Report: The Ocean, The Corinthian – 09/05/08 (Go)
09 maggio 2008 – Pieffe Factory (Lucinico, Gorizia)
A cura di Nicola Furlan
Forti del successo discografico del 2007, intitolato “Precambrian”, i The Ocean approdano nel nord est per una data molto attesa. Innanzitutto, è il caso di sottolineare che l’indubbia qualità della loro musica risulta tangibile, in particolare, con l’ultimo disco. Per questo, noi di TrueMetal non potevamo perdere l’occasione di vederli sul palco. A supporto della band troviamo i The Corinthian, giovane realtà friulana, la cui data goriziana rappresenta la prima uscita ufficiale. La serata non sembra cominciare al meglio. Il forte ritardo in cui il gruppo si presenta, a causa di un guasto al tourbus, è responsabile di una certa insofferenza fra il pubblico. Il concerto, infatti, ha inizio solo alle 23:15. Il locale è accogliente, si è bevuta ottima birra a prezzi contenuti e l’acustica si è attestata davvero eccellente.
La data goriziana rappresenta un’importante occasione per il combo udinese, sia perchè è la prima uscita ufficiale dalla nascita della band, sia per la fortuna di trovarsi a supporto d’una realtà musicale così significativa come i The Ocean.
I The Corinthian propongono un sound figlio dell’unione tra l’hardcore più estremo ed il brutal death metal di stampo americano. Convince decisamente di più la componente brutal rispetto alla prima, sopratutto per quanto riguarda la capacità della band di esprimere una veemenza che colpisce. Le idee sembrano esserci (Forever Cease to Be), la qualità necessaria ad interpretare il ruolo pure (magistrale la proposizione della cover dei Carcass, Keep on Rotting).
Ciò che manca, tuttavia, è l’esperienza. Il cantante/chitarrista Vincenzo sembra non avere ancora il piglio per affrontare le pause da un brano all’altro, oppure la capacità di gestire i piccoli inconvenienti tecnici che capitano nel corso delle esibizioni. Buono il lavoro alla chitarra per mano dell’altro musicista (anch’esso comunque troppo statico), come la prestazione dietro alle pelli di Cristiano, peraltro ben supportato dalle linee ritmiche al basso. L’evoluzione e i miglioramenti del gruppo si vedranno sicuramente, probabilmente già dalla prossima data. Da rivedere. Buon lavoro.
Setlist:
The Fallen, Spiral Down, Forever Cease to Be, Keep on Rotting (Carcass cover), The Weak Should Bear the Pain, The Imp of the Perverse
Dopo un lungo cambio-palco è il turno dei The Ocean. La loro esibizione, infatti, è preceduta dalle operazioni di posa del materiale luminoso che ha accompagnato l’esibizione. Appena il quintetto sale sul palco, si comprende perchè la band sia considerata una delle realtà più interessanti del panorama musicale estremo europeo. Formidabile la combinazione di progressive, sludge e metal, interpretata e scandita con brillante precisione, senza per questo limitare la potenza e il groove tipici del loro sound. La ricercatezza del suono profondo, denso e vibrante, riproposta abilmente anche live, raccoglie ampi consensi tra il pubblico, pronto sempre a omaggiare ogni canzone con lunghi applausi di sincero apprezzamento. Ulteriore peculiarità della band è la grande dimestichezza dimostrata sul palco, arricchito per l’occasione con giochi di luce, complici nel creare atmosfere molto coinvolgenti.
Grazie anche alla buona acustica di cui era dotato il locale, la band si farà ricordare a lungo per lo spettacolo regalato durante questa serata e, soprattutto, per come si è distinta nel proporre i brani tratti dall’album “Precambrian”. Questo disco, infatti, è meritevole di menzione soprattutto perché riesce a mettere in evidenza la maturazione raggiunta dal gruppo, che, addirittura, risulta quasi spoporzionata se si considera l’età dei singoli membri. Infine, lode al merito per Torge Liessmann e Robin Staps, rispettivamente batterista e chitarrista: macchine di inaudita precisione. A fine concerto il pubblico ringrazia, e la band, compiaciuta, lascia il palco. Soddisfazione indiscussa dopo una performance del genere.
Setlist:
Hadean, Eoarchaean, Mesoarchaean, Orosirian, Ectasian, Stenian, The City in the Sea, One With the Ocean, Queen of the Food-Chain