Heavy

Live Report: Visigoth + Bewitcher + Amulet + Skyryder @ Moth Club, Londra 26/05/2019

Di Yose Dutto - 29 Maggio 2019 - 10:00
Live Report: Visigoth + Bewitcher + Amulet + Skyryder @ Moth Club, Londra 26/05/2019

 

VISIGOTH + BEWITCHER + AMULET + SKYRYDER

26 Maggio 2019

Bank Holiday Beano @ Moth Club, Londra, Regno Unito

 

Visigoth Locandina

 

 

Fantastica serata organizzata dalla Old Empire Production al Moth Club, che presentava alcune delle migliori band della cosiddetta New Wave Of Traditional Heavy Metal (NWOTHM). La location ha sorpreso un po’ tutti, in quanto questo é il primo evento Metal che viene ospitato in questo strano locale.

Situato nell’Est End di Londra (Hackney), il Moth Club era in origine un club per veterani dell’esercito. Usato in precedenza anche dalla BBC, é diventato famoso ai più per un secret show da parte di Lady Gaga, avvenuto qualche anno fa.

Due bar, un look da balera che sembra uscito da un film degli anni ’60 con tanto di pareti in color oro, medaglie ed emblemi sui muri… Non certo quello che ci si aspetta da un locale che ospita una serata di musica Metal. Ma alla fine quello che importa é l’acustica e l’organizzazione della serata, entrambi ottime.

 


 

Porte aperte alle 19:00, il tempo di prendere una birra, salutare i conoscenti e alle 19:20 é l’ora degli Skyryder ad aprire la serata. Ad essere onesto non li conoscevo ancora se non di nome. Giovane band proveniente da Newcastle, hanno all’attivo un EP semplicemente intitolato “Vol.1”.

Artefici di un Metal tradizionale influenzato da Iron Maiden e Judas Priest, con un look tutto Spandex & Snikers ottantiano, hanno avuto il tempo di suonare alcuni pezzi dal loro EP. Bravi, energetici, simpatici e intrattenitori, una band con buone qualità tecniche. Chiudono la loro ottima performance con la cover di Angel Witch cantata a squarciagola da tutti i presenti.

 


 

Dopo un veloce cambio di palco, é il momento degli eccezionali Amulet. Band proveniente da Londra, anche loro fautori di un Metal tradizionale, tra sonorità della NWOBHM e Epic Metal. Gli Amulet hanno all’attivo un demo dal titolo “Cut The Crap” e due full length, l’ottimo “The First” del 2014 e il nuovissimo “The Inevitable War”, album presentato 10 giorni fa, quando i nostri han fatto da supporto alla calata in terra Britannica dei Jag Panzer

E come 10 giorni fa la loro performance é stata ottima. Prima di tutto, con un po’ di orgoglio “nazionale”, voglio fare le lodi al nostro connazionale Federico “Mace” Mazza (anche negli Italiani Asgard) che non solo ha una grandissima voce e tecnica vocale, ma é riuscito, come al solito, a “far suo” il pubblico nel giro di qualche minuto…un frontman nato!

Ad aprire due nuove canzoni “The Satanist” e “Burning Hammer”, quest’ultima scelta come singolo del nuovo album, canzone adattissima in sede live.

I nostri proseguono poi con “Mark Of Evil” e “Talisman”, unici due brani tratti dal loro primo full length. Si ritorna al nuovo materiale con “Call Of The Siren”, la maideniana “Poison Chalice” e l’epicissima “Roundhead”. A chiudere degnamente la loro fantastica performance, l’assalto frontale che risponde al nome di “Shockwave”. Grande prova da parte di tutti: il chitarrista solista “Nip” Blackford si riconferma un musicista dai soli di gran gusto, mentre Marek Steven macina riff dopo riff (sfortunato verso la fine del loro set, afflitto da problemi tecnici). La sezione ritmica affidata al bassista Sam Mackertich e al batterista Neil Ganesha sempre precisa e potente.

Una band che può aspirare ad un futuro di grande soddisfazioni!

 

Amulet

 

A questo punto il sold out Moth Club sembra un girone infernale, tra luci rosse, temperature elevate, pinte di birra a rinfrescare 150 felici Metallari, un tripudio di Denim & Leather, tra giovanissimi e un po meno giovani.

Quale migliore band del trio americano Bewitcher a scaldare ancora di più gli animi con il loro divertentissimo e violento Satanic Speed Metal!

Suonano uno Speed Metal grezzo, simile ai Midnight… A differenza di quest’ultimi, che ho sempre trovato tendenti al punk, nella band del bassista Andreas Marcus (autore anche delle loro copertine) sento più influenze dei Motörhead e Venom.

Si parte con “Too Fast For The Flames”, singolo tratto dal loro nuovissimo lavoro “Under The Witching Cross”, per poi proseguire con “Speed Till You Bleed” dal loro primo, omonimo album. I nostri continuano ad alternare tra nuovo e vecchio con “Hexenkrieg” prima e “Wild Blasphemy” poi, continuando con questa tendenza con “Rome Is On Fire”, “Black Speed Delirium”, “Under The Witching Cross”, fino ad arrivare al picco della serata con due brani già classici nel loro repertorio, quelle “Sin Is In Her Blood” e “Bewitcher” che fanno partire il primo pogo della serata.

Anche per loro alcuni problemi tecnici alla chitarra che, una volta risolti, hanno portato i nostri a chiudere il loro set con la cover di “The Chase Is Better Then Catch” dei Motörhead, tributo non solo alla band di Lemmy ma anche a Londra e ai presenti alla serata.

 

Bewitcher

 

 

Un altro veloce cambio di palco e arriva il momento tanto atteso da tutti: é il momento dei Visigoth, una delle più interessanti e promettenti band del momento. E la loro performance live non ha fatto altro che confermarlo.

L’energia del cantante Jake Rogers é unica, con la sua voce potente e il suo carisma riesce a prendere in pugno i presenti per tutta la durata del concerto. Stessa cosa per le due asce Jamison Palmer e Leeland Campana che macinano soli e riff di classe senza tregua, con un Matt Brotherton al basso a legare il tutto. Il batterista Mikey T. é preciso, ma secondo me gli manca qualcosa per essere allo stesso livello degli altri.

Si parte con due classici, “Dungeon Master” e “Warrior Queen” tratti da “The Revenant King” e “Conqueror’s Oath” rispettivamente. E’ poi il momento per i due nuovi brani “Fireseeker”, “Abysswalker” tratti dal loro nuovo EP “Bells Of Awakening”. A scatenare ancor di più il pubblico già in visibilio i nostri decidono di cimentarsi con “The Evil That Men Do” degli Iron Maiden per poi proseguire con “Outlive them All”. A questo punto il tempo a disposizione dei nostri sta per terminare (a causa del “coprifuoco” delle 23:00) e Jack chiede al pubblico di decidere tra “Blood Sacrifice” e “Hammerforged”, quest’ultima viene scelta a grande richiesta. Ma a scatenare la gioia, i cori, il pogo e il violento headbanging sono le ultime due canzoni del lotto: l’epica “Traitor’s Gate” e naturalmente la canzone che tutti aspettavano, “The Revenent King”. Proprio quest’ultima é per il sottoscritto una delle più epiche e belle canzoni uscite negli ultimi anni, un classico non solo per i Visigoth ma già un classico dell’Heavy Metal.

Concerto fantastico con un pubblico che ha cantato ogni singola canzone e, come già detto in precedenza, ha confermato i Visigoth come una delle band di punta della NWOTHM.

 

Visigoth1

 

Facce stanche da ore di musica, dal caldo, dalle birre ma allo stesso tempo tanti sorrisi per aver assistito ad una serata speciale. Speciale anche per l’occasione di poter incontrare e parlare con le band che hanno calcato le assi del palco sta sera, tutti estremamente disponibili e con i piedi per terra.

Presenti anche altri i musicisti della scena Londinese, come Seven Sisters e Primitai, musicisti sempre presenti a supportare la scena. È poi un piacere vedere tanti giovanissimi supportare il metal tradizionale, non solo musicalmente ma anche a livello di attitudine. Tanti intorno al banchetto del merchandise a comprare dischi, toppe, magliette e a scambiare due parole con le band.

É arrivato il momento di salutare gli amici e alla prossima…il Metal é vivo più che mai, lunga vita al Metal!

 

Yose “Metaller” Dutto