Recensione: Also Sprach Futura

Di Gianluca Fontanesi - 22 Marzo 2020 - 14:26
Also Sprach Futura
Band: Lychgate
Etichetta: Debemur Morti
Genere: Avantgarde 
Anno:
Nazione:
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70

Il progetto Lychgate, dopo tre album per Blood Music, approda alla Debemur Morti e si presenta al suo pubblico con un nuovo Ep, Also Sprach Futura. In genere Greg Chandler è un po’ una pietra filosofale musicale: tutto quello che suona o canta, specialmente negli Esoteric, diventa oro, e i Lychgate non fanno di certo eccezione. La musica di questo ensemble è piuttosto difficile da digerire e abbraccia uno spettro di avantgarde molto ampio, cupo, talvolta cacofonico ma dove nulla è lasciato al caso. Questo Ep, contrariamente a molte altre uscite simili che arrivano ad offrire inutili cover pur di allungare il brodo, serve una ventina di minuti di musica inedita e dall’identità ben precisa.

Also Sprach Futura è un’opera ispirata da temi distopici provenienti da epoche classiche e moderne. Si va dal risveglio di Futura in Incarnate alla macchina Golem XIV in Progeny Of The Singularity, passando per la scultura del Pigmalione in Simulacrum e finendo con l’autodistruzione della razza umana a causa dei suoi ideali (il simulacro Futura) trattata in Vanity Ablaze.

C’è quindi molta carne al fuoco sia concettualmente che musicalmente; le quattro tracce si assestano in una dimensione non semplice e, con la complicità di una produzione non proprio cristallina, richiedono parecchi passaggi per entrare in circolo. Una volta metabolizzato il tutto, la mini opera dei Lychgate si rivela un prodotto validissimo e dalle molteplici sfaccettature. Il growl di Greg è sempre brutale e inconfondibile e l’architettura dei brani offre un andamento ondivago e imprevedibile. Le tastiere si amalgamano piuttosto bene e i vari passaggi si incastrano tra puliti, acustici, stralci magmatici e chitarre al vetriolo in un’orgia di ottime e ben sfruttate idee.

Se avete amato le opere precedenti, di certo non rimarrete delusi da Also Sprach Futura che, testi e concept alla mano, è tutto tranne che i soliti venti minuti buttati fuori tanto per. Speriamo al più presto in un disco vero e proprio, di questa qualità se ne sente sempre il bisogno.

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