Recensione: Alive ’95

Di Paolo Beretta - 5 Ottobre 2002 - 0:00
Alive ’95
Band: Gamma Ray
Etichetta:
Genere:
Anno: 1996
Nazione:
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78

Alive ’95 è stato registrato in alcune delle tappe europee più importanti del tour di Land of the free, leggendario disco che ha definitivamente consacrato la band tedesca nel gotha del power metal europeo. Unica pecca del disco è la voce di Kai Hansen non sempre all’altezza della situazione (sostituire Scheepers). Tuttavia nel complesso, come sempre, l’album risulta godibile e degno di essere ascoltato più e più volte.

Si comincia subito con un tris di canzoni tratte dall’ultimo concept. Ad aprire le danze ci pensa Land of free, grandiosa cavalcata non troppo veloce caratterizzata da un bell’assolo e da un chorus molto coinvolgente. Intelligente come inizio che permette alla voce di Kai di scaldarsi dal momento che la traccia è priva, o quasi, di acuti impossibili. Segue Man on a mission, capolavoro per velocità e potenza. Ritmo incessante dettato dal lavoro di batteria di Nack e da quello del basso di Rubach. Le strofe scorrono, i riff si moltiplicano e un bel cambio di ritmo conclude una delle più belle song mai scritte dai Gamma Ray. Si arriva così a Rebellion in dreamland. La scelta di mettere questo brano stupendo, lungo e meraviglioso dopo l’impegnativa Man on a mission mette in crisi, a mio parere, Hansen che fino a quel momento si era ben comportato. Nonostante Rebellion non sia cantata come nello studio album i riff e gli assoli di qualità superiore eseguiti dal duo Kai / Dirk esaltano a dovere il pubblico. Space eater invece non riesce a coinvolgere più di tanto. Il pezzo forte della traccia, a parte il ritmo lento cadenzato dal basso, erano in Heading for tomorrow gli acuti che però in questa esecuzione live scarseggiano. Giunge così imprevisto il fulmine Fairytale, quaranta secondi di velocità pura che fanno da apripista a Tribute to the past. Canzone molto bella dal ritmo assai veloce e dal sound metallico che viene eseguita impeccabilmente da tutti i componenti della band. Segue la strana Heal me, brano che a tratti può sembrare un lento e che a tratti invece si anima con i pesanti e granitici riff chiatarra. Fantastico il cambio di ritmo che in sede live diventa trasciante e introduce al meglio l’assolo finale. Dopo Kai gioca un po’ con il pubblico facendolo cantare e si arriva così a Abyss the void. Un’altra grande traccia di Land of the free che non ha semplicemente punti deboli dal momento che gode di un grandioso chorus, un bel break centrale e un assolo finale alla “Kai”. Seguono di fila Ride the sky e Future world, canzoni scritte da Hansen ai tempi, ormai lontani, degli Helloween. Brani immortali che la band esegue perfettamente e che il pubblico dimostra di apprezzare cantando a squarciaola e pogando. Chiude Alive ’95 Heavy Metal mania (cover degli Holocaust, n.d.r.), una bella song dal ritmo accattivante che mi è piaciuta soprattutto per il suo testo fantastico: “I’ve got Heavy Metal music in my blood, and I’d like to get it to you if I could”.

Consiglio vivamente l’acquisto a tutti i fan del genere. Questo live infatti è ben suonato e prodotto e vi regalerà sicuramente tante emozioni. Un’altro disco di pregievole fattura confezionato da Kai Hansen e dalla “sua” creatura: I Gamma Ray.  

Tracklist:

1) Land of the free  
2) Man on a mission 
3) Rebellion in dreamland 
4) Space eater 
5) Fairytale 
6) Tribute to the past 
7) Heal me 
8) The saviour 
9) Abyss of the void 
10) Ride the sky 
11) Future world 
12) Heavy metal mania

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