli ospiti della serata, molto simpatici e disponibili nell’intrattenersi con gli appassionati finora accorsi.
 

Salgono sul palco gli Shaastra. La band italiana, ad ora autrice del demo “My Remorse”, dopo molti cambi di line up è passata da una formazione a tre ad una a quattro elementi, con l’aggiunta di un secondo chitarrista. Con il loro repertorio rock, i meratesi allietano i presenti inizialmente con pezzi piuttosto soft, per poi proseguire aumentando il voltaggio e dirigendosi su riff incalzanti e riusciti assoli di chitarra. Buona la tenuta vocale, con uno stile che ricorda molto i Placebo; infine per dare una scossa, gli Shaastra aggiungono la cover di Billy Idol “Rebel Yell”. Una buona esibizione per quanto l’affluenza non sia particolarmente elevata; inoltre, per essere un opening act, il loro show dura molto (forse troppo) e onestamente la voglia di vedere l’headliner si fa sentire.

Photo Report a cura di Gabriele Temporiti

Setlist:
01. Growin’ Up
02. My Remorse
03. Tears Full Of Sorrow
04. Too Hard To Say
05.Maya’s Veil
06. Lloyd’s Boudoir
07. So Close To My Eyes
08. Rebell Yell (Billy Idol cover)

 


 

Dopo un rapido cambio palco entrano in scena gli italiani Kissing Venus. Nati nel 2010 su inziativa del cantante Christian Rancati, registrano proprio quell’anno il primo omonimo EP. In seguito partecipano ad “Atlantic Breeze”, dove conquistano il premio come Best Modern Style Band, e all’“Epic & Fantasy Management & Booking” di Verona classificandosi secondi e conquistando l’opportunità di intraprendere un mini tour europeo. Accolti calorosamente, partono con “I Got A Gun”: l’impatto sonoro è decisamente più accattivante, Francesco “Zure” Zuretti  e Nicola “Nick” Casiraghi  suonano riff solidi sostenuti da Moreno “Sguangia” Teriaca  al basso ed accompagnati da Giuseppe “Jus” Cuscito dietro le pelli. Con il passare dei minuti, inoltre, il frontman e fondatore Christian “Chris Noir” Rancati, oltre che un buon timbro vocale, dimostra di essere in possesso di una ottima tenuta del palco. Complessivamente i KV hanno una presenza scenica energica, danno il meglio di se stessi e in più si divertono: ogni canzone è accompagnata da applausi e la gente salta e balla con entusiasmo. Anche loro omaggiano, curiosa coincidenza, Billy Idol con “Shock To The System” e vanno a concludere, con “Red Lips”, un’ottima esibizione di sano rock.

Photo Report a cura di Gabriele Temporiti

Setlist:
01. I Got A Gun
02. Can’t Wait Tomorrow
03.Don’t Wanna Believe
04. Endangered Animals
05. 2 nd – Rate
06. John Marston
07. On Stage In Paradise
08. Stupid Song
09. Shock To The System (Billy Idol cover)
10. Red Lips

 

Bene signori, siamo giunti al piatto forte: i mitici Bai Bang si accingono a prepararsi sullo stage mentre i fans prendono posizione in trepidante attesa. La loro carriera è iniziata nell’88 ed hanno avuto il privilegio di farsi le ossa condividendo il palco con artisti del calibro di Alice Cooper, LA Guns, Dio, Ratt e Pretty Maids. I numerosi cambi di formazione succedutisi negli anni non sembrano, peraltro, averli affatto indeboliti. Introdotti da una festosa intro, i nostri beniamini irrompono con “Everibody Everywhere” tratta dalla loro settima nonché ultima fatica “All Around The World”, e riscaldano l’atmosfera in un attimo. Dalle chitarre di Pelle Eliaz e Jens Lundgren dilagano riff corposi contornati da assoli frizzanti, accompagnati dalle linee di basso di Christoffer Svensson e dallo scalpitante Johnny Benson dietro alle pelli. Impossibile stare fermi con un tale sound e la voglia di ballare contagia un po’ tutti i presenti a macchia d’olio. Tutti i pezzi sono molto orecchiabili e cantati all’unisono; alcuni titoli? “Rock It”, “Come On”, e “Livin My Dream”, tutte eseguite sotto la guida del carismatico frontman, nonché membro originale Diddi Kastenholt, il quale oltre alle sue ottime doti canore, dimostra la sua forte interazione col pubblico incitandolo a cantare ed applaudire a tempo. Lo show procede prosegue con un coinvolgente assolo di batteria e vari altri brani fino a “Run To the End”; ma non preoccupatevi non è finita! Il rumore degli applausi è sovrastato dalle richieste del bis e la band non ha certo intenzione di lasciare gli spettatori a bocca asciutta, andando a sprare le ultime due cartucce: “Born To Rock” e la title track “All Around The World”, per un finale scoppiettante. Una performance, in una parola, strepitosa da parte di una band estremamente energica e compatta che suona divertendosi e mettendoci anima e cuore, catturando tutto l’entusiasmo dei presenti.

Photo Report a cura di Gabriele Temporiti

Setlist:
01. Everybody Everywhere
02. Come On Rock It Livin My Dream
03. Are You Ready
04. Gonna Make It
05. Crazy
06. Rock It
07. Bai Bang
08. Drum solo
09. Livin My Dream
10. I Love The Things You Hate
11. Big Time Party
12. Run To the End

Encore:
13. Born To Rock
14. All Around The World

Live Report a cura di Giacomo Cerutti