Recensione: Cypher

Di Daniele Balestrieri - 15 Luglio 2002 - 0:00
Cypher
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Genere:
Anno: 2002
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86

Sorprendentemente interessante questo Cypher degli …And Oceans, band finlandese (nazione quest’ultima paragonabile a una vera cellula staminale in fatto di band metal!) formata negli anni 80 e sotto i riflettori del grande pubblico da circa sette anni.
Sorprendentemente perché il loro è un genere difficile, un genere anche inquinato da band non esattamente metal, ma che riesce a mantenere un sound unitario davvero pregiato.

Trattasi infatti di un ottimo CD di industrial metal dal sound aggressivo, velocissimo e molto maturo. Già posso vedere dei “true” metallers storcere il naso, e tecnicamente non posso dargli torto: già la definizione industrial metal potrebbe riportare alla mente pensieri non troppo felici, stile Slipknot, ma non è così. Il sound brutale della band finnica, del resto, li ha portati a compiere lunghi tour con band come Marduk o Vader, che poco hanno a che spartire con il Nu Metal e che anzi mettono una sensazione di piacevole sicurezza.

Ecco dunque che la grande originalità di questi …and oceans trova una valvola di sviluppo in Cypher, una parola che già da sola dimostra la personalità molto interessante di questa band. Cypher ha il significato di codice segreto, o una parola latina che significa “vuoto”, o il simbolo matematico dello zero (0), che indica dunque assenza di quantità, oppure una persona o cosa che non ha importanza, influenza o valore. In pratica una non-entità. Quando delle band iniziano a darsi una personalità, specialmente disarticolata come quella degli …and oceans (ricordiamoci anche la loro precedente release nel 2001, titolata fantasiosamente “am god” (“Allotropic/Metamorphic Genesis of Dimorphism”),
è sempre un piacere tentare di scavare a fondo nei loro lavori per tentare di capire cosa vogliono dirci. E a dire il vero non è proprio difficile scontrarsi con le prime follie di questo album, sottotitolato “Insect Angels & Devil Worms” e dalle tracks di una lunghezza e di una complicatezza davvero inedite.
In ogni caso, ciò che vi ritroverete tra le mani è un ottimo black metal, con sapiente e tecnicissimo uso di doppia chitarra e tastiera (due nuovi membri per loro, classicamente introdotti senza il cognome, Pete e Sami), e condito da una massiccia dose di influenze industriali (rumori, echi e via dicendo). Ora, può sembrare brutto ai puristi del genere, tra i quali mi inserisco anche io, ma l’inserimento di questi disturbi non è mai aggressivo, tranne nell’ultima traccia di rabbrividente complessità “slipknottiana”, e anzi riesce a fondersi perfettamente con le chitarre, sostituendosi a quello che ci aspetteremmo dal black metal, ovvero all’inserzione delle tastiere. Ne scaturisce un sound originale, trascinante, pesante, violento e soprattutto puro, poiché queste aggiunte rumorose, molto intelligenti, riescono ad arricchirne il sound senza sporcarlo. E questo, almeno per quanto riguarda la mia personale esperienza, è il primo CD con questi inserti moderni che non mi fa gridare allo scandalo. Sono sorpreso, quasi stordito e confuso dall’intelligenza interpretativa di questa band, e non posso fare a meno di consigliare questo acquisto a tutti i fans del buon black metal senza timore di qualche piccola iniezione di modernità (che comunque rende le canzoni piuttosto simili tra loro, ma è un rischio che vale la pena correre per riuscire ad elevarsi dove molte band hanno fallito. Davvero un buon lavoro, prodotto da Tommy Tatgren nei famosissimi Abyss Studios.

P.S. un consiglio: non andate nella loro homepage con le casse accese se non volete sentirvi male. Questi …and oceans sono una banda di squilibrati 😉

TRACKLIST:

1. Fragile: Pictures Of Silence: Melting The Skies
2. Picturesque: Cataclysm Savour: And The Little Things That Make Us Smile
3. Angelina: Chthonian Earth: Her Face Forms Worms
4. Halcyon: The Heavy Silence: In Silent Rain
5. Aphelion: Light Evanescence: Into Extinction
6. Opaque: The Morning I Woke Up Dead: Today Is The Day
7. Aphid: Devil Flower: Fruits Of Lunacy
8. Voyage: Lost Between Horizons: Eaten By The Distance
9. Catharsis: End Of Organisms: Absolute Purification Of Sins
10. Silhouette: In White Rooms: Vacant Bodies
11. Comatose: The World Amnesia: Planet Dead
12. Debris: The Magenta Harvest: Liquid Flesh
13. Nail: An Odyssey In Flesh: Celebrate The New Skin

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