Heavy

Live Report: Ghost @Alcatraz (MI)

Di - 23 Aprile 2017 - 9:51
Live Report: Ghost @Alcatraz (MI)

GHOST +  ZOMBI

19/4/2017 @LAlcatraz (MI)

 

ghost locandina milano 2016

 

 

 

zfront1

 

 

Direttamente da Pittsburgh (Pennsylvania) arrivano gli Zombi, all’anagrafe Steve Moore, basso e synth, e Anthony Paterra, batteria. Un duo con soli brani strumentali, basi del synth mandate in loop sulle quali costruire evoluzioni sonore con la sola sezione ritmica, che catturano l’attenzione del pubblico e che in più di un’occasione strizzano un occhio alle colonne sonore dei nostrani Goblin. Quello che si denota è soprattutto la complementarità che si viene a creare tra i due musicisti, completamenti assorti nell’esecuzione della loro opera. Scelta decisamente coraggiosa e un po’ fuori dagli schemi, ma accolta decisamente bene dal pubblico che saluta la band con giusti applausi.

 

 

Una nota di merito va alla splendida scenografia usata per la serata, sullo sfondo un telo suddiviso in tre parti, rappresentano delle vetrate dalle quali emergono demoniache figure, batteria e tastiera sono montate su due soppalchi e in mezzo una scalinata che verrà calcata più di una volta da Papa Emeritus. Un finto pavimento, infine, è suddiviso a quadrati bianchi e neri, scelta di alta classe.
Le note di “Miserere Mei, Deus” e della successiva “Masked Ball” portano sul palco i nuovi Nameless Ghoul, ma solo quando il Papa appare ai fedeli con “Square Hammer” il rituale può finalmente avere inizio. Le movenze lente ma elegantemente solenni e la sua voce, forse un po’ sottotono, fanno presa da subito sul pubblico che fin dal primo pezzo proposto non smette di cantare e saltare. Anche la teatralità reclama la sua giusta parte, e su “Con Clavi Con Dio” non può mancare l’incensiere con cui diffondere fragranze per il nostro dio oscuro, così come non potevano mancare le Sisters Of Sin, due ragazze scelte tra il pubblico e vestite da suore, che sulle note di “Body And Blood”, distribuiscono ostie e vino ai fortunati della prima fila, con tanto di benedizione o maledizione papale. Anche i nuovi Nameless Ghoul si dimostrano all’altezza della situazione dando il massimo su ogni esecuzione, saltano, corrono, salgono sulle casse del palco , incitano il pubblico  a battere le mani a tempo, dimostrando definitivamente che sotto quelle maschere si celano persone completamente diverse da quelle di due anni fa, molto più composte  e meno dedite all’esibizionismo. La strumentale “Devil Church”, lascia il tempo al Papa di cambiarsi d’abito, e ripresentarsi sul palco nella più elegante versione Fred Astaire, per tornare al suo pubblico con “Cirice”, anticipata dal divertente scambio di accordi iniziale tre i due chitarristi. “Year Zero”, si abbatte sui presenti con tutta la travolgente potenza del suo coro, ma è con gli spettacolari giochi di luce su “He Is”e con la sua magnifica interpretazione, che si tocca l’apice della serata. “Absolution”, la più metallica “Mummy Dust”, “Ghuleh/Zombie Queen”, infine “The Ritual”, dove Papa indica uno per uno i suoi Nameless Ghoul, che ricevono le loro personali ovazioni, conducono troppo rapidamente alla fine di uno spettacolo che fosse per il pubblico potrebbe durare altre ore. Ma i Ghost non vogliono lasciare i loro fedeli a bocca asciutta, e con “Monstrance Clocks” preceduta da un lungo discorso di Papa Emeritus si congedano definitivamente, con la promessa di una seconda data a Milano, promessa che molti dei presenti vorrebbero fosse mantenuta in tempi stretti, nella speranza che le future vicissitudini legali non inficino il futuro di una band che può dare ancora molto ai propri fan.

 

Tracklist
Miserere Mei, Deus
Masked Ball
 (Jocelyn Pook)  
1. Square Hammer
2. From the Pinnacle to the Pit
3. Secular Haze
4. Con Clavi Con Dio
5. Per Aspera ad Inferi
6. Body and Blood
7. Devil Church
8. Cirice
9. Year Zero
10. He Is
11. Absolution
12.Mummy Dust
13. Ghuleh/Zombie Queen
14. Ritual
Encore:
15. Monstrance Clock
The Host of Seraphim
 (Dead Can Dance)