Live report: Raven, Girlschool e Harmonic Generator al Legend

Di Stefano Ricetti - 16 Dicembre 2013 - 9:00
Live report: Raven, Girlschool e Harmonic Generator al Legend

Inghilterra, fine anni ’70, nasce la New Wave Of British Heavy Metal e band come Iron Maiden, Saxon, Def Leppard e centinaia di altre muovono i primi passi e gettano le basi di quello che sarebbe poi diventato l’Heavy Metal che noi tutti amiamo e conosciamo.

Stasera il Legend Club (Ex-Legend 54) di Milano ospita l’unica data italiana del “Live At The Inferno/Demolition 2013”, Tour che due gruppi leggendari di quegli anni, Raven e  Girlschool, hanno deciso di intraprendere insieme in giro per l’Europa.

Oltre a queste due leggende dell’Heavy Metal, la serata prevede in apertura l’esibizione dei giovani Harmonic Generator.

Il Legend Club è un’ottima location per eventi del genere, soprattutto se le band amano stare a stretto contatto col pubblico prima, durante e dopo il concerto; infatti non è stato difficile per i presenti incontrare le band per scambiarci due chiacchiere, scattare foto e chiedere autografi.

Vediamo ora com’è andata questa serata all’insegna della storia e delle sonorità più classiche.

 

Harmonic Generator

Gli Harmonic Generator iniziano il loro show alle 21 circa davanti ad un locale ancora poco affollato.

Il loro sound risulta più influenzato dalla musica degli Alter Bridge e dei Guns N’ Roses, piuttosto che da quella di band come Raven e Girlschool, ma al pubblico presente sotto al palco non sembra interessare. I cinque si dimostrano fin dall’inizio carichi ed entusiasti di suonare per la prima volta in Italia e soprattutto davanti ad un Legend Club così partecipe.

Dopo una buona mezz’ora di show, i nostri ci salutano ottenendo un buon riscontro da parte dei presenti, lasciando la scena alle Girlschool.

 

Girlschool

Le Girlschool ci hanno abituato a visite frequenti in tutta la Penisola ed è quindi comprensibile che anche dopo 35 anni di onorata carriera godano ancora del supporto di un buon numero di fan desiderosi di assistere ai loro show. Le gentili donzelle salgono sul palco più cariche che mai esordendo con i classiconi “Demolition Boys” e “C’mon Let’s Go”.

Le Nostre tra un pezzo e l’altro si fermano il tempo necessario per accordare gli strumenti, introdurre i pezzi e incitare un pubblico che sembra non averne mai abbastanza.

La scaletta proposta attraversa tutti i periodi della loro carriera; si va dalle storiche “Hit & Run”, “Never Say Never”, “Screaming Blue Murder”  alla più recente “I Spy” estratta dal recente “Legacy”.

Il primo pogo della serata scoppia sulle note di “Race With The Devil” cantata a gran voce da tutto il locale.

Neanche il tempo di prender fiato che le Girlschool partono con l’ultimo pezzo, “Emergency”, un’altra pietra miliare della NWOBHM.

Le Girlschool ci hanno dimostrato per l’ennesima volta di non essere una semplice versione al femminile dei grandissimi Motorhead, ma una band che ha fatto la storia dell’Hard N’ Heavy e che è stata d’ispirazione per moltissime band. A dimostrazione di ciò, il Legend Club saluta calorosamente le Nostre veterane dell’Heavy Metal con la speranza di vederle al più presto dalle nostre parti.

 

Raven

Le luci si spengono e finalmente i fratelli John (basso e voce) e Mark Gallagher (Chitarra) e il batterista Joe Hassenvalder (nei Raven dal 1987) entrano in scena agghindati di tutto punto; I fratelli Gallagher si presentano sul palco con maglietta e smanicato di pelle d’ordinanza, mentre Joe Hassenvalder (Batteria) vestito tutto di nero.

“Take Control” è il pezzo scelto per iniziare lo show, seguito dal classicone “Live At The Inferno”, cantato da tutti i presenti. John non si risparmia in acuti, quanto Mark in assoli e Joe non lascia neanche un attimo di tregua alle sue pelli.

L’entusiasmo del pubblico è incontenibile e non si placherà fino al termine dell’esibizione dei tre corpulenti metallari tra cori, pogo, headbanging, stage diving e invasioni di palco. Durante lo show una ragazza salita sul palco dà addirittura un bacio sulla guancia a Mark tutto intento a suonare.

I Raven continuano con “All For One” e “Take Hard”, ma il culmine dello show viene raggiunto con l’esecuzione di “Rock Until You Drop” iniziata con John che incita tutti i presenti a cantare con lui e a fare più casino possibile.

I due fratelli Gallagher sono euforici tanto quanto il pubblico presente; saltano da una parte all’altra del palco e ogni occasione è buona per scherzare tra loro e con le prime file.

Prima di salutarci, i Nostri ci regalano altri tre classici del loro repertorio: “On And On”, “Breaking the Chains” e “Don’t Need Your Money”.

I Raven lasciano il palco con un sottofondo fatto di applausi e cori inneggianti il loro nome, il giusto tributo per un gruppo che ha fatto la storia della NWOBHM.

La serata è giunta al termine e non ci resta che tornare a casa, consapevoli di aver partecipato ad un evento che borchie, pelle, sudore e tanto sano Heavy Metal hanno reso memorabile.

Visto l’ottimo riscontro, speriamo di assistere in futuro ad altri eventi del genere.

 

Paolo Redaelli