Recensione: 667 – Vampires In The Church

Di - 1 Febbraio 2011 - 0:00
667 – Vampires In The Church
Band: St. Madness
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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51

Nel 2006 uscì, passando piuttosto inosservato, il quarto lavoro a firma St. Madness dal significativo titolo 667 – Vampires In The Church ispirato probabilmente dal grande Glen Danzig il quale ama enumerare le proprie uscite con esplicativi simbolismi (6:66 – Satan’s Child piuttosto che 7:77 – I Luciferi). In ogni caso, l’heavy metal suonato da questo quintetto dell’Arizona è oscuro, quadrato e potente, come da tradizione del genere ed è in parte condizionato da dinamiche thrash, soprattutto nella scelta delle atmosfere. A tutto questo va miscelato un gusto country che vorrebbe donare dinamicità ed interesse alla proposta del gruppo proveniente dall’Arizona, ma che invece si rivela essere soltanto un brutto modo di far calare l’attenzione su un prodotto altrimenti relativamente concorrenziale e ben fatto.

Nello specifico, Covered In Blood Again ed Arizona sono un tributo proprio a quel genere di musica che negli Stati Uniti non manca di spopolare e che ha dato i natali a nomi anche di rilievo internazionale (David Allen Coe o la famosa Shania Twain, per non parlare dei malcelati riferimenti della musica dei Bon Jovi proprio al country). Accanto a brani come quelli appena citati, da considerare più come semplici filler atti semplicemente ad allungare il brodo, troviamo anche brani apprezzabili e di valore come le due tracce poste in apertura, vale a dire la titletrack e la splendida Speaking In Tongues, piuttosto che la valida Head, tutte canzoni che si lasciano ascoltare per il loro impatto che unisce il riffing di certi Megadeth fino ad arrivare alle sciabolate tipiche dell’Ozzy Osbourne solista. Ever After è poi una track abbastanza banale, riassumibile nel tipico concetto di ballad metal, quindi melodica e dilatata nei tempi con uno scheletro costruito con la formula dei quattro accordi che funzionano da sempre. Inoltrandosi ulteriormente nell’ascolto si incontra anche un tributo ai compianti Pantera, cioè quello splendido pezzo a titolo Walk, riproposta tutto sommato con poca convinzione ed in una versione leggermente moscia, contenuta anche in uno dei tantissimi tribute album dedicati allo scomparso Dimebag Darrell. Da qui in poi è un susseguirsi di brani piuttosto canonici e senza particolari punte di diamante, fattore che si dimostra piuttosto coerente con la proposta musicale dei St. Madness.

Alla fine, quello che scaturisce dall’ascolto del quarto disco del quintetto americano è un lavoro caratterizzato da una qualità altalenante delle composizioni che ne compromette non di poco la valutazione. Se i pezzi fossero tutti potenti e ben concepiti come i primi due in tracklist, allora ci troveremmo di fronte ad un’opera di primissimo livello, ma purtroppo così non è e 667 – Vampires In The Church deve fare i conti con una bestia nera che, per una band che all’epoca aveva 13 anni di esperienza sul groppone ed altre tre uscite discografiche alle spalle, non è minimamente contemplata: l’immaturità. Lo scegliere di percorrere una via piuttosto che tenere i piedi in più scarpe cercando di accontentare tutti è la soluzione che ogni band dovrebbe adottare dopo la doverosa gavetta.

Guardando al successivo lavoro a firma St. Madness, cioè Saintanic uscito nel 2009 negli States e da poco disponibile anche dalle nostre parti, si nota in effetti una maturazione stilistica abbastanza evidente, concentrata soprattutto nella performance del frontman Prophet, anche se comunque la confusione sulla direzione da intraprendere è ancora forte. Se quindi volete farvi un’idea di come sia il sound di questa formazione, il consiglio è quello di far vostro l’ultimo disco in quanto il precedente e qui recensito non rappresenta più ciò che è oggi lo stile della band. In ogni caso si tratta di un gruppo assolutamente non fondamentale e, finché si manterrà sugli attuali livelli, rimarrà inesorabilmente relegato nell’underground.

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Tracklist:
1 – Vampires In The Church
2 – Speaking In Tongues
3 – Arizona
4 – Covered In Blood Again
5 – Return To Madness
6 – Carl The Clown
7 – Head
8 – Ever After
9 – Walk (Pantera Cover)
10 – Missing Girl’s body Found
11 – I Cut Myself
12 – Expressionless
13 – Kill
14 – Until Death
15 – Just Say Goodbye

Durata: 63:49 min.

Lineup:
Prophet – Vocals
Christian Satan – Guitar
Heinous James – Guitar
Devlin Lucius – Bass
Sircyko – Drums

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Band: St. Madness
Genere:
Anno: 2010
63