Recensione: Battles In The North

Di Immortalheart - 15 Giugno 2003 - 0:00
Battles In The North
Band: Immortal
Etichetta:
Genere:
Anno: 1995
Nazione:
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100

Il black è sicuramente il genere più estremo della terra in quanto a violenza e brutalità, e, nello stesso tempo riesce a trasmettere passioni legate alle oscure terre da cui è stato originato. La Norvegia su tutte ha sempre partorito grandi band quali Emperor, Satyricon, Darkthrone, Mayhem, e naturalmente Immortal. Band che negli anni ’90 hanno dato uno scossone all’underground, rivoluzionando l’intera concezione di “estremità e malvagità nella musica”.

Personalmente ritengo che gli Immortal siano i massimi esponenti dell’intero movimento (a differenza di altri che attribuiscono il titolo ai Mayhem, altra storica band). Questo “Battles In The North”, oltre ad essere un classico, è sicuramente l’album più evocativo per quanto riguarda le tetre atmosfere nordiche che il black stesso mira a riprodurre attraverso un sound grezzo, veloce e potente. Quasi quaranta minuti di tempesta di neve, che non lascia un attimo di tregua. Si, perché in quanto a velocità e potenza non ha rivali, il tutto sembra mirato a martellare i poveri neuroni di chi ascolta. E devo dire che i due fratelli ci sono riusciti alla grande! Già dall’inizio si viene travolti dalla titletrack che spazza via ogni cosa, mentre l’isterico drumming di Abbath (ottima prova, soprattutto sulla doppia gran cassa) masturba il nostro povero udito.

I riffs taglienti di Demonaz sono venti freddi che fanno gelare il sangue dentro le vene. Una malvagità inaudita, che fa crollare ogni residuo di sanità mentale. Proprio quando si arriva a credere che non possa esistere brano più distruttivo e apocalittico di “Battles In The North” arriva la seconda traccia a stordirci con la sua brutale potenza vichinga: “At The Stormy Gates Of Mist”. Una furia esplosiva a tutti gli effetti, non penso che alcun commento possa rendere a parole la violenza di questo brano, e le sensazioni che riesce a trasmettere. “Cursed Realms Of Winterdemons”, il cui arpeggio iniziale richiama uno stile dark anni ’80, è forse il brano più oscuro dell’intero album. Consiglio di leggere le traduzioni dei testi per apprezzare fino in fondo questo capolavoro dal fascino oscuro.Il massacro continua con “Grim And Frostbitten Kingdoms” (Regni Tetri e Congelati), brano scelto anche come video promozionale insieme a “Blashyrkh (Mighty Raven Dark)”, il brano migliore a parer mio. Il toni sono sempre gli stessi, e la formula in effetti è mantenuta per ogni brano dell’album. Gli Immortal hanno proprio dato il massimo, regalandoci una perla rara. Unica nota di demerito alla produzione che avrebbe potuto essere migliore. Ad alcuni potrebbe non fare differenza (anzi, i sostenitori del True Norwegian Black Metal ritengono che un sound grezzo e sporco sia elemento essenziale in questo genere).

In conclusione “Battles In The North” è un capolavoro immancabile negli scaffali dei True Metallers (amanti del black e non), un album storico e di rara genialità. Difficilmente potrà trovare rivali nel campo. Un MUST assoluto!

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