Live Report: Fusi di Rock Festival a Gorizia
FUSI DI ROCK FESTIVAL
www.myspace.com/fusidirock
23 luglio 2009, Turriaco (Gorizia)
INTRODUZIONE
(a cura di Nicola Furlan)
Tre bei concerti da godersi in questa serata d’apertura del Fusi di Rock, festival che per la prima volta da quando esiste propone tre giornate di non-cover band. Una scelta vincente data la numerosa presenza di fan accorsi a sostenere realtà italiane e straniere che, per la serata in questione, vedono sul palco due dei più bravi guitar hero che la storia del rock abbia mai partorito ovvero Vinnie Moore (UFO) e Kee Marcello (Europe). Ad aprire lo show sono i triestini Sinestesia, importante realtà progressive metal che a breve darà alla luce il secondo studio album della carriera.
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SINESTESIA
(report a cura di Nicola Furlan)
(foto a cura di Daniele Peluso)
L’omonimo esordio discografico del 2007 attirò l’attenzione dei media e degli amanti del progressive, ma ancor più permise a De Micheli e compagni di calcare il presitigioso palco del Gods of Metal come opener band nella giornata che vide headliner Dream Theater ed Heaven and Hell. Altre furono le manifestazioni live importanti che li videro protagonisti. Si ricorda ad esempio le date a supporto di Mick Pointer, storico batterista dei neo progressive rockers Marillion, che diede il via allo “Script for Amester’s Tour”, tour commemorativo i venticinque anni dalla release del capolavoro “Script for a Jester’s Tear”, piuttosto che quella straordinaria dell’Allianz Theater ai The Musical Box, cover band storica dei Genesis.
Ancora non inciso sul nuovo e secondo full-length della carriera, l’unico inedito proposto è intitolato The Birth, The Death, Trance by the River ed ha colpito nel segno lasciando un bel punto di domanda sull’attesa nuova release attualmente in produzione. Ritmiche, soli e melodie lasciano presagire un disco di tutto rispetto, ma sopratutto hanno evidenziato una crescita compositiva inaspettata. Tanta qualità e interesse anche per i cinque esecutori: i ragazzi ci sanno davvero fare! Dalle raffinate spirali ritmiche intrecciate dal duo Sala/Marchesich, dalla voce poderosa e pulita di Riccardo De Vito, fino ai botta e risposta tra due straordinari musicisti come Bravin e De Micheli, si è colto davvero quel qualcosa in più che ipotizza un futuro brillante e pieno di attenzioni. Prima della cover di Burn dei Deep Purple con ospite alla voce Rudy dei Burnin’ Dolls, chiude la serata il pezzo più rappresentativo di “Sinestesia” ovvero Aquarium, brillante sigillo di un concerto davvero ben riuscito.
Setlist:
The Birth, the Death, Trance by The River
Rush
The End?
Mankind’s Addiction
Immune
Aquarium
Burn (Deep Purple cover)
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VINNIE MOORE e KEE MARCELLO
(report a cura di Daniele Peluso)
(foto a cura di Daniele Peluso)
Kee Marcello e Vinnie Moore sul palco del Fusi Di Rock ha lo stesso, forte, impatto emozionale della visione di una cometa in un cielo stellato. La possibilità di stare a contatto con due leggendari chitarristi in un luogo così atipico non è decisamente cosa di ogni giorno. Dopo la prestazione quasi perfetta dei Sinestesia, tocca alla classe innata del chitarrista di Newcastle; Vinnie Moore sfodera una prestazione particolarmente ispirata che ha regalato al pubblico sonorità accattivanti e curate, un esempio vivente di quanto di buono può fare un uomo, aggrappato fedelmente alla propria chitarra.
Il chitarrista in forza agli Ufo ha regalato ai presenti un repertorio fatto di quasi trent’anni di palchi e concerti, una carriera di tutto rispetto iniziata nel lontano 1985 con l’album “Soldiers Of The Night” dei Vicious Rumors. Niente da eccepire: il concerto fila via senza trovare ostacoli, avvolto in un limbo dorato creato ad arte da un musicista eccezionale, capace ancora oggi di far venire la pelle d’oca a chi ha la fortuna di ascoltarlo.
Poco tempo per sistemare cavi e accessori, e per far rifiatare basso e batteria che restano di supporto anche a Kee Marcello, e si riparte. Lo storico membro degli Europe prende possesso del centro palco e inizia la sua esibizione con una ventata di energia che presagisce una esibizione frizzante e trascinante. Ma a dire il vero, personalmente, non sono stato coinvolto più di tanto. Forse le aspettative erano decisamente superiori alla realtà delle cose, fatto sta che l’esibizione mi è sembrata fiacca, forse dovuta a una proposta musicale non particolarmente brillante.
Il pubblico si scalda davvero, solo quando il chitarrista propone Rock the Night celebre successo degli Europe, un po’ meno con Ready or Not contenuta nell’album “Out of This World”, quarto disco della band svedese. Niente di eccezionale dunque; da segnalare il finale dell’esibizione, dove il duetto dei due chitarristi ha sollevato un po’ le sorti del concerto, altrimenti un po’ troppo piatto e privo di spunti come le due esibizioni precedenti.
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NOTE DI CHIUSURA
(a cura di Daniele Peluso)
Una nota assai lieta, a mio giudizio, e stata l’organizzazione dell’evento: precisa, calorosa e estremamente professionale. I partecipanti hanno potuto godersi la musica proposta in uno spazio assolutamente perfetto, ben fornito di servizi accuratamente selezionati. Per i più giovani (ma non solo) un plasma con l’immancabile guitar hero, per i più attempati e assetati avventori ottimi piatti alla griglia e ettolitri di spumosa, fresca birra alla spina. Tutti gli ingredienti necessari per la buona riuscita del concerto ci sono stati: al prossimo anno, Fusi di Rock!
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