Recensione: Cumbersome

Di Andrea Arditi - 26 Dicembre 2007 - 0:00
Cumbersome
Band: The Wake
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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80

I The Wake sono una band proveniente da Milano. Di recente nascita (2005) i cinque musicisti debuttano con il demo in questione, Cumbersome.
L’artwork è essenziale: è a tinte blu, ed ha in primo piano l’immagine di una foresta con punto di vista rivolto dal basso verso l’alto. L’idea di monotonia del paesaggio è rotta da uno squarcio di luce che si fa spazio dietro la chioma dell’albero centrale.
Molto semplice ed al contempo evocativa, la copertina funge quindi da biglietto da visita per un booklet altrettanto curato ed interessante, ed è l’esatta fotografia di quello che sarà poi il materiale che si avrà modo di ascoltare: atmosfericamente gelido, ma al contempo capace di trasmettere il calore tipico della musica nordica di stampo estremo. Trattasi infatti di death metal che si rifà alle band del versante melodico, ma si infarcisce anche di altre influenze. Si ritrovano infatti, a parere di chi scrive, qua e là suoni ed idee alla Borknagar… meno arzigoggolati musicalmente, ma ugualmente molto raffinati.

Sicuramente non si potrà non venire attratti dagli splendidi assoli e dalle atmosfere di The Bleakest Side, una opener eccezionale, ma lo stesso discorso, in quanto strutturalmente comparabile, si può fare per la successiva The Zenith Distance.
Capitolo a parte fa invece Muses Of Frail Destiny, che mette da parte un po’ di quella violenza che per nove minuti ci ha accompagnati, per sfoggiare una classe non da poco; un momento fortemente intimista ed emozionale è offerto infatti dall’intreccio di tastiere e chitarre, il tutto con una pacatezza ed una raffinatezza assolutamente encomiabili. Non si può parlare qui di cattiveria quindi, ma di estrema ed affascinante malinconia.

L’episodio finale – Fatal Devourer Of The Mortal Farewell – ricalca pienamente lo stile dei primi. Un intreccio continuo e perfetto di trame chitarristiche delle due asce (Rebughini e Semeraro) supportati dalla sempre presente e mai invadente tastiera di Belloni, e da una ritmica perfetta corredata da qualche preziosismo tecnico di Tocchio, il drummer. Canzone anche questa davvero ben strutturata, capace di mettere in luce una volta di più la versatilità vocale di Ingrassano, che si occupa dello scream e delle clean vocals.

Arrivati quindi in coda alla  recensione, non si può non promuovere pienamente un lavoro del genere: Cumbersome è un demo che mette in mostra classe vera.
L’unico neo è il finale: una specie di ghost track di dubbio gusto che ne ridimensiona un minimo la portata. Sarà fatto perchè divertente, per non prendersi troppo sul serio, e nessuno lo mette in dubbio… Ma quando si fa una musica come quella dei The Wake – ripeto, di classe – talvolta bisogna evitare certe cadute su cd per proporle magari on stage.

 

Line Up
Helios Ingrassano – Voce, back vocals
Riccardo Rebughini – Chitarra
Gianluca Semeraro – Chitarra
Matteo Belloni – Basso, Tastiera
Federico De Zani – Batteria
Alessandro Tocchio – Tastiere nei live

Tracklist
1. The Bleakest Side
2. The Zenith Distance
3. Muses Of Frail Destiny
4. Fatal Devourer Of The Mortal Farewell

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