Alternative Metal

Live Report: Cayne @Serraglio Milano, 18/05/2018

Di Vittorio Cafiero - 29 Maggio 2018 - 23:04
Live Report: Cayne @Serraglio Milano, 18/05/2018

A tanti, troppi anni dalle loro ultime apparizioni dal vivo, i milanesi Cayne tornano a calcare le assi del palco e lo fanno per un evento speciale, la presentazione del nuovo album “Beyond The Scars” in uscita a Giugno ancora una volta su Graviton Records. Dopo la temporanea  interruzione delle attività e diversi avvicendamenti importanti in line-up, i nostri hanno scelto il Serraglio (bel locale, seppur ancora poco conosciuto, in zona Lambrate) per riunire fan e amici in un concerto che si è velocemente trasformato in una bella festa tra appassionati, dove una volta tanto il divertimento si è avvertito non solo nel parterre, ma anche on stage.

Dopo l’apertura della serata a cura dei Jellygoat, gruppo di Milano autore di un grunge rock ad elevato contenuto tecnico debitore del sound di Seattle (specialmente nella voce di Alessio Corrado, davvero vicino a Eddie Vedder nel timbro e nello stile), è “The Boys Are Back In Town” dei Thin Lizzy ad accompagnare l’entrata in scena dei Cayne. Inizio migliore non poteva esserci (l’involontaria captatio benevolentiae verso chi scrive è totale, venga messo agli atti) e la band approfitta di un pubblico già caldo lanciandosi subito nella presentazione di un buon numero di pezzi estratti dal disco in uscita. Vero che alcuni di essi sono già disponibili on-line da mesi, tuttavia è innegabile che la presa sia veloce su un pubblico immediatamente coinvolto. Si nota subito che la band è positivamente emozionata e sui volti dei musicisti traspare un’evidente soddisfazione nel poter finalmente proporre la propria musica dal vivo. I nuovi pezzi non sono distanti dal quelli dell’album precedente: un hard rock/metal orecchiabile seppur non banale, arricchito da arrangiamenti curati e dagli interventi al violino del vivacissimo tastierista Giovanni Lanfranchi. Dopo l’opener “No Answer From The Sky”, è il modern metal della successiva “Torn Apart” ad risaltare, grazie al suo tiro robusto e al crescendo fornito dal refrain. La setlist procede tra una “Blessed By The Night”, sfrontata nel testo e nell’incedere e una “One More Chance” più meditativa ma altrettanto coinvolgente. Vale la pena tornare sull’apporto fornito dal violino, molto presente, utile per dare quel tocco di originalità ed eleganza alle composizioni, niente affatto ridondante e, soprattutto, lontano da qualsiasi connotazione folk. Tempo di tornare sui pezzi più datati ed è subito l’inno “Together As One” ad accendere il pubblico che fatica a rimanere fermo. Se ne rende conto il frontman Giordano Adornato che non esita a lasciarsi trascinare dall’entusiasmo e si rivolge alla platea con continui ringraziamenti e manifestazioni d’affetto per niente di routine. Nonostante sia passato molto tempo dalle ultime esibizioni dal vivo, la band è assolutamente in palla e fornisce una performance compatta e ben rodata. Dal vivo, oltretutto, i Cayne perdono quella “rotondità” percepibile su cd, tanto da suonare più heavy e ruvidi all’orecchio di chi ascolta; merito forse anche del nuovo deus ex machina Diego Minach: i nostri infatti nel corso degli anni si sono separati da quel genio musicale che risponde al nome di Marco Barusso (chitarrista e, soprattutto, produttore/arrangiatore di altissimo livello nel mondo del rock e pop), ma hanno incrociato la strada con l’altrettanto talentuoso Minach, che ha subito occupato il posto di songwriter e produttore. Osservando l’esibizione e l’impatto live, specialmente di ritmica e riffing, il suo operato viene fuori robusto e appunto contribuisce a dare alla band un approccio più metal e in your face. E’ già tempo di bis; a sorpresa viene suonata “Wasted Years”, di voi-sapete-chi, in una versione forse ancora più corale dell’originale e il pubblico canta all’unisono. Chiude la moderna e pesante “Addicted” a sigillo di una gran bella serata, definibile molto semplicemente ‘divertente’: per il pubblico, ovviamente, ma quando i primi a divertirsi durante lo show sono gli stessi musicisti sul palco, allora si può essere sicuri che si sia trattato di un grande show.

Setlist:

No Answers From The Sky
Torn Apart
Slave
Free At Last
Blessed By The Night
Bad Blood
The Asylum OF Broken Hope
One More Chance
Together As One
King Of Nothing
Celebration Of The Wicked
Black Liberation
–Encore–
Wasted Years
Addicted

Vittorio Cafiero

– Si ringrazia Omar Lanzetti per le fotografie gentilmente concesse (Omar Lanzetti Portfolio) –