Recensione: Bite Tonight
Tre brutti ceffi, copertina a tema in bianco e nero con buona parte dei cliché a uso e abuso del mondo del rock duro – moto custom, ragazza pettoruta a bordo con bottiglia in mano, denim & leather sparso, teschi, icone nella segnaletica stradale ma soprattutto autovettura della Polizia con le sirene spiegate all’inseguimento – e il gioco è fatto. Bite Tonight dei marchigiani Last Rebels offre all’altare del rock’n’roll più sporco e rumoroso dieci vittime sacrificali dai titoli inequivocabili: Metal Smoker, Sex, Drinks at Rock Café, Rock’N’Roll Milf, Wild and Free, Indian’s Revenge, solo per citarne alcuni.
Inni biker nati fra i miasmi dei bulacchi raccoglitori dell’olio bruciato insieme con pezzi scanzonati e irriverenti, goliardia diffusa mista a trasgressione, questi gli ingredienti principali dei testi del disco targato My Graveyard Productions.
Se Bite Tonight fosse uscito a fine anni Ottanta avrebbe potuto essere tranquillamente scambiato come il degno successore di Fingernails, disco d’esordio ufficiale del gruppo di Maurizio Bidoli, tanta è l’affinità che lega il combo di Fermo con quello della Capitale. Addirittura la voce di Luca “Cius Mefisto” Alunno richiama fortemente a più riprese quella dell’Angus Nazionale. Fortissime quindi le influenze Motorhead e Tank su tutto il lavoro, così come l’interpretazione stradaiola al 100% da parte dei tre componenti la band, che annovera, oltre al bassista/cantante sopraccitato, anche Alex Ricciuletör alla chitarra e Ronny Falker alla batteria.
L’album offre davvero poche varianti al tema portante, va gustato d’un fiato senza porsi troppe domande. Le martellate di rock’n’roll metallizato si susseguono senza tregua alcuna e ogni solco regala tonnellate di attitudine. Contrariamente ad altre uscite similari del passato, anche italiane, Bite Tonight possiede una resa alle casse di livello, grazie a un lavoro di produzione – realizzata presso il Marà’s Cave da Manuele Marani – che ben bilancia la sporca potenza dei Last Rebels a dei suoni degni di cotanta passione e sudore alcoolico. Il lavoro, la cui cover è stata realizzata da Guido Tiberi, si accompagna a un booklet di otto pagine con tutti i testi, più una foto della band in classico stile HM, tutta cuoio e acciaio.
Last Rebels: senza fronzoli, diretti ed efficaci, nulla più e nulla meno.
Heavy’N’Roll Forever! Burp..!
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Discutine sul forum all’interno del thread dedicato all’HM
Tracklist:
01. Last Rebels
02. Metal Smoker
03. Sex, Drinks at Rock Café
04. Bite Tonight
05. Rock’N’Roll Milf
06. Wild and Free
07. Dangerous Love
08. Lobo
09. The Wolfpack
10. Indian’s Revenge
Line-up:
Cius Mefisto – Vocals, Bass
Ronny Falker – Drums
Alex Ricciuletör – Guitars