Recensione: Alchymja

Di Andrea Bacigalupo - 6 Settembre 2022 - 8:30
Alchymja
Etichetta: Wanikiya Record
Genere: Heavy 
Anno: 2022
Nazione:
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78

Nuovo album per i nostri Tailor’s Wave: ‘Alchymja’ è il suo titolo e segue, dopo un annetto, ‘Embroider’ l’album d’esordio.

Per prima cosa mi ha colpito la chiara percezione della presa di coscienza, da parte dei musicisti, di essere diventati una vera band a tutti gli effetti, ormai i termini ‘idea’ e ‘progetto’ devono essere messi da parte.

Lo dimostrano dettagli come, ad esempio, Fabio Bucci che è entrato definitivamente a far parte del combo (mentre in ‘Embroider’ ha partecipato solo su alcuni pezzi), la copertina dell’album che mostra il trio uscire assieme dalla nebbia e poi la dichiarata voglia di salire sui palchi, con la ricerca di altri musicisti per poterlo fare seriamente.

Lo dimostra, soprattutto, la musica di ‘Alchymia’: senza snaturare lo stile che identifica la band, uno scuro ma potente Heavy Metal un po’ retrò misto Thrash, i nuovi brani sono più completi rispetto a quelli incisi sul già valido  ‘Embroider’, non solo perché di minutaggio più lungo (questo, al limite, può dirsi una conseguenza della crescita) ma perché più ricercati e studiati, più sofisticati, frutto di un buon lavoro compositivo di squadra (Samuele Sarti scrive la musica, Rik Forsenna i testi, il già citato Fabio Bucci le frasi e le parti narrate).

Il lavoro di chitarra è più complesso, maggiormente deciso, con tante variazioni ritmiche, intriganti passaggi tra riff e melodie ed assoli allo stato liquido, una continua esplosione di energia.

Energia sulla quale la voce di Rik fluttua, con quel suo stile caustico ed imperativo, che riesce a farsi ascoltare senza bisogno di urlare a squarciagola, con le strofe ed i ritornelli che prendono ancora più vigore quando completati con gli inserti narrativi ed i cori di Fabio.

Uno stile personale, quello dei Tailor’s Wave, che risente, indubbiamente, di alcune influenze (si sente l’aura dei Judas Priest e degli Iron Maiden, ad esempio), che si percepiscono, però, essenzialmente, come il legame emotivo che trasforma la passione verso un tipo di musica in stile di vita.

Il Rock è, essenzialmente, contestazione e questo fanno i Tailor’s Wave quando affrontano temi sociali, come la necessità di ribellarsi contro un sistema che genera paura negli anziani e smarrimento nei giovani (“Non c’è più tempo da sprecare ma presente da riconquistare” incita ‘Rainbow Vengeance’ per evidenziare un sistema di controllo che opprime) o la dipendenza da chi promette salute e benessere in cambio di una docile sottomissione (‘Transhumanism’), il fuggire dalla massa per rimanere fedeli a se stessi (‘Runaway’) ed ancora andare contro le costrizioni di chi impone assurde regole (‘Straitjacket’) ed il difendersi da chi nasconde le proprie falsità approfittando di situazioni gravose come la guerra o l’emergenza sanitaria (‘I Will Defend Myself’).

Cogliamo anche l’aspetto spirituale di questa band, che vuole essere sentita ma, soprattutto, ascoltata, inserendo nel booklet del CD i testi tradotti in italiano: ‘Rising Star’, ad esempio, mette in contrasto il bene con il male (“l’amore vince sempre sulla perfidia”) mentre ‘Eagle Feather’ parla di libertà, facendoci immedesimare con il nativo d’America che, cavalcando libero, sintonizza i suoi sensi con la natura che lo circonda fino ad entrare in contatto con il grande spirito.

Musicalmente, beh! Qui parliamo di artisti esperti che non la mandano a raccontare a nessuno. Facendo qualche esempio: ‘Rainbow Vengeance’ è Heavy Metal puro, potente e dirompente come mamma l’ha fatto, così anche ‘Transhumanism’, però più pestata e determinata.

Rising Star’ è una Hard Rock che si trasforma in Speed per mezzo di un’accelerazione pazzesca, ‘Eagle Feather’ è epica ed evocativa con delle linee di basso che massacrano, andando in conflitto con la spiritualità del testo e ‘Runaway’ è una cavalcata d’assalto inesorabile, con un riff abrasivo che la rende inarrestabile.

Stratjacket’ è un po’ Hard Rock moderno ed un po’ Thrash, evidenziando la versatilità della band e così via… ‘Alchymja’ è un album poliedrico e scorrevole che fa riflettere ed infonde forza.

Un gran bel risultato per una band che si è indubbiamente messa sulla strada giusta e che farà ancora parlare di se. Occhio alle locandine in giro perché i Tailor’s Wave meritano di essere visti dal vivo.

Alchymja’ è disponibile su CD e, dal 19 agosto 2022, anche in formato digitale attraverso Wanikiya Record/Promotion.

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