Recensione: A World Full of Lies

Di Alessandro Calvi - 23 Maggio 2007 - 0:00
A World Full of Lies
Band: Snowblind
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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55

La Grecia si è scoperta, negli ultimi anni, sorta di patria putativa dell’heavy classico degli anni ’80, varie label hanno infatti ristampato su cd alcuni classici di nicchia che si pensavano ormai destinati solo al mercato del collezionismo. Allo stesso tempo, a fianco delle vecchie glorie, le etichette son andate in cerca di nuovi gruppi, contemporanei, giovani (anche se non è esattamente questo il caso data l’età anagrafica dei musicisti, alcuni dei quali provenienti dai Nightfall), ma con l’attitudine e il sound di vent’anni fa. Gli Snowblind sembrano aver ben capito la lezione, perché ciò che ci propongono è un buon mix di heavy classico di marca ottantiana, suonato in maniera moderna.

Le chitarre sono al centro della scena, anche grazie a qualche virtuosismo e a qualche assolo, ma il contorno non è da meno con una batteria molto pestata, in alcuni punti quasi power, e un basso discreto e mai invadente. Niente tastiere di ruolo per questa band, solo qualche accenno in apertura di brano, come nel caso della terza “Last Time” con passaggi ariosi e smanianti di epicità. Si va dalle prime tracce, più veloci e aggressivi, ad altre come la nona “Immortal War”, una canzone più lenta, triste, quasi una ballad, in cui compare saltuariamente anche la chitarra acustica. La band dimostra di saperci fare con i cambi di tempo mettendo in luce un songwriting maturo e vario, anche se non sempre originalissimo e forse fin troppo legato a soluzioni già sentite. Sui brani meno ispirati invece è la sequenza strofa-ritornello-strofa a farla da padrone e ad abbassare un po’ il livello medio dell’album.

Veniamo alla produzione: gli strumenti son ben suonati e piuttosto ben mixati. Il sound è un po’ sporco e piuttosto grezzo, ma sospetto che sia una precisa scelta della band per mantenersi fedele ai propri ideali musicali. Ciò che però non può essere accettato è il modo in cui è stata trattata la voce. Fatta partire la prima traccia ho quasi creduto che si fossero dimenticati di registrarla, invece no, c’è, ma è così confusa e nascosta dagli strumenti da essere spesso incomprensibile. Poco a poco ci si fa un po’ l’orecchio e ci si abitua, ma non è certo quello che ci si aspetterebbe da un album di heavy classico. Si tratta, senza mezzi termini, della pecca maggiore dell’album, capace di minare totalmente il valore di questa opera.

Gli Snowblind sfornano un album in pieno stile heavy anni ’80 e lo fanno con un certo rigore e buone idee. Un disco che si lascia ascoltare piacevolmente e sicuramente in grado di fare contenti gli appassionati del genere. Purtroppo quanto di buono fatto dalla band è rovinato moltissimo dalla resa della voce: nascosta, soffocata, resa confusa dagli strumenti troppo alti rispetto ad essa. Un acquisto che andrebbe subordinato a un previo ascolto dell’album.

Tracklist:
01 A World Full of Lies
02 Load Your Guns
03 Last Time
04 Falling
05 Forever Like One
06 The Smile of Death
07 Fighting the Gods
08 My Heart is Black
09 Immortal War
10 Betrayers All Around
11 Money in Your Grave
12 Facin the Sky
13 Hell of the War

Alex “Engash-Krul” Calvi

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